Campione d’inverno porta fortuna, amarcord Colantuono

La prossima giornata dirà chi è il campione d’inverno del campionato 2017/18 della Serie B ConTe.it In lizza ci sono tre squadre, il Palermo impegnato in casa con la Salernitana, il Frosinone, di scena a Foggia, e il Bari in trasferta a Carpi. Mantova a parte, nella 2005/06, tutti i campioni d’inverno poi sono andati in A. E’ una delle curiosità segnalata da Football Data; ecco le altre sulla ventunesima giornata:

36 / 34 / 33 Volata a 3 – a 90’ dalla fine del girone di andata – per il titolo di campione d’inverno: il Palermo è in testa con 36 punti (riceverà la Salernitana), segue a 34 il Frosinone (che giocherà a Foggia), terzo il Bari con 33 (di scena a Carpi). Nella B a 22 squadre, ossia dal 2004/05 in avanti, chi è passato per primo sotto lo striscione di metà stagione, è sempre stato promosso in A a primavera, direttamente o per mezzo dei playoff, eccezion fatta per il Mantova 2005/06: 12 volte in 13 campionati.

25 Le panchine in rosanero per Stefano Colantuono, che torna da avversario al “Barbera” con la “sua” Salernitana: il bilancio, nei periodi luglio-novembre 2007 e marzo-agosto 2008 era stato di 8 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte.

2001/02 Nell’anticipo Parma-Spezia sfida tecnica inedita tra D’Aversa e Gallo, che sono stati compagni di squadra alla Ternana dal luglio 2001 al gennaio 2002, Serie B, per complessive 10 presenze tra Coppa Italia e campionato.

2 Alfredo Aglietti ed Eugenio Corini, di fronte in Virtus Entella-Novara, sono stati compagni di squadra nelle due formazioni veronesi: dal luglio 1998 al settembre 1999 all’Hellas Verona in B (34 presenze in comune per i due), dal gennaio al giugno 2000 – sempre in B – al Chievo Verona (6 presenze assieme con i clivensi).

 

Nella foto La Presse Stefano Colantuono

Salernitana, 23 calciatori per sfidare il Foggia

Al termine della seduta di rifinitura di questo pomeriggio il mister Stefano Colantuono ha diramato la lista dei convocati per la gara in programma col Foggia.

PORTIERI: Adamonis, Iliadis, Russo;

DIFENSORI: Bernardini, Mantovani, Perico, Popescu, Pucino, Schiavi, Vitale;

CENTROCAMPISTI: Kiyine, Ricci, Signorelli, Zito;

ATTACCANTI: Alex, Bocalon, Di Roberto, Gatto, Kadi, Rodriguez, Rosina, Rossi, Sprocati.

Salernitana, Colantuono è il nuovo allenatore

L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver raggiunto l’accordo con il Sig. Stefano Colantuono e di avergli affidato la guida tecnica della prima squadra.

Queste le prime parole del nuovo allenatore granata: “Rivolgo un doveroso ringraziamento alla Proprietà nelle persone di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma per avermi scelto. Non ho esitato un momento ad accettare e sono onorato di poter allenare in una piazza così calda e importante come Salerno. Sono molto felice per questa nuova avventura e non vedo l’ora di iniziare”.

Faranno parte dello staff tecnico di mister Colantuono l’allenatore in seconda Roberto Beni, il preparatore atletico Francesco Bertini e il preparatore dei portieri Mariano Coccia. Su richiesta del mister rimangono a disposizione dello staff tecnico Luigi Genovese, Cristoforo Filetti e Matteo Lombardo.

 

Salernitana, esonerato Bollini

La Salernitana ha reso noto di aver sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra Alberto Bollini. “Ringraziandolo per la professionalita’ profusa la societa’ augura al tecnico le migliori fortune professionali” recita una nota della societa’ campana. Temporaneamente la seduta di allenamento odierna sara’ diretta dall’allenatore della formazione Primavera Alberto Mariani.

