Il L.R.Vicenza omaggia Paolo Rossi con una vittoria

Il LR.Vicenza omaggia Paolo Rossi battendo il Pescara all’Adriatico-Cornacchia per 3 a 2. Forti emozioni prima e durante il match, i biancorossi effettuano il riscaldamento con la casacca numero 9 di Pablito e sulle maglie da gioco c’è l’immagine dell’eroe del Mondiale ’82. Gli spalti sono vuoti, ma i tifosi del Pescara, legati a quelli del Vicenza da un gemellaggio che resiste da 43 anni, posizionano due striscioni per gli amici veneti (uno in curva Nord e uno all’esterno dello stadio per Rossi). Minuto di raccoglimento in memoria del bomber, squadre in campo con il lutto al braccio (il Pescara ricorda anche il medico sociale Ernesto Sabatini, scomparso nei giorni scorsi) e il via alla gara. Botta e risposta nei primi minuti con il Delfino subito avanti con Memushaj, ma al 7′ Jallow salta Jaroszynski e serve un assist d’oro per Meggiorini che pareggia. Il match è vivace, i padroni di casa creano tre buone chance, però il Vicenza quando riparte è spietato e al 25′ Jallow fa 2-1. Nella ripresa il Pescara spinge alla ricerca del pari, ma è il Vicenza a fare male di nuovo con Dalmonte che dal limite dell’area trova le rete del 3-1.
Il risultato cambia dopo un solo minuto grazie a Galano che accorcia le distanze con un gran tiro da fuori area. Vani gli assalti finali dei biancazzurri con Perina che rischia sui tentativi di Crecco e Memushaj. Il Vicenza chiude in nove (espulsi Gori e Dalmonte), ma porta a casa tre punti preziosissimi.

Foto La Presse

Ascoli, Delio Rossi è il nuovo allenatore

L’Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. comunica che il nuovo allenatore della prima squadra è il Sig. Delio Rossi. Con il neo tecnico arrivano anche i collaboratori Fedele Limone e Domenico Botticella.

L’ex tecnico di Lazio e Fiorentina, tra le altre, prende il posto di Valerio Bertotto, esonerato dopo la sconfitta con il Venezia.

A seguito della nomina del nuovo allenatore, il Presidente Carlo Neri ha così dichiarato:

“Auguriamo le migliori fortune a Valerio Bertotto e diamo il benvenuto a Delio Rossi, un allenatore che, siamo certi, possa bene interpretare lo spirito dell’Ascoli. Invito tutti, Tifosi, giornalisti, addetti ai lavori e calciatori a stringersi al nuovo tecnico e alla Società per procedere tutti uniti in un percorso, finalizzato all’ottenimento di migliori risultati”.

Con Del Piero si completa la formazione storica della Serie B

E’ Alessandro Del Piero l’ultimo tassello della formazione storica della Serie B scelta dai tifosi che hanno votato sul profilo Instagram della Lega B. “Pinturicchio” supera Milito e Insigne, rispettivemente secondo e terzo, mentre al quarto posto c’è Paolo Rossi, seguito dal bomber all time della cadetteria Stefan Schwoch.

Adesso il roster è completo, manca solo l’allenatore: tra i pali Buffon, in difesa Oddo e Grosso sulle fasce mentre i centrali sono Baresi F. e Materazzi. A centrocampo il genio di Pirlo, la qualità di Nedved e il cuore di Gattuso. In attacco Batistuta, Vieri e Del Piero. Una rosa di questo tipo probabilmente sarebbe in grado di fare incetta di titoli per anni e anni.

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Gepostet von Lega B am Dienstag, 12. Mai 2020

Si chiude la top 11 storica della Serie B: chi sarà l’ultimo tassello?

Un roster da far invidia a chiunque quello della formazione storica della Serie B che oggi vede l’ultimo sondaggio per completare l’attacco.

Per eleggere il migliore basterà votare sul profilo Instagram della Lega B. I candidati? Anche oggi i nomi sono super: Alessandro Del Piero, uno che non ha bisogno di presentazioni e che la B l’ha vissuta al primo anno da professionista col Padova e poi l’ha vinta con la Juventus; a festeggiare la promozione anche Lorenzo Insigne, uno dei protagonisti della favola Pescara allenato da Zeman; poi un eroe, indiscusso, di Spagna 1982, Paolo o meglio “Pablito” Rossi; come non citare poi “il principe” Diego Milito, anche lui goleador in cadetteria; ma chi più di tutti ha segnato nella Serie B è Stefan Schwoch, il bomber all time della cadetteria.

