Nesta-Inzaghi, amici contro

2 Per la seconda volta nella storia il Crotone potrebbe salire in Serie A dopo la promozione trionfale del 2015/16. Agli “squali” sarà sufficiente vincere a Livorno contro i toscani già scesi in Lega Pro e sperare che lo Spezia non faccia altrettanto a Cremona. Se i punti di vantaggio rimanessero 6 al termine di questa giornata, la promozione non sarebbe ufficiale, essendo finiti gli scontri diretti Crotone-Spezia con reciproco successo esterno per 2-1. In Livorno-Crotone sfida tecnica tra ex compagni di squadra nel Brescia – in serie B – nella seconda parte della stagione 1999/00, culminata con la promozione in A delle “rondinelle”, giocando assieme 16 partite di campionato: si parla di Antonio Filippini e Giovanni Stroppa.

1 Il Trapani per non dirsi condannato alla retrocessione deve accorciare sulla Juve Stabia, prima compagine ad occupare un posto play-out, oppure vincere sul Pescara: se i granata non vincessero e la distanza restasse –6 dalle vespe sarebbe Serie C a causa dello svantaggio sui gialloblu negli scontri diretti (1-2 in Sicilia, 2-2 al “Menti”). In caso di vittoria con il Pescara, i sicliani spererebbero ancora con il divario con gli abruzzesi che scenderebbe a –4 con 2 partite da giocare. Ipotesi discesa in C anche per il Cosenza, se perdesse in casa dal Pisa e contemporaneamente vincessero il Perugia a Chiavari, il Pescara a Trapani e la Juve Stabia a Venezia.

3 Terza sfida tecnica in Frosinone-Benevento tra Nesta e Inzaghi, con il primo finora sempre sconfitto dal collega nei 2 precedenti. I due, da calciatori, sono stati compagni di squadra con la maglia del Milan dal 2002/03 al 2011/12. Insieme hanno conquistato in rossonero 2 scudetti (2003/04 e 2010/11), 2 Champions League (2002/03 e 2006/07), 2 supercoppe europee (2003 e 2007), 1 Mondiale per Club (2007), 1 coppa Italia (2002/03) e 2 supercoppe di Lega (2004 e 2011). In queste 10 stagioni in rossonero Inzaghi ha totalizzato 272 presenze in match ufficiali con 116 gol, Nesta 326 gettoni e 10 reti. I due hanno condiviso anche tanti anni in azzurro: prima con l’Under 21 e poi con la Nazionale maggiore, con cui hanno vinto insieme il Mondiale 2006.

2 In due partite odierne amarcord da finali playoff di Serie B: Trapani-Pescara al “Provinciale” torna dopo 4 anni dal quel 9 giugno 2016, finalissima playoff per salire in Serie A, con i biancazzurri vittoriosi 2-0 nel match di andata; al ritorno fu 1-1 con i gol di Citro al 5’ e Verre al 57’. In Chievo-Cittadella confronto tecnico numero 7 tra Alfredo Aglietti e Roberto Venturato, con 3 successi per parte, senza pareggi finora. La sfida ricorda la finale playoff 2018/19, quando l’Hellas sempre di Verona e sempre di Aglietti fu promosso in Serie A vincendo al “Bentegodi” 3-0 il ritorno, dopo aver perso l’andata 0-2 al “Tombolato”.

 

Nella foto Getty Images Alessandro Nesta

Frosinone, la conferenza stampa di Nesta

Conferenza stampa del tecnico giallazzurro Alessandro Nesta prima della rifinitura mattutina in vista della partenza per Venezia.

Mister, siamo pronti per questo filotto di vittorie?

«Tutti pensiamo la stessa cosa. L’obiettivo è affrontare le partite per fare punti. Speriamo nei filotti… La squadra è pronta nonostante qualche problemino però ci siamo».

Domani saranno di fronte due squadre con questo  cammino: il Venezia ha fatto pochi punti in casa ed ha la più bassa media interna del campionato, appena 0,90 a partita e dall’altra parte il Frosinone che allo stesso tempo ha fatto pochi punti lontano da casa, con una media di 0.91 a partita. Pensa che la partita possa risolversi non tanto sul piano del gioco quanto sul piano degli episodi?

«Guardando le partite in B, tante vengono determinate da episodi. Pescara-Cosenza è stata una di queste: c’è stato un momento in cui la partita sarebbe potuta terminare con qualsiasi risultato, poi gli episodi hanno dato i punti al Pescara. Alcune squadre ad esempio sono più portate a fare punti fuori per caratteristiche di giocatori e del loro gioco però resto dell’idea che ogni partita è a sé».

Ci fa il punto sugli indisponibili?

