Lo stadio Guido Teghil è la nuova casa del Pordenone

Sarà lo stadio Guido Teghil a ospitare le gare interne del Pordenone a partire dalla sfida con la Spal in programma sabato prossimo.

Dopo aver ottenuto il parere favorevole della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi Organizzativi della FIGC è scattato quindi il via libera per l’impianto sito a Lignano Sabbiadoro.

Leggi il comunicato ufficiale.

Comune e Pordenone Calcio al lavoro per lo stadio in città

«Due caratteri sanguigni come i nostri possono fare scintille, ma ci siamo già ritrovati e riconciliati e le polemiche si sono placate. L’obiettivo condiviso è lavorare per trovare assieme la soluzione migliore, contemperare le esigenze della comunità pordenonese, del Comune e del Pordenone calcio, facendo un’opera al servizio di tutti»: queste le parole del sindaco Alessandro Ciriani e del presidente del club neroverde Mauro Lovisa in merito alla realizzazione di uno stadio in città.
«Bisogna perciò – proseguono sindaco e presidente – ragionare con calma e studiare gli strumenti migliori per arrivarci. Un investimento così importante necessita dei doverosi approfondimenti, senza che nessuno tiri la giacca nè al Comune né al Pordenone calcio. Le cose si fanno nel momento in cui si possono fare, e nel migliore dei modi. Abbiamo convenuto che il Pordenone calcio si prenda il giusto tempo per vedere come proseguirà il campionato – e ovviamente tutti auspichiamo che i risultati sin qui conseguiti in serie B si consolidino – dopo di che avanzerà le sue proposte che verranno condivise anche dal Comune per capire come arrivare a un risultato soddisfacente per tutti».
Il sindaco Ciriani e il presidente Lovisa indicano, infine, le modalità operative con cui sarà affrontata la questione: «Ci vedremo periodicamente per concordare linee di condotta e studiare al meglio ogni passaggio. In ogni caso anche il Comune si impegna a sollecitare eventuali imprenditori privati interessati all’operazione oltre che coinvolgere, ognuno per il suo ruolo, le altre istituzioni».

Balata alla Commissione di vigilanza per il San Vito-Marulla

Mauro Balata a Cosenza ha partecipato presso lo stadio “San Vito Gigi Marulla” alla Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Aprendo i lavori della Commissione il presidente della Lega B ha affrontato i temi riguardanti la ripartizione delle risorse economiche che in Italia penalizza le Società di B. “Fare calcio – ha detto – è un’impresa titanica. Nel nostro Paese alle società della nostra Lega è riservata la percentuale di mutualità più bassa rispetto al resto d’Europa. La funzione della Serie B è una funzione anche sociale, basti pensare che rappresentiamo il calcio di livello nel Sud Italia, sotto Napoli, così come non possiamo dimenticarci delle migliaia di giovanissimi a cui è garantita una funzione educativa e sportiva dai nostri club. La mia presenza qui è finalizzata a lanciare un messaggio: diamo una mano a questa società dalla gestione virtuosa che ha un presidente appassionato, un imprenditore del territorio che genera posti di lavoro. Bisogna tutelare il carattere sociale del calcio, la capacità di generare indotto. Affinché lo spettacolo del calcio funzioni e vada avanti, serve sinergia tra le componenti, società, tifoseria e amministrazione comunale. Ognuno per la propria parte. Da presidente ho vissuto i fallimenti societari e gli effetti drammatici che causano non solo ai tesserati, ma soprattutto ai dipendenti, vere tragedie familiari”.

Nella foto del Cosenza Calcio i presidenti Balata e Guarascio.

