Benevento-Cittadella con Iezzo: uno sguardo da vicino all’ex compagno Bucchi

Nella stagione 2005/2006 uno parava e l’altro segnava. Così quel Napoli, dopo anni di fatiche, riuscì a ritornare in Serie A rimettendo le basi per tornare una grande del calcio italiano. In porta Gennaro Iezzo, davanti Cristian Bucchi. Proprio l’ex numero uno partenopeo domani sera sarà ospite del match del Vigorito tra Benevento e Cittadella, nell’ambito dell’accordo fra Lega B e Aic sugli Ex calciatori in campo, a guardare, tra gli altri, l’ex compagno di squadra giocarsi gli spareggi per la promozione nella massima divisione.

Gennaro Iezzo, lei che conosce bene Bucchi, che idea si è fatto di come avrà preparato il match di ritorno il tecnico del Benevento?

‘Cristian non lascia nulla al caso. Sicuramente il Benevento partirà con due vantaggi non di poco conto: il risultato dell’andata e il calore del pubblico di fede giallorossa. Ma è molto esperto e saprà sicuramente che nel calcio nulla è scontato. Anche e soprattutto perché di contro ci sarà un Cittadella che oramai è una bella realtà del calcio italiano, una squadra che gioca bene e che può mettere in difficoltà chiunque. Venturato ha messo su un gruppo capace di grandi imprese e di giocarsela alla pari con tutti’.

Quindi, a prescindere dall’andata, lei vede una partita ancora dall’esito tutt’altro che chiuso.

‘Esattamente. Il verdetto arriverà solo al termine dei 180′ e non si può certo dare nulla per scontato. Certamente è favorita la squadra di casa, vista anche la vittoria in Veneto, ma sarà una gara da seguire fino alla fine’.

Secondo lei, a questo punto, chi è favorito in questi playoff per fare compagnia a Brescia e Lecce in A?

‘Anche in questo caso la risposta non è scontata. Sicuramente Benevento ed Hellas Verona sono squadre con un grande tasso tecnico, grandi qualità con le quali sono state costruite per vincere il campionato senza passare dai playoff. Magari questo potrebbe essere un pericolo per queste due squadre, che magari non si aspettavano di giocare anche questi spareggi. Però in queste gare l’esperienza diventa fondamentale e i calciatori di queste due squadre ne hanno molta. Probabilmente, se dovessi sbilanciarmi, direi che queste due potrebbero essere le favorite ma sinceramente a questo punto della stagione è tutto apertissimo’.

Ieri è scattato il Mondiale Under 20 con 7 convocati dalla B. Che pensa di questo campionato cadetto lei che in carriera l’ha vinto più di una volta?

‘La serie cadetta è sempre stata una palestra per i giovani, per questo non mi stupisce vedere tanti convocati nelle rappresentative nazionali. Da sempre l’ossatura della Nazionale è stata composta da gente che ha fatto esperienza in B perchè si tratta di un campionato vero, equilibrato, combattivo, ed è quindi formativo al massimo. Poi c’è stato un periodo in cui si preferiva una B con una maggiore esperienza ma negli ultimi anni si è tornati a puntare sui giovani. E questo non può che far bene al calcio italiano che anche da qui può ripartire e tornare ai posti che gli competono’.

Chiudiamo parlando di lei: è rimasto nel mondo del calcio, che progetti ha per il futuro?

‘Attualmente lavoro con i ragazzini nella mia città, Castellammare di Stabia, ma sogno di tornare ad allenare i grandi. L’ho fatto in passato e sto lavorando per tornarci anche se è dura. Ma non mi arrendo, aspetto l’occasione giusta’.

Gli arbitri delle semifinali di ritorno dei playoff

L’Aia Can B ha comunicato le designazioni per le gare di ritorno delle semifinali playoff della Serie BKT, in cui è presente anche il Var a supporto dei fischietti:

Benevento-Cittadella Sacchi

Pescara-Hellas Verona Abbattista

Leggi le designazioni complete.

Nella foto di Nicola Ianuale l’arbitro Abbattista.