«Brighenti ha avuto la febbre un giorno ma si è allenato e sta bene, Tabanelli anche ha avuto la febbre ma è tornato regolarmente in campo. Paganini si è fenato ancora e invece non ci sarà. Capuano si è operato, per questa gara è fuori».

Il Venezia ha un impianto di gioco ben definito, che tipo di prestazione servirà?

«Il Venezia sa giocare al calcio e prova sempre a giocare al calcio. I suoi giocatori sono addestrati a guardare dove l’avversario lascia spazi, è una caratteristica importante e loro sono bravi ad infilarsi in quegli spazi. Se il Venezia palleggia molto alla fine trova gli spazi quindi bisogna limitare il loro palleggio. Ma anche loro hanno dei punti deboli».

Detto della indisponibilità di Capuano, la soluzione è Krajnc. Ma nel prosieguo di stagione un cambio di modulo in difesa è impensabile per i motivi che ci ha più volte spiegato? Magari anche in funzione degli avversari?

«Magari sì, ma per 20’-30’ in una partita. Ma il modulo che abbiamo ora ci ha dato garanzie. Io ho fatto di tutto per giocare a quattro, alla fine se sbatti i denti non devi continuare a sbatterli».

In alcune conferenze passate ha detto che la squadra a volte è parsa frenetica, in altre più compassata. Si troverà una via di mezzo? Abbiamo tre centrocampisti centrali, oltre agli altri in ognanico, che ci portano a dire che il Frosinone ha il centrocampo migliore della serie B per qualità. Per far sviluppare il gioco che le piace ci vorrà molto tempo?

«La qualità c’è ma dipende anche da che tipo di qualità. Le nostre mezze ali hanno qualità di inserimento. Magari le nostre mezze ali potranno fare qualche gol in più o mettere in difficoltà le difese avversarie. Ma come caratteristiche non siamo proprio una squadra da palleggio».

L’impianto di squadra lei lo ha già definito nella sua mente. E se diciamo che il Frosinone si schiererà a Venezia come nella ripresa con l’Entella, ci andiamo vicino?

«Allora il cambio di Rohden fu in funzione di qualche problema che stavamo avendo sui duelli in mezzo al campo sotto il profilo della fisicità, Gori ci dava un peso maggiore. La formazione di domani? Non mi sbilancio».

Fino ad ora abbiamo visto solo 2 acquisti in campo. E Ardemagn che problemi hai?

«Nessun problema per lui. Ha giocato poco, è un po’ giù di condizione. Sta lavorando per arrivare ad una condizione accettabile. E’ normale, visto che sta facendo un lavoro diverso da quello che ha svolto ad Ascoli. Cosa che ad esempio non c’è stata per Tabanelli, che con Liverani svolgeva un lavoro simile al nostro. E’ anche un problema di adattamento del corpo al nuovo lavoro. Domani? Magari entra…».

A Venezia, su un campo più stretto, sarà possibile vedere attaccanti differenti da Ciano e Dionisi? Per sviluppare un gioco più verticale?

«Abbiamo tanti attaccanti, bisogna farli giocare ogni tanto. Davanti abbiamo giocatori di grande spessore. E fare scelte non è facile. Le scelte le faremo in base alla condizione dei singoli in questo momento e all’avversario, visto che ci siamo già misurati con loro».

Inzaghi sfida Nesta, Castori ricomincia da Pescara

La 17a giornata della Serie BKT metterà di fronte i due campioni del mondo Inzaghi e Nesta, avversari nel big match di questo turno con il Frosinone che testerà il suo stato di forma contro la capolista Benevento. Il Pordenone sarà in scena alla Dacia Arena contro l’Ascoli mentre per l’esordio di Castori sulla panchina del Trapani lo scenario è quello dell’Adriatico-Cornacchia, casa del Pescara. Altra gara che si preannuncia molto equilibrata è il derby veneto tra Cittadella e ChievoVerona, così come imprevedibile è il risultato di Perugia-Virtus Entella. Tramezzani cerca i primi punti in casa di un Crotone che, di contro, punta a tornare a una vittoria che manca da 5 giornate. In coda, scontro diretto tra Juve Stabia e Venezia, l’Empoli invece cerca il sorpasso alla Salernitana. Completa il quadro il Christmas match di BKT tra Pisa e Cosenza.

 

Sabato 20 dicembre ore 15

Cittadella-ChievoVerona

Al Tombolato i precedenti ufficiali sono 3: in bilancio 1 pareggio (0-0 nella B 2000/01) e 2 successi scaligeri (ultimo 1-0 nella Coppa Italia di Serie C 1993/94), con granata di casa mai a segno nei 270’ presi in considerazione.

Cittadella distratto dopo la pausa: 8 le reti subite dai granata dal 46’ al 60’ di gioco su 18 totali incassate, poco meno del 50%.