 

Foto La Presse

Tra calcio e basket, la scelta di “Holly” Rossi

Il dubbio era tra un palleggio-arresto-tiro dalla lunetta e un dribbling sul limite dell’area di rigore. “Ma con questi piedi che mi ritrovo, forse vado meglio a canestro”, ride Alessandro Rossi (21 anni da compiere a gennaio) che ricorda ancora di quando la sua vita sportiva era a un bivio: basket o calcio. “In realtà da piccolo ho giocato anche a rugby che era lo sport che piaceva a mio padre”. Eppure oggi è uno degli attaccanti più promettenti che ci sono in Italia. “A calcio ho iniziato a giocare a 9-10 anni”. E addirittura nella stessa settimana ha sostenuto sia un provino con una squadra di pallacanestro (la “Tiber Basket”) che con la Lazio. “Poi ha prevalso la passione per il calcio e la mia voglia di diventare l’attaccante titolare della squadra per la quale faccio il tifo”.

Il basket, però, fa parte del dna di Sandro – così come lo chiamano tutti nella sua Viterbo – anche per merito di una mamma (Angela) che ha giocato in serie A e di un nonno (Settimio) che addirittura ha indossato la maglia della Nazionale. “Rappresentano per me due punti di riferimento unici. Anzi, rimpiango di non aver dedicato abbastanza tempo a mio nonno prima che ci lasciasse. Solo ora mi rendo conto che avrei dovuto mettere da parte le cavolate che si fanno da ragazzo per essere più presente nella sua vita”. Sì, perché la famiglia è un punto centrale della vita di Sandro.

Siamo in 7”. Come? “Mamma, papà, i miei due fratelli e…i due cani”. A proposito di famiglia, Elena Sofia è la sua sorella gemella, non solo dal punto di vista della data di nascita. “Abbiamo sempre fatto lo stesso sport: io giocavo a basket e lei giocava a basket con me, io giocavo a calcio e lei giocava a calcio con me. Praticamente abbiamo sempre fatto tutto insieme”.

Sono talmente legati che lei e sua mamma non si perdono quasi mai le partite di Sandro dal vivo. Ed erano sugli spalti dell’Arechi quando lui ha segnato la sua prima rete (e la sua prima doppietta) tra i professionisti. “Un’emozione unica. E alla fine della partita il mio primo pensiero è stato quello di condividere con loro il momento”. Uno dei due gol è stato definito alla “Holly e Benj”, una definizione davvero perfetta. “Da bambino ero appassionatissimo di quel cartone giapponese e quando sono partito per venire a Salerno mi sono portato dietro una statuetta di Holly con la speranza che portasse fortuna”. La conserva a casa perché gli ricorda Simone Inzaghi. “Ai tempi della Primavera della Lazio mi diceva che io ero come Holly”. Oggi è alla sua prima esperienza lontano da casa. “Praticamente qui sto imparando a fare tutto da solo, ma ho fatto questo scelta anche per mettermi alla prova. Era venuto il momento di crescere”.

Nella sua Viterbo torna raramente. Un po’ perché la famiglia lo va a trovare molto spesso e un po’ perché c’è Alice che lo aspetta a Bologna. “Ci siamo fidanzati un annetto fa ed è la mia forza. Mi aiuta nei momenti più difficili e siamo legatissimi”. Quelle con lei sono le uniche foto che ci sono in casa, piccoli ricordi nel suo piccolo mondo tutto nuovo. Immancabili i joystick della Play Station, qualche gioco da tavola e tanti libri. “Mi piace leggere. Qualche tempo fa ero affascinato dalla scrittura di Coehlo, mentre adesso mi sono appassionato molto ai gialli sia italiani che francesi”. In cucina prova a migliorare ogni giorno grazie alle lezioni telematiche di Alice, “quando mi metto ai fornelli la chiamo su FaceTime e lei mi dà i consigli giusti per preparare le varie ricette”.

E poi c’è la Salernitana, la sua nuova famiglia. “Mi hanno accolto alla grande. Tutti qui mi danno consigli e per me è una grande opportunità. Vengo dalla Primavera della Lazio e sono il più piccolo, avere tanti compagni come Rosina, Perico, Tuia e tutti i più anziani è un’occasione unica”. Anche perché nello spogliatoio si tira anche un po’ a canestro. “Quasi ogni giorno sono immancabili le sfide con Della Rocca”. Per non perdere le abitudini di una volta, per ricordare il nonno Settimio e tenere fede a quel dna che mamma Angela gli ha trasmesso con tanto amore.