Fari sul Bentegodi: il Pescara fa visita all’Hellas Verona

Dopo la vittoria in rimonta del Benevento a Cittadella, al via la seconda semifinale d’andata dei playoff della Serie BKT, sempre in Veneto, con l’Hellas Verona che ospita il Pescara. Dopo la vittoria ai supplementari sul Perugia, la squadra di Aglietti si ritrova in campo per sfidare i biancazzurri, arrivati al 4° posto in classifica e dunque in vantaggio in caso di parità nei 180 minuti.

Proprio per questo motivo il tecnico scaligero sta preparando un match improntato sulla grinta e sull’attenzione. Dello stesso avviso Bepi Pillon che ha ricordato in settimana come la sua squadra non si mette a fare calcoli, quindi c’è da aspettarsi un match equilibrato e divertente.

Per i padroni di casa 4-3-3 con Zaccagni ancora out per degli acciacchi fisici, sulle corsie laterali Faraoni e Vitale mentre in mezzo, a centrocampo, ci saranno Henderson, Gustafson e Colombatto. In attacco confermatissimo Di Carmine con Pazzini pronto ad entrare a partita in corso.

Per gli abruzzesi schieramento speculare con tridente composto da Sottil, Mancuso e Marras. Dovrebbe essere invece confermato il giovane Bettella al centro della difesa anche se, al fianco di Scognamiglio, potrebbe esserci un calciatore più esperto tra Gravillon, Campagnaro e Perrotta.

Naturalmente, come per tutti i playoff, in campo scenderà anche il Var a dare supporto ai direttori di gara.

Probabili formazioni:

Hellas Verona (4-3-3): Silvestri, Faraoni, Dawidowicz, Empereur, Vitale, Gustafson, Colombatto, Henderson, Lee, Di Carmine, Laribi. All. Grosso.

Pescara (4-3-3): Fiorillo, Pinto, Bettella, Scognamiglio, Balzano, Memushaj, Brugman, Crecco, Marras, Mancuso, Sottil. All. Pillon.

Arbitro: Marinelli.

Assistenti: Margani-Mastrodonato.

4° ufficiale: Baroni.

Var: Piccinini.

Avar: Fourneau.

Diffidati:

Squalificati:

Nella foto una fase di gioco del match di campionato.

Renica dalla Francia a Verona: “Al Bentegodi nulla è scontato”

E’ nato in Francia ma non si può dire che non sia italianissimo: Alessandro Renica, classe 1962, già a 3 anni è rientrato in Italia, a Verona per l’esattezza, e con la formazione scaligera ha vestito i colori dal 1991 al 1993, un grande traguardo per uno che da ragazzino era “malato” di Hellas. Domani sera, nell’ambito dell’accordo fra Lega B e Aic sugli Ex calciatori in campo, Renica sarà al Bentegodi per gustarsi la semifinale tra gialloblu e Pescara, un match di cartello tra due squadre dalla grande tradizione calcistica.

Qual è il primo ricordo che le viene in mente se si parla di Verona?

‘Beh, ce ne sarebbero tanti. Innanzitutto io da ragazzino ero tifosissimo, malato praticamente, dei colori gialloblu. Potrei raccontare tante cose, tante esperienze, ma mi basta dire un nome per far capire a tutti quello che voglio dire: Gianfranco Zigoni. Ecco io mi godevo le sue prestazioni, e questo la dice lunga in che contesto ho mosso i primi passi come tifoso dell’Hellas Verona’.

E adesso segue ancora l’Hellas?

‘Sicuramente meno di prima anche a causa del lavoro. Mi trovo a seguire perlopiù il Napoli, altra città che ha un certo valore nella mia vita, ma mi capita comunque di informarmi sulle prestazioni della squadra di Aglietti. Anche perché da allenatore comunque uno deve tenersi informato, e a me piace fare le cose bene’.

Mercoledì sera al Bentegodi arriva il Pescara per la semifinale playoff, che partita sarà?