Chievo senza reti esterne da 352’; ultima firmata Esposito al 8’ del match pareggiato 1-1 a Cosenza lo scorso 26 ottobre, da cui si sommano i residui 82’ in Calabria e le intere gare a La Spezia (0-0), Frosinone (0-2) e Trapani (0-1).

Di contro, quella clivense è una delle due squadre cadette 2019/20 regine per punti guadagnati nelle riprese rispetto ai propri risultati del 45’: +6, come il Benevento.

Il ChievoVerona, con Pisa e Benevento, è una delle 3 cooperative del gol: 12 i marcatori per veneti, toscani e campani.

Probabili formazioni:

Cittadella (4-3-1-2): Paleari; Ghiringhelli, Adorni, Frare, Benedetti; Vita, Iori, Branca; D’Urso; Diaw, Rosafio. All. Venturato.

ChievoVerona (4-3-1-2): Semper; Dickmann, Vaisanen, Rigione, Cotali; Segre, Esposito, Di Noia; Vignato; Meggiorini, Rodriguez. All. Marcolini.

Arbitro: Illuzzi.

Diffidati:

Squalificati:

 

Crotone-Livorno

Allo Scida i precedenti ufficiali sono 7 con perfetta parità: 3 vittorie rossoblu (ultima 3-0 nella B 2015/16), 1 pareggio (ultimo 1-1 nella B 2018/19) e 3 successi amaranto (ultimo 2-1 nella B 2012/13). Crotone sempre a segno contro i toscani nelle ultime 6 gare disputate in terra calabra, 9 gol totali.

Livorno a secco da 312’ in campionato: ultima rete toscana firmata Mazzeo al 48’ di Livorno-Trapani 1-2 del 23 novembre scorso, poi si contano i residui 42’ di quella e le intere a Cremona (0-0) e La Spezia (0-2) e in casa contro il Benevento (0-2).

Livorno senza gol esterni da 488’: ultima rete firmata Marsura al 52’ dell’1-1 a Cosenza del 24 settembre cui si sommano i residui 38’ in Calabria e le intere gare a casa di Cittadella, Frosinone e Venezia (triplice 0-1), a Cremona (0-0) ed a La Spezia (0-2). Quella toscana è anche l’unica compagine cadetta 2019/20 senza vittorie esterne: l’ultimo successo fuori casa amaranto risale al 3-2 sull’Hellas Verona del 1 maggio scorso, poi 9 trasferte di cui 3 pareggiate e 6 perdute.

Probabili formazioni:

Crotone (3-5-2): Cordaz; Curado, Marrone, Gigliotti; Molina, Messias, Barberis, Crociata, Mazzotta; Vido, Simy. All. Stroppa.

Livorno (3-4-3): Zima; Bogdan, Boben, Gasbarro; Del Prato, Agazzi, Luci, Rocca; Marras, Mazzeo, Marsura. All. Tramezzani.

Arbitro: Minelli.

Diffidati:

Squalificati:

 

Empoli-Salernitana

Al Castellani i confronti ufficiali tra le due squadre sono 15: 11 le vittorie toscane (ultimo 2-0 nella B 2018/19), 1 pareggio (1-1 nella Serie C-1 1978/79) e 3 successi campani (ultimo 3-0 nella B 1999/00). L’Empoli ha vinto le ultime 7 sfide dirette disputate nel proprio stadio contro i granata.

Empoli scatenato nei primi 15’ di gioco: 6 le reti azzurre segnate dal 1’ al 15’ dopo 16 turni della Lega B 2019/20. I toscani sono invece fragili prima della pausa, con 7 reti subite dal 31’ al 45’ di gioco, inclusi recuperi.

Brignoli incassa gol da 10 giornate per un totale di 18 reti subite. Ultima gara vinta e senza subire reti il 3-0 casalingo sul Perugia del 28 settembre scorso.

Salernitana reduce da 5 sconfitte esterne consecutive: ultimo risultato utile granata lontano dall’Arechi datato 29 settembre scorso, 3-2 a Livorno.

Quella di Ventura è una delle due squadre finora in gol solo con titolari, come il Pisa.

Salernitana scatenata nei 15’ finali di gara, con 9 reti segnate dal 76’ al 90’ inclusi recuperi, primato della Serie BKT 2019/20 condiviso con il Benevento.

Probabili formazioni:

Empoli (3-4-1-2): Brignoli; Veseli, Nikolau, Maietta; Frattesi, Stulac, Dezi, Bandinelli; Laribi; La Gumina, Mancuso. All. Muzzi.

Salernitana (3-5-2): Micai; Karo, Migliorini, Pinto; Lombardi, Akpa Akpro, Dziczek, Kiyine, Cicerelli; Djuric, Gondo. All. Ventura.

Arbitro: Volpi.