Salernitana ed Ascoli non sfondano: all’Arechi è 0-0

Termina 0-0 la gara tra Salernitana e Ascoli, anticipo della ottava giornata della Serie B ConTe.it. Un punto che smuove poco la classifica delle due squadre, separate da una lunghezza con i campani a 9 e i marchigiani a 8. L’Ascoli può certamente recriminare per il rigore fallito nel primo tempo da Rosseti, concesso per una ingenuità di Zito. Ospiti vicini al gol anche con Addae sempre nella prima frazione. Ripresa giocata a viso aperto, con le due squadre a caccia della vittoria. Fioccano le occasioni, ma l’imprecisione al tiro degli attaccanti alla fine tiene il risultato bloccato sullo 0-0 fino alla fine.

Foto La Presse

Il Parma va avanti, la Salernitana rimonta: al Tardini è 2-2

Parma e Salernitana si dividono la posta nell’anticipo della settima giornata della Serie B ConTe.it. Al ‘Tardini’ finisce con un pirotecnico 2-2, con tanti rimpianti per la squadra di casa che dopo il primo tempo era in vantaggio di due reti. Nella ripresa, la rimonta dei campani. Il punto permette agli emiliani di D’Aversa, che chiudono addirittura in nove uomini, di salire a 10 punti ed agganciare la zona playoff, i granata di Bollini raggiungono quota 8. I ducali sbloccano il risultato al 17′: la firma del gol è di Di Cesare che batte di testa Radunovic per l’1-0. Strada in discesa per i padroni di casa che al 33′ raddoppiano: Scavone fa da torre sulla punizione di Scozzarella, Lucarelli può insaccare a porta vuota. Doppio vantaggio meritato per il Parma che nella ripresa di rende pericoloso con Calaiò ed Insigne, Radunovic è attento. La Salernitana però riesce a riaprirla: Zito serve Sprocati che con un gran tipo batte Frattali (56′). Le cose si complicano per il Parma, che resta in dieci per l’espulsione di Di Cesare: sanzionato l’intervento da ultimo uomo su Rodríguez e rosso diretto. Campani vicinissimi al pari con Bocalon, ma il gol è nell’aria: Iacoponi stende Rodríguez, è rosso per il difensore e rigore per gli ospiti. Vitale trasforma dal dischetto e firma il 2-2 a dieci minuti dal termine. L’assalto granata nel finale non porta frutti, il Parma resiste e il risultato non cambia più.

Nella foto La Presse il rigore di Vitale

Novara e Salerno contro i tabù Zaccheria e Tardini

Questi i precedenti e alcune statistiche della 7a giornata segnalati da Footballdata:

Parma-Salernitana. Sono 5 i precedenti ufficiali a Parma tra i padroni di casa e la Salernitana, ma il “Tardini” è uno stadio “maledetto” per i colori granata campani. La Salernitana, infatti, non vi ha mai vinto (4 pareggi ed 1 sconfitta) e non vi segna dal 23 gennaio 1955, con ultima rete firmata da Massagrande nell’1-1 in serie B, gara in cui il vantaggio crociato venne siglato da Cestmir Vyckpalek, lo zio di Zdenek Zeman.

Ascoli-Palermo. Il Palermo non ha una buona tradizione storica ad Ascoli, dove ha vinto 3 volte in 14 precedenti ufficiali, a fronte di 7 successi bianconeri e 4 pareggi. Tuttavia 2 delle 3 vittorie rosanero sono arrivate negli ultimi 4 match nelle Marche. Il Palermo, a conferma che questa tradizione “nera” sta invertendo il trend, segna ad Ascoli da 6 partite di fila, per un totale di 11 gol, striscia realizzativa record, con ultimo stop nello 0-0 di C-1, datato 25 ottobre 1998.