Pescara, presentato il progetto del nuovo stadio

E’ stato presentato quest’oggi il progetto del nuovo stadio del Pescara. Un progetto bellissimo, supportato nella stesura da B Futura (società attraverso la quale la Lega B fornisce gli strumenti per lo sviluppo degli impianti sportivi), e sottolineato dall’applauso di tutti i presenti, tra i quali anche il direttore generale Paolo Bedin presente all’appuntamento. La volontà del club è quella di iniziare la stagione 20/21 al Pescara Arena. 20700 i posti e ampi parcheggi previsti all’esterno. Proprio B Futura ha collaborato con Pescara Delfino e con Proger nella fase preliminare con studi mirati sull’utilizzo della struttura da parte dei tifosi e sull’occupazione degli spazi commerciali. La piattaforma, e con essa anche il suo ex presidente Andrea Abodi e il collaboratore Lorenzo Santoni, ha ricevuto i complimenti da parte del presidente del Coni Giovanni Malagò e da quello del Pescara Daniele Sebastiani.

Ecco l’intervento di alcuni protagonisti:

MALAGÒ: “Non potevo non esssere qui oggi. È un progetto bellissimo e va incoraggiato. Complimenti a Sebastiani. Le altre realtà si stanno dando da fare e i progetti si allargano a macchia d’olio. Non riesco a immaginare un calcio migliore senza infrastrutture all’avanguardia. So che la volontà è di inaugurarlo nel 2020. Un grande in bocca al lupo.
SEBASTIANI: “Ci tengo a dire che deve essere un progetto condiviso. Un progetto di tutti, dell’Abruzzo unito. Prima pietra nel 2019 e speriamo di iniziarci la stagione 2020-21″.
FIORILLO: “Porrebbe essere un sogno per me giocare in questo stadio. Ho visto il video mi ha fatto venire i brividi
FRANCESCO GIANELLO ( direttore Juventus stadium): “Benvenuti a casa disse il nostro presidente Agnelli nel giorno dell’inaugurazione dello Stadium. Questa è la frase che ripetiamo con orgoglio. Uno stadio di proprietà è la casa dei tifosi, chiudiamo solo il giorno di Natale”.