Diffidati:

Squalificati:

 

Juve Stabia-Venezia

Al Menti si contano 2 precedenti ufficiali tra le due squadre: in bilancio 1 vittoria campana (2-1 nella Serie B 1951/52) e 1 pareggio (1-1 nella Serie C 1952/53).

Juve Stabia squadra più distratta nei 15’ finali di gioco con 10 reti subite dal 76’ al 90’ inclusi recuperi.

Il Venezia ha vinto una sola volta nelle ultime 8 giornate, con – in mezzo – 4 pareggi e 3 sconfitte; unico successo del periodo datato 9 novembre scorso, 1-0 in casa sul Livorno.

Probabili formazioni:

Juve Stabia (4-2-3-1): Russo; Vitiello, Fazio, Troest, Ricci; Addae, Di Gennaro; Canotto, Mallamo, Bifulco; Forte. All. Caserta.

Venezia (4-3-1-2): Lezzerini; Lakicevic, Modolo, Cremonesi, Ceccaroni; Suciu, Fiordilino, Vacca; Aramu; Di Mariano, Bocalon. All. Dionisi.

Arbitro: Maggioni.

Diffidati:

Squalificati:

 

Perugia-Virtus Entella

Nei 5 precedenti ufficiali in Umbria fra le due squadre, biancorossi imbattuti contro la Virtus Entella; bilancio – a loro favore – di 3 successi (ultimo 2-0 nella B 2017/18) e 2 pareggi (ambedue per 0-0, ultimo nella B 2016/17). Storica, a suo modo, la prima sfida assoluta al Curi, vinta 3-1 dai padroni di casa, nella finale di ritorno della Supercoppa di I Divisione Lega Pro, vinta dunque dagli umbri grazie alle reti di Insigne al 45’, provvisorio pareggio di Troiano al 48’, poi le reti vincenti di Filipe al 60’ ed Henty al 81’. L’ultima rete ligure al Curi è stata firmata da Sansovini al 25’ del match perduto 1-2 nella Serie B 2014/15, con biancocelesti a secco da 335’, sommando i residui 65’ di quella gara e le 3 intere finite 0-0 nella B 2015/16 e 2016/17 e 0-2 nella B 2017/18.

Perugia una delle 4 squadre cadette 2019/20 che segnano il maggior numero di reti con subentranti dopo 16 giornate: 4 le reti, come per Benevento, Frosinone ed Ascoli. Quella umbra è però la squadra più distratta nei primi 15’ di gioco con 6 reti subite, alla pari del Trapani.

Biancorossi a porta aperta da 10 partite di fila, per un totale di 16 gol al passivo ed ultimo match a porta inviolata l’1-0 interno sul Pisa del 4 ottobre scorso, in B.

All’opposto la Virtus Entella  che mantiene inviolata la propria porta da 320’: ultima rete subita firmata Dickmann al 40’ del match perso 1-2 a Verona dal Chievo lo scorso 25 novembre, a cui si sommano i residui 50’ del Bentegodi e le gare vinte per 2-0, in casa sulla Juve Stabia e sull’Empoli, intervallate da quella a Pisa.

Probabili formazioni:

Perugia (4-3-1-2): Vicario; Rosi, Falasco, Sgarbi, Di Chiara; Nicolussi Caviglia, Carraro, Balic; Buonaiuto; Iemmello, Falcinelli. All. Oddo.

Virtus Entella (4-3-1-2): Contini; Sala, Chiosa, Pellizzer, Coppolaro; Eramo, Paolucci, Settembrini; Schenetti; De Luca G., De Luca M. All. Boscaglia.

Arbitro: Camplone.

Diffidati:

Squalificati:

 

Ore 18

Benevento-Frosinone

Sono 13 i confronti ufficiali in Campania tra le due squadre: 8 le vittorie sannite (ultima 2-1 nella B 2016/17), 3 i pareggi (ultimo 1-1 nella I Divisione 2013/14) e 2 i successi ciociari (ultimo 2-0 nella Coppa Italia di Serie C 2004/05). Nell’ultimo match disputato al Vigorito, penultima giornata della B 2016/17, il Frosinone perse – di fatto – la promozione diretta in A, cadendo 1-2 e lasciando il passo all’Hellas Verona, che salì a +2 prima dei 90’ finali e in massima serie all’ultima giornata grazie alla miglior classifica avulsa.

Benevento scatenato nei 15’ finali di gara, con 9 reti segnate dal 76’ al 90’ inclusi recuperi, primato condiviso con la Salernitana.

Il Benevento, con Pisa e ChievoVerona, è una delle 3 cooperative del gol: 12 i marcatori per sanniti, toscani e veneti. Quella di Inzaghi è anche una delle due squadre cadette regine per punti guadagnati nelle riprese rispetto ai propri risultati del 45’: +6, come il ChievoVerona.