Avellino-Empoli. Sono 6 i precedenti ufficiali in Irpinia fra le due squadre, con bilancio di perfetta parità: 2 successi a testa e 2 pareggi. Una curiosità per gli scommettitori: tutte le gare hanno avuto segno “under”, ma si è segnato più di 2 gol, evento accaduto nei 2 pareggi, entrambi per 1-1, nella B 1988/89 e nella C-1 1994/95.

Brescia-Perugia. Il Brescia segna, nelle sfide casalinghe ufficiali contro il Perugia, da 11 gare consecutive, per un totale di 16 marcature. Ultimo stop della squadra lombarda in occasione dello 0-1 subito dai biancorossi umbri in serie B, in data 10 novembre 1974, rete di Vannini dopo 8’ di gioco. Se consideriamo le sole gare di Serie B, i padroni di casa non battono gli umbri dall’1-0 del 15 novembre 1981, firmato dalla rete decisiva di Dario Bonetti al 26’; poi 4 pareggi ed 1 successo biancorosso nei 5 confronti successivi.

Carpi-Pescara. Un successo per parte nei 2 precedenti ufficiali al “Cabassi” tra Carpi e Pescara. Nella B 2013/14 2-0 biancorosso, nella B 2014/15 2-1 abruzzese. Una delle 3 reti emiliane – quella nel match in cui il Carpi perse – è stata firmata da Sabbione, ancor oggi militante nel sodalizio di patron Bonacini.

Cittadella-Virtus Entella. Terzo match della storia al “Tombolato” tra Cittadella ed Entella, dove si registra un successo per parte. Liguri vittoriosi 1-0 nella B 2014/15 (rete di Botta), padroni di casa 2-1 nella B dell’anno scorso (Arrighini e Strizzolo per i veneti, pareggio provvisorio di Diaw per i biancocelesti).

Pro Vercelli-Cesena. Sono 3 i confronti al “Piola” tra Pro Vercelli e Cesena. Mai è uscito il pareggio, il bilancio è di 2 successi dei bianchi di casa ed 1 per i romagnoli. La Pro, nei 270’ presi in esame, ha sempre segnato, 4 reti totali. Il Cesena, invece, ha segnato solo in occasione del successo per 3-1 del dicembre 2012, con ultima rete bianconera firmata al 90’ di quella gara da Succi.

Spezia-Bari. Sono 12 i precedenti al “Picco” fra le due squadre e ben 11 di essi si sono disputati a livello di Serie B, appena 1 in coppa Italia, edizione 1988/89. Il Bari non vince al “Picco” dal 25 marzo 2007 – 2-1 in Serie B – (poi 4 successi liguri e 2 pareggi), e non segna da 371’, con ultimo gol biancorosso firmato da Caputo al 79’ di Spezia-Bari 3-2 dell’8 dicembre 2012, in B.

Ternana-Venezia. Sono 6 i confronti ufficiali a Terni tra le due squadre: netto è il vantaggio rossoverde, con 4 vittorie ad 1 ed 1 pareggio a completare il bilancio. Le sfide sono state ricchissime di gol, 14 umbri, 9 lagunari, un totale di 23 con media praticamente di quasi 4 ad incontro.

Foggia-Novara. Il Novara non ha mai vinto su 8 precedenti ufficiali a Foggia, 7 dei quali in Serie B. Non solo: a conferma della tradizione negativa per gli azzurri in Puglia, i piemontesi non segnano allo “Zaccheria” da 349’, ultima rete firmata Enzo al 11’ di Foggia-Novara 3-1 del 7 gennaio 1973, in B. In quella gara il provvisorio 1-1 fu firmato – per i rossoneri – da Gigi Delneri, odierno allenatore dell’Udinese.

Frosinone-Cremonese. Sono finora 2 i precedenti a Frosinone tra i padroni di casa e la Cremonese. Finora è sempre finita 1-0, con un successo per parte. Nella C-1 2004/05 hanno prevalso i giallazzurri di casa (De Cesare su rigore il marcatore decisivo, con penalty fallito dalla Cremonese al 90’, con Prisciandaro), nella I Divisione 2011/12 i grigiorossi con gol – allo scadere – di Bocalon.

 

Nella foto La Presse un duello tra Lucarelli e Fatic in una Parma-Salernitana 2008/2009