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Gepostet von Lega B am Montag, 11. Mai 2020

Juve Stabia, dalla Lazio arriva Rossi

S.S. Juve Stabia rende noto di aver acquisito, a titolo temporaneo, il diritto a ricevere le prestazioni sportive del calciatore Alessandro Rossi, classe ’97, che arriva dalla S.S. Lazio con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto.
L’attaccante, cresciuto nel vivaio biancoceleste, ha siglato oltre 40 reti complessivamente nel campionato Primavera, esordendo in Serie A nella stagione 2016/17. Negli ultimi due campionati ha indossato in Serie B le maglie dell’U.S. Salernitana 1919 e del Venezia F.C.
Rossi, che vanta anche 4 presenze con la Nazionale U20, al momento della firma sul contratto che lo legherà alle Vespe, ha dichiarato: “Sono ufficialmente un calciatore della Juve Stabia e non aspetto altro che questa fantastica avventura abbia inizio”. Rossi si aggregherà alla squadra, in ritiro a Rivisondoli, agli ordini di mister Fabio Caserta.

Tra calcio e basket, la scelta di “Holly” Rossi

Il dubbio era tra un palleggio-arresto-tiro dalla lunetta e un dribbling sul limite dell’area di rigore. “Ma con questi piedi che mi ritrovo, forse vado meglio a canestro”, ride Alessandro Rossi (21 anni da compiere a gennaio) che ricorda ancora di quando la sua vita sportiva era a un bivio: basket o calcio. “In realtà da piccolo ho giocato anche a rugby che era lo sport che piaceva a mio padre”. Eppure oggi è uno degli attaccanti più promettenti che ci sono in Italia. “A calcio ho iniziato a giocare a 9-10 anni”. E addirittura nella stessa settimana ha sostenuto sia un provino con una squadra di pallacanestro (la “Tiber Basket”) che con la Lazio. “Poi ha prevalso la passione per il calcio e la mia voglia di diventare l’attaccante titolare della squadra per la quale faccio il tifo”.

Il basket, però, fa parte del dna di Sandro – così come lo chiamano tutti nella sua Viterbo – anche per merito di una mamma (Angela) che ha giocato in serie A e di un nonno (Settimio) che addirittura ha indossato la maglia della Nazionale. “Rappresentano per me due punti di riferimento unici. Anzi, rimpiango di non aver dedicato abbastanza tempo a mio nonno prima che ci lasciasse. Solo ora mi rendo conto che avrei dovuto mettere da parte le cavolate che si fanno da ragazzo per essere più presente nella sua vita”. Sì, perché la famiglia è un punto centrale della vita di Sandro.

Siamo in 7”. Come? “Mamma, papà, i miei due fratelli e…i due cani”. A proposito di famiglia, Elena Sofia è la sua sorella gemella, non solo dal punto di vista della data di nascita. “Abbiamo sempre fatto lo stesso sport: io giocavo a basket e lei giocava a basket con me, io giocavo a calcio e lei giocava a calcio con me. Praticamente abbiamo sempre fatto tutto insieme”.

Sono talmente legati che lei e sua mamma non si perdono quasi mai le partite di Sandro dal vivo. Ed erano sugli spalti dell’Arechi quando lui ha segnato la sua prima rete (e la sua prima doppietta) tra i professionisti. “Un’emozione unica. E alla fine della partita il mio primo pensiero è stato quello di condividere con loro il momento”. Uno dei due gol è stato definito alla “Holly e Benj”, una definizione davvero perfetta. “Da bambino ero appassionatissimo di quel cartone giapponese e quando sono partito per venire a Salerno mi sono portato dietro una statuetta di Holly con la speranza che portasse fortuna”. La conserva a casa perché gli ricorda Simone Inzaghi. “Ai tempi della Primavera della Lazio mi diceva che io ero come Holly”. Oggi è alla sua prima esperienza lontano da casa. “Praticamente qui sto imparando a fare tutto da solo, ma ho fatto questo scelta anche per mettermi alla prova. Era venuto il momento di crescere”.

Nella sua Viterbo torna raramente. Un po’ perché la famiglia lo va a trovare molto spesso e un po’ perché c’è Alice che lo aspetta a Bologna. “Ci siamo fidanzati un annetto fa ed è la mia forza. Mi aiuta nei momenti più difficili e siamo legatissimi”. Quelle con lei sono le uniche foto che ci sono in casa, piccoli ricordi nel suo piccolo mondo tutto nuovo. Immancabili i joystick della Play Station, qualche gioco da tavola e tanti libri. “Mi piace leggere. Qualche tempo fa ero affascinato dalla scrittura di Coehlo, mentre adesso mi sono appassionato molto ai gialli sia italiani che francesi”. In cucina prova a migliorare ogni giorno grazie alle lezioni telematiche di Alice, “quando mi metto ai fornelli la chiamo su FaceTime e lei mi dà i consigli giusti per preparare le varie ricette”.

E poi c’è la Salernitana, la sua nuova famiglia. “Mi hanno accolto alla grande. Tutti qui mi danno consigli e per me è una grande opportunità. Vengo dalla Primavera della Lazio e sono il più piccolo, avere tanti compagni come Rosina, Perico, Tuia e tutti i più anziani è un’occasione unica”. Anche perché nello spogliatoio si tira anche un po’ a canestro. “Quasi ogni giorno sono immancabili le sfide con Della Rocca”. Per non perdere le abitudini di una volta, per ricordare il nonno Settimio e tenere fede a quel dna che mamma Angela gli ha trasmesso con tanto amore.