La compagine campana fa collezione di record: campione d’inverno con 3 turni di anticipo sulla fine del girone di andata, squadra che ha vinto più volte (11), che ha perso di meno (1), attacco-record con 27 reti segnate e difesa bunker (8 soli gol subiti), una delle 3 ancora imbattute in casa, come Pordenone e Frosinone.

Porta giallorossa blindata da 422’: ultima rete subita da Calò al 28’ di Juve Stabia-Benevento 1-1 del 9 novembre scorso, cui si sommano i residui 62’ del Menti e le intere gare contro Crotone (2-0 in casa), Venezia (2-0 esterno), Trapani (5-0 in casa) ed a Livorno (2-0).

Sanniti a porta chiusa da 458’ in casa: ultima rete firmata Sernicola al 82’ di Benevento-Virtus Entella 1-1 del 28 settembre scorso, da cui si contano i residui 8’ di quella gara e le intere seguenti, tutte vinte dai giallorossi, su Perugia (1-0), Cremonese, Empoli e Crotone (triplo 2-0) e Trapani (5-0).

Benevento e Frosinone sono due delle 4 squadre cadette 2019/20 che segnano il maggior numero di reti con subentranti dopo 16 giornate: 4 le reti, come per Perugia ed Ascoli.

Ciociari a porta chiusa, in campionato, da 270’ con ultima rete subita da Bidaoui al 90’ di Spezia-Frosinone 2-0 del 24 novembre scorso. Poi si contano i 3 match successivi, tutti vinti dai giallazzurri, contro Empoli (4-0 in casa), Juve Stabia e Pescara (doppio 2-0, il primo esterno, il secondo allo Stirpe).

Probabili formazioni:

Benevento (4-3-2-1): Montipò; Maggio, Antei, Caldirola, Letizia; Hetemaj, Schiattarella, Viola; Kragl, Sau; Coda. All. Inzaghi.

Frosinone (3-5-2): Bardi; Brighenti, Ariaudo, Capuano; Zampano, Gori, Maiello, Paganini, Beghetto; Ciano, Dionisi. All. Nesta.

Arbitro: Marinelli.

Diffidati:

Squalificati:

 

Domenica 22 dicembre ore 15

Pescara-Trapani

Sono 17 i confronti ufficiali in Abruzzo tra le due squadre: in bilancio 8 successi biancazzurri (ultimo 2-0 nella finale play-off di B 2015/16), 7 pareggi (ultimo 0-0 nella B 2014/15) e 2 vittorie siciliane (ultima 2-1 nella B 2015/16, regular season). Le due squadre, dunque, non si affrontano dalla finalissima playoff che sancì l’ultima – finora – promozione in serie A dei biancazzurri abruzzesi, che si imposero 2-0 con le reti di Benali al 47’ e Lapadula al 72’; il ritorno al Provinciale si chiuse sull’1-1.

Pescara squadra più prolifica nei primi 15’ della ripresa con 6 reti segnate dal 46’ al 60’.

Trapani squadra che ha finora subito il maggior numero di reti (30) e che sfida il secondo miglior attacco del torneo (Pescara, 26 reti segnate, meglio con 27 solo il Benevento).

Siciliani distratti nei primi 15’ di gioco con 6 reti subitedal 1’ al 15’ (come il Perugia), ma che si scatena prima della pausa, con 7 gol segnati dal 31’ al 45’ inclusi recuperi, nessuno meglio nel torneo cadetto.

Probabili formazioni:

Pescara (4-3-2-1): Kastrati; Ciofani, Drudi, Scognamiglio, Masciangelo; Memushaj, Palmiero, Busellato; Machin, Galano; Borrelli. All. Zauri.

Trapani (4-3-3): Carnesecchi; Strandberg, Scognamillo, Fornasier; Candela, Corapi, Taugourdeau, Moscati, Grillo; Biabiany, Pettinari. All. Castori.

Arbitro: Ayroldi.

Diffidati:

Squalificati:

 

Pisa-Cosenza

Sono 7 i confronti ufficiali tra le due squadre in Toscana: bilancio di 3 vittorie nerazzurre (ultima 3-0 nella B 1993/94), 3 pareggi (ultimo nella I Divisione Lega Pro 2010/11) e 1 successo calabrese (1-0 nella B 1992/93, con rete decisiva – su rigore – al 58’ di Gigi Marulla, cui oggi è intitolato lo stadio cosentino).

Il Pisa, con ChievoVerona e Benevento, è una delle 3 cooperative del gol: 12 i marcatori per toscani, veneti e sanniti.

Quella di D’Angelo è però la squadra cadetta che spreca il maggior numero di punti nelle riprese rispetto ai risultati del 45’: -7 il saldo nerazzurro.

