Alla Salernitana il primo round playout

Due gol per una vittoria di fondamentale importanza. La Salernitana batte il Venezia per 2-1 grazie alle reti di Djuric e Jallow e si aggiudica la gara di andata del playout del campionato di Serie BKT. Allo Stadio Arechi sono i padroni di casa a vincere l’incontro incanalando il doppio appuntamento a proprio favore in vista del ritorno del Penzo. Per il Venezia, invece, la trasferta di Salerno si rivela ancora una volta un tabu’ con l’ultima vittoria risalente addirittura al 2000.

E’ la Salernitana a dettar legge a inizio gara e a passare in vantaggio al 14′ grazie a una bella azione manovrata conclusasi col cross dalla sinistra di Lopez per il colpo di testa imperioso di Djuric. Il raddoppio arriva 11 minuti piu’ tardi, complice una clamorosa disattenzione della difesa veneta. Lopez, direttamente dalla rimessa laterale, trova la torre di Djuric per Jallow che in area stoppa e tira rapidamente sul primo palo fulminando Vicario per il 2-0. Nel finale di primo tempo da segnalare vibranti proteste da parte dei giocatori del Venezia per un tocco di mano di Mantovani in area, successivamente valutato involontario dopo un controllo accurato al Var senza l’ausilio dell’on-field review di Di Paolo.

Nella seconda frazione gli ospiti prendono in mano il pallino del gioco ma faticano a mettere in difficolta’ Micai. Due ghiotte occasioni per il Venezia arrivano nel finale di gara e fanno preludio al gol che arriva solamente nel recupero grazie al colpo di testa di Zigoni, subentrato dalla panchina. Una rete che non cambia l’esito della sfida dell’Arechi ma che agevola la possibile rimonta in vista del ritorno del Penzo. Al triplice fischio la Salernitana esulta ma per la salvezza e’ ancora tutto in gioco.

Montervino all’Arechi per l’andata dei playout: “adesso parli il campo”

Tempo di playout per Salernitana e Venezia, con il campo che deciderà la quarta retrocessa dopo Foggia, Padova e Carpi. Un finale thrilling per la Serie BKT che, dopo la promozione dell’Hellas Verona, è in attesa dell’ultimo verdetto. La gara dell’Arechi sarà anche un’occasione speciale per ritrovare una vecchia conoscenza granata, ma più in generale del calcio italiano, Francesco Montervino. L’ex capitano dei campani infatti sarà in tribuna per assistere al match nell’ambito dell’accordo fra Lega B e Aic sugli Ex calciatori in campo.

Lei ha chiuso la carriera a Salerno, che ricordo ha di quel periodo?

Nella mia esperienza granata ho 2 momenti particolarmente importanti, uno negativo e uno positivo: la sconfitta nella finale playoff con l’Hellas Verona che di fatto ha portato anche al fallimento della società e la rinascita, con la vittoria del campionato di D e il ritorno in C1 da capitano, cosa che mi ha fatto legare particolarmente a questi colori e che mi ha dato ancora di più responsabilità.

Da calciatori ne ha giocate tante di partite importanti, quindi sicuramente potrà dirci una sua impressione su questo playout.

Da ex calciatore non posso che dire che si tratta di una situazione particolare, strana quantomeno. Perché un calciatore vive di emozioni quindi staccare la spina e riattaccarla non è semplice ma una volta che è stato messo tutto da parte conta il campo. La squadra che sarà più pronta psicologicamente avrà la meglio, sarà una battaglia sportiva e un pronostico non posso sinceramente farlo. Sicuramente mercoledì a Salerno ci sarà un clima infuocato, e sono contento di assistere ad una gara che si preannuncia così tanto equilibrata.

Mentre, più in generale, della B cosa pensa?

Spero tanto che quando la gente parlerà di questo campionato si potrà ricordare delle belle favole che sono state scritte e non degli aspetti extra sportivi. Parlo della promozione del Lecce, con Liverani, che ho incontrato proprio in questi giorni, che ha creato un gruppo unico e ha ottenuto un risultato davvero incredibile con una doppia promozione che non può essere dimenticata. O di quella del Brescia, che dopo tanti anni è tornato nell’Olimpo del calcio. Per non parlare dell’Hellas che, dopo un campionato altalenante, ha trovato la quadratura del cerchio e ha conquistato i playoff. Un campionato che anno dopo anno si conferma appassionante fino alla fine e che non merita di essere ricordato per altri aspetti.

Parliamo di lei, sappiamo che ha svolto ruoli dirigenziali e che è impegnato anche nel sociale soprattutto per l’integrazione. Ecco, che progetti ha per il suo presente e per il suo futuro?