Frosinone, inaugurato il Benito Stirpe

Il sole, il gran caldo e poi una pioggia a tratti torrenziale che annuncia l’autunno. Niente paura, però. Perché è qui la festa. La festa giallazzurra. E’ il Frosinone che entra a pieno titolo nella sua nuova casa, lo stadio ‘Benito Stirpe’. E lo fa davanti al suo popolo, ai suoi tifosi. Alle tante Autorità intervenute. I uno stadio pieno in ogni ordine di posti. Una visuale mozzafiato. Che Sky ‘santifica’ con una lunga diretta, impreziosita dalle parole del presidente Stirpe e del presidente Tavecchio.
E’ stata una giornata lunga in località Casaleno. L’alba non è stata solo la prosecuzione della notte. L’alba di questo 28 settembre 2017 ha rappresentato il rettilineo conclusivo di un lavoro fantastico, il momento dell’inaugurazione. Anche se questa è solo la prima tappa del lavoro che dovrà ruotare attorno al ‘Benito Stirpe’, come peraltro più volte dichiarato dal presidente Maurizio Stirpe.
Già subito dopo le 13 l’anello attorno all’impianto è tutto un colorare di giallazzurro fatto di magliette e bandiere, di tifosi, di bambini, di gente che non vuole mancare all’appuntamento. Mancano 4 ore e il clima sembra da finale Champions. All’interno dello stadio ci sono già il dottor Curzio Stirpe, attento nel seguire gli ultimi dettagli, raggiunto dal presidente Maurizio Stirpe e dal vice presidente Vittorio Ficchi. Arrivano nel frattempo alla spicciolata gli allenatori che Stirpe ha avuto nella sua gestione: il primo è Daniele Arrigoni, per lui il tempo si è fermato. Esattamente come per il direttore generale di due promozioni, Enrico Graziani, un ragazzino di 25 anni. C’è Alberto Cavasin, tirato a lucido. Ci sono Guido Carboni e signora. La schiera di tecnici e direttori della gestione-Stirpe che non è potuta essere presente per impegni professionali va da Campilongo (è alla Vibonese) a Sabatini (allena la Primavera del Genoa), da Moriero (allena la Samb) al ds Meluso bloccato a lecca in mattinata. Tutti hanno chiesto di ringraziare personalmente il presidente, tutti hanno speso parole importanti. Significative quelle del ds Meluso: «Il presidente Stirpe è uno delle poche persone nel calcio che continua ad esaltare i valori umani e lo dimostra con questo immenso tributo nei confronti del padre». Assente Ivo Iaconi che ha annunciato la sua presenza lunedi sera, assente Francesco Giorgini per problemi di famiglia. Assente anche Pasquale Marino. E c’è anche doppia curiosità: l’invito da parte del presidente Stirpe a Dino Pagliari e Piero Braglia ha coinciso con l’ingaggio rispettivamente al Gubbio e al Cosenza. Roberto Stellone con i fidi Gorgone e Gennari ci sono. E incroceranno verso le 18 il presidente del Coni, Giovanni Malagò, davanti ad uno degli ascensori. Abbracci tra i due, con Malagò che gli chiede: «Ma sei ancora fermo? Come mai?». Stellone sorride: «Ferie lunghe, è la prima volta che mi capita».
Il protocollo dice, intanto, che è in arrivo il ministro dello Sport, onorevole Luca Lotti. Qualche minuto dopo le 17, mentre lo stadio nel frattempo va riempiendosi, è il momento atteso, dopo l’inaugurazione dell’insegna dello Stadio. Un saluto con il presidente Stirpe e poi Lotti, brillante e informale, si concede ai cronisti che lo avevano atteso sotto il sole. E’ un ministro della Repubblica ma quella empatia particolare che mostra sono il valore aggiunto: «Questo è un impianto che Frosinone attendeva da decenni, un esempio eccellente di struttura all’avanguardia – dice -. Merito della società che ha creduto in questo progetto che regala alla città un luogo di aggregazione così importante. La speranza è che tante altre società seguano le orme del Frosinone che ha unito