Pisa una delle due squadre in gol solo con titolari, mai con subentranti dopo 16 giornate, come la Salernitana.

Probabili formazioni:

Pisa (4-3-1-2): Gori; Birindelli, Aya, Benedetti; Lisi; De Vitis, Gucher, Pinato; Minesso; Moscaredelli, Fabbro. All. D’Angelo.

Cosenza (3-4-2-1): Perina; Capela, Monaco, Legittimo; Corsi, Bruccini, Sciaudone, D’Orazio; Machach; Riviere, Baez. All. Braglia.

Arbitro: Prontera.

Diffidati:

Squalificati:

 

Ore 21

Pordenone-Ascoli

Primo confronto ufficiale tra le due squadre in terra friulana.

Pordenone imbattuto in 7 delle ultime 8 giornate: unico scivolone a Pisa, 0-2, lo scorso 2 dicembre; nel mezzo 5 vittorie e 2 pareggi per i friulani.

I neroverdi sono però imbattuti in casa, come Benevento e Frosinone. In campionato i friulani non perdono dall’1-2 subito dal Rimini in C il 26 gennaio 2019.

Ascoli a segno da 9 gare di fila, con 13 reti totali ed ultimo stop in Chievo-Ascoli 2-0 lo scorso 20 ottobre.

Quella di Zanetti è una delle 4 squadre cadette 2019/20 che segnano il maggior numero di reti con subentranti dopo 16 giornate: 4 le reti, come per Benevento, Frosinone e Perugia.

Probabili formazioni:

Pordenone (4-3-1-2): Di Gregorio; Vogliacco, Barison, Bassoli, De Agostini; Misuraca, Burrai, Pobega; Gavazzi; Strizzolo, Candellone. All. Tesser.

Ascoli (4-3-1-2): Leali; Padoin, Gravillon, Brosco, D’Elia; Gerbo, Troiano, Cavion; Ninkovic; Scamacca, Ardemagni. All. Zanetti.

Arbitro: Sozza.

Diffidati:

Squalificati:

Precedenti segnalati da Football Data.

Foto Getty Images.

Frosinone, i convocati per la gara con il Pescara

Sono 24 i giallazzurri convocati da mister Nesta per Frosinone-Pescara, gara in programma domani alle 15:00 allo stadio ‘Benito Stirpe’. Di seguito l’elenco completo:

Portieri

Bardi, Bastianello, Iacobucci.

Difensori

Ariaudo, Beghetto, Brighenti, Capuano, Eguelfi, Krainc, Salvi, Szyminski, Zampano.

Centrocampisti

Gori, Haas, Maiello, Paganini, Tribuzzi, Vitale.

Attaccanti

Oddo-Nesta è una sfida “Mondiale”, Ventura ritrova il ChievoVerona

Sarà una giornata particolare la quinta della Serie BKT per Massimo Oddo e Alessandro Nesta, rivali in Perugia-Frosinone. I due si ritroveranno da avversari per la seconda volta in carriera da allenatori dopo l’esperienza dello scorso anno. Oltre ad Oddo e Nesta, tra i campioni del mondo del 2006 c’è anche Pippo Inzaghi che ritroverà Tesser, l’allenatore del Novara, squadra contro cui chiuse la carriera da calciatore, neanche a dirlo, realizzando un gol. Ecco le altre curiosità sul prossimo turno segnalate da Football Data:

1 Tra Massimo Oddo ed Alessandro Nesta un solo precedente tecnico ufficiale, con il Crotone di Oddo battuto 1-2 al Curi dal Perugia di Nesta nella B 2018/19. E’ una sfida “Mondiale”:  i due fecero parte della spedizione azzurra a Germania 2006, CT Lippi, che si laureò per la quarta volta campione del Mondo.

2012 Filippo Inzaghi ha chiuso la sua carriera da calciatore il 13 maggio 2012, segnando un gol in Milan-Novara 2-1 di serie A, nel giorno della sua 300° presenza ufficiale in rossonero; allenatore dei piemontesi era Attilio Tesser, stasera suo avversario sulla panchina dei neroverdi friulani.

284 Empoli senza gol a Pisa da 284’; ultimo firmato da Aschettino al 76’ di Pisa-Empoli 1-1, serie C, 18 febbraio 1979; da allora si contano i residui 14’ di quella gara e le 3 intere successive, 2-0 nerazzurro nella B 1984/85 e 2008/09 e 0-0 nella A 1987/88).

4 Giampiero Ventura ritrova da ex il Chievo che ha allenato l’anno scorso tra ottobre e novembre 2018 in serie A, con bilancio di 1 pareggio e 3 sconfitte in appena 4 panchine, prima di dare le dimissioni dopo Chievo-Bologna 2-2.

Buon Compleanno Frosinone!