Faccio la premessa che sono un allenatore abilitato ma anche e soprattutto un direttore sportivo. E’ questa la mansione che mi piacerebbe svolgere perché penso sia la più incline alle mie caratteristiche. Mi piace prendermi le mie responsabilità, un po’ come quando ero calciatore. Ho fatto 2 anni a Taranto, la mia città natale, e penso siano stati abbastanza positivi ma adesso sto aspettando il progetto giusto, le chiamate non mancano ma è giusto valutare bene per poter lavorare al meglio. C’è poi il mio impegno in chiave sociale, con dei progetti per l’integrazione degli stranieri nel nostro territorio, ma anche quello con l’Aic che mi permette di essere utile per il calcio italiano anche ai giovani calciatori.

Joe Tacopina Cavaliere di San Marco

Giornata da ricordare per il Presidente del Venezia FC Joe Tacopina, che oggi è stato nominato ufficialmente Cavaliere di San Marco. A conferire la nomina è stato il presidente dell’ordine dei Cavalieri di San Marco, Giuseppe Vianello, durante la cerimonia che si è tenuta nella Chiesa di San Francesco della Vigna.
Nel pomeriggio, poi, il numero uno arancioneroverde è stato anche insignito dal sindaco della città di Venezia Luigi Brugnato del “Premio Festa di San Marco 2019” ideato per rendere omaggio alle eccellenze veneziane e metropolitane che hanno saputo portare prestigio alla Città metropolitana con opere concrete nelle scienze, arti, industria e artigianato, lavoro, sport, scuola, sicurezza o con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico. Due ulteriori attestati di quanto il presidente Tacopina sia profondamente legato al Venezia FC e alla città a Venezia.

Il Venezia fa suo lo scontro salvezza

Un rigore di Checco Di Mariano, poco dopo la mezzora del primo tempo, decide lo scontro salvezza fra il Venezia e il Foggia, piu’ squadra dei locali ma sterile in avanti e incapace di tradurre in gol il lavoro fatto. In un “Penzo” quasi pieno, grazie alla politica dei prezzi dei lagunari e anche ai 1500 tifosi rossoneri presenti, e sotto gli occhi dell’ex allenatore Pippo Inzaghi, il Venezia dopo un’iniziale sofferenza, trova il vantaggio grazie a un rigore causato da un fallo di Iemmello su Lombardi con impeccabile trasformazione di Di Mariano. Nella ripresa Grassadonia con i cambi prova una formula ultraoffensiva, quattro attaccanti in campo contemporaneamente, ma la giornata non felice di Mazzeo e Iemmello e le parate di Vicario regalano il successo agli arancioneroverdi, dopo dieci giornate di digiuno.

 

Nella foto del Venezia F.C. l’esultanza di Di Mariano 

Torregrossa e Tonali demoliscono il fortino di Cosmi

Il Brescia supera 2-0 il Venezia e torna solo al comando della classifica di Serie BKT con 57 punti in attesa che il Lecce domenica affronti la trasferta in casa della Cremonese. Ad aprire le marcature Torregrossa allo scadere del primo tempo; quindi, al 35′ della ripresa il gol di Tonali che consolida il successo delle rondinelle, ora in testa alla graduatoria con 57 punti. Il gol del vantaggio del Brescia arrivava al 44′ con un grande colpo di testa di Torregrossa su assist di Martella. Il Venezia si fa vedere con una traversa di Garofalo e qualche mischia in area. Nella ripresa il sigillo del successo del Brescia lo mette Tonali a chiusura di un contropiede corale e di un perfetto assist di tacco firmato da Donnarumma.

 

Nella foto l’esultanza di Tonali

Venezia-Cittadella e il terzo tempo dei tifosi

In occasione della 31a giornata della Serie BKT e in particolare della gara Venezia-Cittadella e della trasferta in pullman con battello-riservato di una folta comitiva granata, si è tenuto un saluto fra le rappresentanze del Centro Coordinamento Club Granata-CCCG e del gruppo arancioneroverdeunited Alta Marea, proseguendo una classica tradizione nel segno di intensi legami associativi e professionali e di storici incroci sportivi sorti con i referenti CCCG Lamberto Tellatin e Pierluigi Basso.

Caratteristica è stata la presenza del fontanivese Gianni De Tranquilli col suo celebre cappello a forma di torrione granata. Un gioioso “terzo tempo” prima della partita alla trattoria Al Diporto di Sant’Elena, nonostante il ritardato arrivo del battello granata , tuttavia in tempo per un incontro con canti, prosecco e una squisita “fritturetta” dello chef Mario. Quindi lo scambio di doni con i consueti gadget e dolci e biscotti tipici.
Per il gruppo Alta Marea erano presenti Luigi Marangoni, Nicola Rossato,  Cecilia Tonon, il vice presidente Giordano Vianello, il reduce dalle Ande, Alberto Fiorin, Cristiano Caramore e, ovviamente, il medico e presidente tuttofare Bruno Agazia (pluriennale amico del noto tifoso granata Francesco Rebellato nella associazione Lions Club) e Franco Vianello Moro.

Quindi la simpatica rappresentanza granata guidata per l’occasione da Lamberto Tellatin, che ha così rinnovato il legame di  “terzo tempo” in questo bel locale vicino all’anti-stadio sbarcando dal battello partito dal piazzale Venice Expo di Marghera, nel segno della condivisione sportiva e del consueto motto “avversari in campo e amici fuori” .