‘Come dicevo prima per fare delle analisi specifiche bisogna conoscere fino in fondo tutte le variabili e gli ambienti. Visto che non posso giudicare questi aspetti in maniera precisa posso dire la mia idea generale di questo match, anche alla luce della mia esperienza e della mia conoscenza del calcio. Bisogna fare una premessa e dire che, a livello fisico, le due squadre arrivano in due momenti contrapposti: il Pescara entra in scena adesso, avendo ottenuto un miglior piazzamento in classifica, l’Hellas Verona invece ha disputato addirittura i supplementari nel turno preliminare contro il Perugia. Quindi, almeno a livello atletico, potrebbero esserci delle difficoltà per i padroni di casa e proprio su questo potrebbe puntare Pillon per mettere sui giusti binari il match, senza dimenticare che, visto il miglior piazzamento in classifica, il Pescara può contare anche sulla possibilità di arrivare in parità al termine dei 180′. Però Aglietti ha dimostrato di avere una squadra con una grande capacità offensiva, con tanta qualità e che sicuramente è molto competitiva. Poi naturalmente parlerà il campo, fare pronostici in questo momento è impensabile’.

E più in generale di questa B cosa pensa?

‘La serie cadetta è il palcoscenico migliore per non bruciare i giovani e per lanciarli nel calcio che conta. I grandi club, quelli che giocano le coppe europee, hanno difficoltà a gestire tutta la rosa e tutti i giovani senza bruciarli. Ecco allora che la B diventa una palestra vera e propria e le ultime convocazioni nelle rappresentative azzurre ne sono la prova. La B è un campionato molto difficile, equilibrato, in cui le motivazioni sono pazzesche e l’equilibrio è una caratteristica diventata “tradizionale”. Sicuramente un campionato come questo serve all’intero movimento perché permette ai talenti del domani di fare un’esperienza molto formativa che possa lanciarli subito nei grandi palcoscenici’.

Nella foto, Alessandro Renica (3° in alto a partire da destra) ai tempi dell’Hellas Verona.

Entra in scena il Benevento: a Cittadella scattano le semifinali playoff

Partiranno questa sera alle ore 21, allo stadio Tombolato, le semifinali dei playoff della Serie BKT. Il Cittadella, dopo il successo del Picco contro lo Spezia, se la vedrà contro il Benevento.

Sarà dunque la sfida tra due dei migliori bomber del campionato e, in particolare, del 2019. Moncini ha realizzato 14 gol in 18 partite (contando i playoff) mentre Coda, nell’anno solare, ne ha siglato uno in meno ma in campionato è arrivato a quota 21. Ma più in generale sarà la sfida tra due squadre che fanno del collettivo il loro punto di forza. Bucchi e Venturato hanno creato due gruppi solidi e capaci di giocare un calcio bello e propositivo. Ecco perchè sarà difficile pensare ad un Benevento, forte del miglior posizionamento in classifica, capace di puntare al doppio pareggio.

Venturato deve fare i conti con qualche acciacco che potrebbe costringere il tecnico granata a cambiare gli interpreti sulle corsie laterali: Ghiringhelli e Benedetti sono da valutare, in caso di defezioni pronti Cancellotti e Parodi. Sulla trequarti Schenetti non è al meglio ma dovrebbe comunque farcela. Bucchi con lo schieramento speculare a quello del Cittadella, il 4-3-1-2, con Maggio e Letizia sugli esterni e Armenteros al fianco di Coda davanti.

Naturalmente, come per tutti i playoff, in campo scenderà anche il Var a dare supporto ai direttori di gara.

Probabili formazioni:

Cittadella (4-3-1-2): Paleari, Ghiringhelli, Adorni, Frare, Benedetti, Proia, Iori, Branca, Schenetti, Moncini, Finotto. All. Venturato.

Benevento (4-3-1-2): Montipò, Maggio, Antei, Caldirola, Letizia, Tello, Viola, Bandinelli, Ricci, Coda, Armenteros. All. Bucchi.

Arbitro: Ghersini.

Assistenti: Scatragli-Pagnotta.

4° ufficiale: Dionisi.

Var: Di Paolo.

Avar: Rapuano.

Diffidati: Siega, Panico, Branca.

Squalificati:

Nella foto di Massimo Felicetti la gara di campionato disputata al Tombolato tra le due squadre.