Giornata di festa per il Frosinone che oggi festeggia 91 anni. Ad una società gloriosa e dalla grande tradizione sportiva vanno gli auguri del presidente Balata e di tutta la Lega B: auguri Frosinone.

Intanto però i giallazzurri si allenano al ‘Benito Stirpe’, quindi la conferenza stampa della vigilia anticipa la classica rifinitura del pomeriggio. Ecco le parole di Nesta:

Mister Nesta, che importanza dà alle prossime tre partite? Le considera già un trittico verità?

“Visto che ne abbiamo sbagliate due su tre, credo che le prossime gare siano molto importanti. Vedremo, di sicuro ci saranno di fronte a noi tre squadre forti. In casa abbiamo fatto molto bene, fuori casa sicuramente peggio anche se a Chiavari ci è mancata la cattiveria per chiuderla. Sappiamo tutti l’importanza che hanno queste tre gare per noi”.

Domani non si farà problemi nelle scelte, opterà quindi per la miglior formazione. Per poi fare un turn-over a Perugia e in vista della terza partita considerare chi sta meglio?

“I parametri per decidere la formazione sono tanti: l’avversario, il momento di forma di un giocatore, il momento mentale. E poi bisogna distribuire le forze in gare così ravvicinate ed avere la squadra più brillante possibile in queste partite che si presenteranno a breve. Ma le scelte le faremo senza problemi”.

Rientra Brighenti dopo la squalifica, Capuano però a Chiavari è stato tra i migliori con Haas.

“Capuano ha fatto molto bene, è un ragazzo serio che ha saputo stare fuori perché c’è tanta concorrenza. Ha attaccato subito la spina appena è stato chiamato in campo. Brighenti torna ma abbiamo tre partite e bisogna valutare tutte le caratteristiche dei nostri giocatori contro le caratteristiche degli avversari. Sapere che Capuano ha risposto in quel modo mi fa molto piacere”.

Si è detto che la squadra si deve calare nella mentalità? Non è un controsenso vista la grande esperienza che c’è nel parco giocatori di questo Frosinone?

“Non credo che la sola esperienza possa bastare. Invece credo che le motivazioni abbiano un ruolo importantissimo. L’obiettivo del nostro staff e della città e di far riacquistare la fiducia ai ragazzi dopo la retrocessione e dopo un anno difficilissimo nel quale tanti giocatori hanno avuto problemi e si sono demoralizzati. E ognuno di noi deve prendersi la responsabilità di ciò che fa. Abbiamo visto finora squadre neopromosse che vincono. Magari avranno anche giocatori meno dotati tecnicamente ma vanno a duemila all’ora. Perché hanno raggiunto un obiettivo importante, accarezzato fino a qualche mese prima. Il primo giorno che sono arrivato qui a Frosinone ho parlato del Crotone: gli allenatori sono miei amici, lo scorso anno ho vissuto il loro percorso ed ho riscontrato quanto ho detto. Tornando a noi, comunque la partita di Chiavari non la digerisco ancora. E non la voglio digerire. L’obiettivo principale per me e per il mio staff è questo: creare entusiasmo e far sentire i giocatori forti. Una volta che si riaccende la fiamma in ognuno di loro, credo che la squadra possa far bene”.

Tre partite, 2 gol fatti e 5 subìti. Il problema della difesa è di assetto, di apprendimento delle dinamiche nuove, di scelte degli uomini?

“Io il problema dei gol incassati li distribuisco su tutta la squadra. E poi credo che nel momento di massimo sforzo, se non trovi gol tuti perdono sicurezza e tendono a calare. Sottolineo che nel momento di massimo sforzo, dobbiamo fare qualcosa in più anche davanti. Quando dai gas in quei 15’-20’, devi necessariamente fare qualcosa. Poi è chiaro che io difensori debbono fare meglio ed avere maggiore attenzione”.

Come è andata la settimana di lavoro?

“Se avessimo vinto a Chiavari sarebbe andata meglio. La nostra vita è condizionata dai risultati”.

A Chiavari i tre del centrocampo menavano come fabbri, noi abbiamo tre giocatori bravi che non fanno falli là in mezzo…

“Paganini credo che non si risparmi in tal senso. Contro l’Ascoli ci siamo fatti rispettare. Maiello li ha ribaltati, come tutti gli altri. Poi vai a Chiavari e se non metti la stessa cattiveria perdi e ti menano”.

Venezia, Perugia e Cosenza: che dice di queste tre partite?

“Tutte e tre difficili, non posso dire nulla”.

Oggi ricorre il 91 anniversario della data di affiliazione del Frosinone alla Figc. Ha un messaggio da rivolgere ai tifosi del Frosinone?