 

Venezia, i convocati di Cosmi

Sono 23 i giocatori che prenderanno parte al match contro la Salernitana, in programma domani pomeriggio alle ore 15.00 presso lo stadio Arechi.

Questa la lista completa:

  • 3 Bruscagin
  • 4 Fornasier
  • 5 Coppolaro
  • 7 Bentivoglio
  • 8 Suciu
  • 11 St Clair
  • 12 Vicario
  • 13 Modolo
  • 14 Pinato
  • 15 Zennaro
  • 17 Mazan
  • 18 Segre
  • 20 Di Mariano
  • 21 Schiavone
  • 22 Lezzerini
  • 23 Lombardi
  • 24 Rossi
  • 25 Cernuto
  • 26 Garofalo
  • 27 Zampano
  • 29 Bertinato
  • 30 Bocalon
  • 32 Vrioni

Venezia, Citro: “con Cosmi la mia stagione migliore”

Nicola Citro la sua miglior stagione l’ha vissuta a Trapani sotto la guida di Serse Cosmi, dove insieme raggiunsero una incredibile finale di playoff, poi persa contro il Pescara.

Chissà se i ricordi di quella annata hanno influito sulle scelte del tecnico arancioneroverde in occasione del match contro il Palermo di lunedì scorso. Che sia andata in questo modo o meno, Citro è sceso in campo dal primo minuto, giocando un’ottima partita e creando più di un imbarazzo alla difesa rosanero. Quando è in giornata il numero 28 lagunare è decisivo e anche contro i siciliani lo ha dimostrato. Quello che è mancato in questa prima metà di stagione, semmai, è la continuità, un qualcosa che ora con Cosmi potrebbe cambiare:

Lunedì abbiamo disputato una buona gara, personalmente sono contento di essere tornato a giocare e mi sento al 100%. Potevamo fare di più, ma dall’altra parte c’era la seconda in classifica, per cui è un punto che fa morale pur sapendo che dobbiamo migliorare sotto alcuni aspetti. Fisicamente il Palermo è la squadra più forte del campionato e noi avremmo dovuto giocare maggiormente palla a terra.

Ogni calciatore ha bisogno di continuità, perchè non è facile entrare nell’ultimo quarto d’ora e cambiare la partita. Può andarti bene un paio di volte, ma se non giochi spesso fai fatica. Forse avrei voluto più occasioni, ora spero di non avere alcun problema e di potermi esprimere al meglio.

Mister Cosmi è sicuramente il tecnico che più ha saputo valorizzare Citro, mettendolo in condizione di giocare il proprio calcio. Ecco che, allora, la punta arancioneroverde non può che essere felice per l’arrivo dell’allenatore perugino sulla panchina veneta:

Sono contento, con lui abbiamo scritto pagine importanti della storia del Trapani. Cosmi mi ha sempre mostrato fiducia e io ho cercato di ricambiarla con i miei gol. E’ stata sicuramente la miglior stagione dal mio punto di vista, anche perchè nelle annate successive ho avuto diversi problemi fisici.

In chiusura Citro ha parlato anche della Cremonese, prossimo avversario dei Leoni nel ventinovesimo turno di questa Serie BKT.

Da qui in avanti per noi devono essere tutte finali. Sono frasi che si dicono spesso, ma se vogliamo uscire da questa situazione bisogna cominciare a fare punti. Contando il match pareggiato con il Palermo, abbiamo tre partite in casa su quattro e non possiamo sbagliarle.

Puscas risponde a Bocalon, al Penzo è 1 a 1

Si e’ chiusa in parita’, sull’1-1, la sfida Venezia e Palermo, posticipo della 28a giornata di Serie BKT. Al gol del vantaggio di Bocalon al 39′ per i lagunari; ha risposto Puscas allo stesso minuto della ripresa per i siciliani. In classifica i rosanero sono secondi con 46 punti. Veneziani a 26.

Un primo tempo giudizioso e impreziosito dal primo gol del figliol prodigo Bocalon (traversone di Citro, appoggio di Bruscagin per la deviazione vincente dell’attaccante nato a 100 metri dal Penzo), non bastano al Venezia per conquistare i tre punti alla prima di Serse Cosmi sulla panchina arancioneroverde dopo l’esonero di Zenga. Contro un Palermo che, nella ripresa, prende il comando delle operazione, Stellone osa col 4-2-4, ma cozza contro un Vicario straordinario, capace di parare tutto o quasi, anche un rigore a NestoroVski, ed e’ il secondo consecutivo dopo quello sventato a Pazzini a Verona, ma e’ costretto a capitolare a 6′ dal termine quando Puscas, sugli sviluppi di un corner, svetta e imbuca dove stavolta Vicario non puo’ arrivare.

 

Nella foto di fcvenezia.it l’autore dell’1 a 0 Bocalon