passione per lo sport e per il territorio arrivando a questo gioiello». Lotti si reca quindi in visita nella pancia dello Stadio, accompagnato dal presidente Stirpe, dal prefetto, Sua Eccellenza dottoressa Emilia Zarrilli e dal sindaco Nicola Ottaviani. Nel mentre arrivavano il presidente del Coni, Giovanni Malagò (caloroso abbraccio tra lui e il ministro Lotti) e il Vescovo monsignor Ambrogio Spreafico. Tutti in campo per le foto di rito. Anche Malagò visita gli interni, mentre la squadra di Longo arriva negli spogliatoi: «Fatemi salutare mister Longo» dice Malagò e intanto stringe la mano a Zappino. Appena messo piedi sul campo c’è la pioggia in agguato. Stirpe e le Autorità scendono al riparo nella sala conferenze. Dove arriva il presidente di Confindustria, dottor Vincenzo Boccia, direttamente da Roma. Il presidente Malagò e il presidente Boccia salgono in tribuna stampa per le interviste dopo aver ‘dribblato’ con eleganza il diluvio. «Questo stadio – dice Malagò – dovrebbe essere assunto a modello per tutta l’Italia. In gran part dell’Europa questo è il vero modello».
In tribuna autorità ci sono già il presidente della Figc, Carlo Tavecchio e il presidente della Bnl, Luigi Abete. Tavecchio, quando più tardi la pioggia avrebbe usato clemenza, ha poi regalato al presidente Stirpe una maglia della Nazionale con il numero 10 dopo che i due erano stati intervistati da Sky, Mediaset e da tutte le emittenti locali. Nella sua intervista Tavecchio è andato oltre: «I risultati in genere si coniugano con le strutture e secondo me il Frosinone torna in serie A. Stirpe merita tutti i migliori risultati ai massimi livelli».
Riavvolgiamo brevemente il nastro. Sul campo la lunga kermesse inizia, condotta (lo sarà splendidamente) dai presentatori Paolo Colasanti e Mary Segneri. E’ la volta degli sbandieratori di Cori, i primi ad entrare. Quindi la sfilata delle ditte costruttrici che nella conferenza stampa di mercoledi avevano ricevuto un elogio particolare da parte del presidente Stirpe. E’ la volta di tutto il settore giovanile, dai Pulcini alla Primavera. Lo stadio ribolle, mentre Giove Pluvio non fa sconti: tifo incessante anche se non c’è ancora una partita vera ma solo i ragazzi di Longo e quelli di D’Antoni che si scaldano in campo. E quindi c’è la Marching Band di Amaseno, magistralmente diretta dal maestro Natalino Como.
Un momento toccante – dopo l’inno d’Italia – è il taglio del nastro, sindaco e presidente a quattro mani nel momento in cui si Frosinone la famosa nuova passeggera scarica montagne di pioggia. Al centro ci sono il presidente Stirpe e il presidente della Figc, Tavecchio. Alla sinistra di Stirpe, il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, il Vescovo Spreafico e il presidente del Coni, Malagò. Alla destra di Tavecchio, il prefetto Zarrilli, il sindaco Ottaviani e il vice presidente Ficchi. E’ l’ora del calcio giocato. Tempi ridotti tra la squadra di Longo che guarda all’appuntamento di lunedi sera con la Cremonese e la Primavera di D’Antoni. Finisce 6-0 per Bardi & soci con tris di Dionisi, Ciano, M. Ciofani e prodezza di Volpe. Tra un tempo e l’altro la premiazione del Leone dell’Anno, quindi una serie di intrattenimenti fino agli effetti finali delle luci. Mozzafiato. Come lo è stato l’intero pomeriggio fino a notte inoltrata. Il ‘Benito Stirpe, dopo nove ore di intensa e positiva fibrillazione, supera l’esame. Da oggi è un altro giorno. La testa alla partita di lunedi sera. Al calcio giocato. Longo, in tribuna con la famiglia, si gode dall’alto gli ultimi scampoli di spettacolo. D’ora in poi toccherà a lui ed ai suoi ragazzi.
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

Anci e B Futura insieme per gli investimenti in impiantistica

La legge 96 del giugno scorso ha modificato alcuni aspetti rilevanti della disciplina in materia di edilizia sportiva, prevedendo un iter semplificato per le iniziative di riqualificazione delle infrastrutture sportive. Ad attivarlo possono essere sia un privato che la P.a. accedendo al Fondo di Garanzia istituto presso l’Istituto per il Credito Sportivo. Questa, come altre novità normative che aprono interessanti prospettive di sviluppo all’impiantistica sportiva, sono state al centro di un seminario organizzato oggi dall’Anci. (vedi la fotogallery)
Nel corso della giornata sono state anche illustrate le opportunità legate al protocollo di intesa tra Invimit e l’Istituto di Credito Sportivo per la promozione di operazioni di valorizzazione di stadi ed impianti sportivi di proprietà pubblica, attraverso lo strumento dei fondi immobiliari. (vedi e scarica i materiali informativi)
Al seminario hanno preso parte il vicepresidente vicario dell’Anci e delegato allo sport Roberto Pella, il delegato all’urbanistica e sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, il presidente della fondazione Patrimonio Comune Alessandro Cattaneo, il segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra e il responsabile di B Futura Lorenzo Santoni.
“Il rinnovato quadro normativo che gli intervenuti al seminario hanno presentato questa mattina – ha affermato Pella – ci dà la dimensione di come, in questo lungo periodo di congiuntura economica per i Comuni in particolare, possano nascere opportunità per riqualificare e realizzare importanti opere d’impiantistica sportiva, un settore sul quale l’Italia deve necessariamente allinearsi agli standard odierni. Lo sport, in ogni sua sfaccettatura, può, infatti, in misura crescente rappresentare un fattore rilevante d’iniziativa economica per il Paese così come un volano di sviluppo culturale e sociale, nel senso di valido strumento di prevenzione e benessere, di inclusione dei territori e delle comunità”.
“L’azione che l’Anci sta portando avanti con le diverse municipalità per lo sviluppo dei loro territori – ha aggiunto Occhiuto – trova un aspetto particolarmente incisivo nell’ambito della riqualificazione dell’impiantistica sportiva che non è una riqualificazione limitata alle strutture in sé, ma una vera e propria possibilità di crescita per le città nella loro interezza. A Cosenza, grazie a un protocollo di intesa tra Invimit, B Futura e Istituto per il Credito Sportivo, siamo infatti in dirittura d’arrivo riguardo allo studio di fattibilità per il finanziamento che consentirà non solo di realizzare il nuovo stadio “San Vito-Gigi Marulla” bensì di estendere tale restyling ad un’ampia zona della periferia urbana, con un iter che contempla un profilo di sostenibilità, un profilo sociale e un profilo finanziario”.
“L’Anci  – ha detto Nicotra – vuole essere il luogo di incontro e di dialogo degli attori locali per mettere a punto una politica nazionale sui temi legati allo sport. Lo sport riguarda diversi aspetti della vita nelle nostre città: dalla salute all’integrazione e all’inclusione sociale, per questo bisogna costruire degli indirizzi politici che diano alle città degli standard qualitativi per lo sviluppo urbano sostenibile. Tema questo che sarà anche al centro della nostra Assemblea nazionale in programma a Vicenza dall’11 al 13 ottobre”.
“Il tema stadi ed impiantistica sportiva rappresenta probabilmente – ha dichiarato Alessandro Cattaneo – la più grande opportunità per rigenerare un patrimonio, quello sportivo, che oggi in molti casi richiede interventi di  difficile realizzazione, trasformandolo in una grande opportunità per la città ed i territori ma anche per i grandi investitori privati. Oggi ci siamo incontrati con tutti i protagonisti di questo processo di valorizzazione: sono certo che questo sarà il primo passo di un percorso che porterà ad investire per riqualificare stadi comunali di altrettanti città importanti”.
“La collaborazione tra Invimit Sgr, B Futura e l’Istituto del Credito Sportivo – ha spiegato Santoni – fornisce uno strumento di forte impatto sul processo di valorizzazione e rigenerazione degli impianti sportivi: nuove opportunità di sviluppo, posti di lavoro, benefici per tutti i cittadini dall’indotto generato, un alleggerimento dei costi pubblici e la possibilità di lasciare un segno indelebile nella storia del territorio. In questo contesto B Futura lavora per favorire l’inserimento dello sviluppo infrastrutturale nelle priorità dell’agenda operativa di molte società di calcio e amministrazioni locali”.

Frosinone, lo stadio Benito Stirpe sarà inaugurato il 28 settembre

Il Frosinone Calcio rende noto che il giorno 20 settembre prossimo verrà comunicato l’intero programma riguardante la manifestazione d’inaugurazione dello stadio ‘Benito Stirpe’, la quale si terrà il giorno 28 settembre alle ore 17. Le informazioni contenute correlate all’inaugurazione stessa potranno, per quella data, essere consultate sul sito internet della Società. Il club giallazzurro tiene a sottolineare il lavoro capillare che sta producendo l’intera macchina organizzativa, affinché tutte le componenti che ruotano attorno alla nascita del nuovo Impianto di proprietà e gli Organismi preposti alle verifiche siano in grado di comunicare le attese risposte nei tempi prefissati. La Società si appella dunque alla sensibilità degli organi di stampa, onde evitare di far circolare notizie che possano anche minimamente rallentare questo iter così delicato.

Fonte foto: Frosinone calcio