“Ogni anno si scrive un pezzo di storia. Questi 91 anni sono stati vissuti tra alti e bassi. Quello che ha fatto la gente qui a Frosinone, sottoscrivendo l’abbonamento è qualcosa di importante. Qui nessuno ci ha detto nulla dopo due sconfitte brutte. L’impegno della gente qui mi piace e speriamo anche noi di scrivere un altro pezzo di quella Storia”.

Fonte: ufficio stampa Frosinone Calcio.

Presentato Alessandro Nesta a Frosinone

E’ il giorno di Alessandro Nesta. Sala conferenze dello stadio Comunale ‘Benito Stirpe’ sold-out. Come si conviene ad una ‘prima’. Ma il particolare che Nesta nella sua carriera da calciatore abbia vinto tutto – dalla Coppa Baby fino alla Coppa Intercontinentale passando per Coppa del Mondo, scudetti e Champions a go-go – riveste pur sempre un appeal particolare.

A fare gli onori di casa, prima che Nesta entri sulla scena, è il Responsabile Area Tecnica, Ernesto Salvini. Alla sua sinistra il suo collaboratore Alessandro Frara.

«Voglio fare una piccola introduzione – ha esordito Salvini -. Credo che sia corretto soprattutto per rispetto dell’azienda-Frosinone e del Presidente che ha stabilito determinati ruoli e l’organigramma un po’ particolare. Però proviamo anche a porci una domanda: quante volte il Frosinone ha dato il via a delle iniziative e particolarità che poi fanno fatica ad andare oltre il casello autostradale, mentre quando qualcuno più importante di noi le va a replicare allora hanno una casa di risonanza diversa».

Il ragionamento di Salvini è articolato, parte da lontano per spiegare anche certi ruoli nel Frosinone che ancora non sono stati metabolizzato dall’esterno: «Capisco che siamo tutti abituati ad avere la figura del direttore sportivo all’interno di un Club di calcio. Io il d.s. l’ho fatto in Interregionale nel 1988-’89 ed ho svolto quel ruolo per parecchie stagioni. Le Società dell’epoca erano molto diverse rispetto ad oggi: c’era un presidente, un Direttore Sportivo e un Segretario. Ed era normale che la figura del ds accentrasse tutto ciò che ruotava attorno al mondo di un Club di calcio. Il Presidente in sostanza era il soggetto che firmava gli assegni, probabilmente nemmeno conosceva tutti i calciatori. Oggi il calcio si è evoluto. Anche se le regole vigenti non danno il segno del cambiamento che c’è stato. Attualmente con l’attestato di d.s. si va ad identificare ogni figura presente in una Società. Ma in un Club sono tante le figure che hanno bisogno di essere prima di tutto dei Direttori Sportivi per diventare contrattizzati. Dal Responsabile di Marketing al Responsabile del Merchandising fino al team manager passando per il Segretario, il Responsabile del Settore Giovanile e tante altre ancora. Nel Frosinone ci siamo modernizzati e nella fattispecie anche per un motivo particolare. Quando da Responsabile del Settore Giovanile passai a Direttore Generale, la prima cosa che il presidente Stirpe mi disse con grande delicatezza fu la seguente: quest’anno un po’ di responsabilità te le tolgo per tutelarti. E scelsi un ruolo a metà tra la figura del Direttore e Responsabile delle Risorse umane».

Ecco quindi l’organigramma di vertice dell’Area Tecnica. Senza più dubbi o fraintendimenti: «Questo tipo di operazione è stata fatta anche con Alessandro Frara, che per mio conto ha tutte le carte in regola per diventare un ottimo direttore sportivo. Ha le caratteristiche per ‘sopravvivere’ a me, lui è molto legato al Frosinone. Però è chiaro che come prima stagione sarebbe stato complicato affidargli un ruolo di prima linea. In tanti Club le strategie si decidono in 3-4 persone, ognuno con le proprie specializzazioni, ognuno che mette a disposizione dell’Azienda la propria esperienza. Esattamente è il modo in cui ragiona il Frosinone da otto anni a questa parte. Poi le cose si possono fare bene o meno bene. Nel calcio non si può parlare mai di infallibilità. L’organigramma del Frosinone, ricapitolando, prevede tre figure: la mia come Responsabile dell’Area Tecnica, quella di Alessandro Frara in qualità di collaboratore con delega alla prima squadra e di Emanuele Fanì come collaboratore con delega al Settore Giovanile. Io in sostanza sovrintendo questi due settori, anche per una certa esperienza ed anzianità nel Frosinone che ho acquisito. La prossima sarà la mia 13.a stagione in giallazzurro, spero anche fortunata».

Salvini ha  quindi ribadito un concetto in riferimento a boatos degli ultimi giorni: «Prendendo spunto dal comunicato del Frosinone di domenica scorsa, saranno i legali del Frosinone e il presidente Stirpe a dare tutte le spiegazioni del caso qualora lo ritengano opportuno».

E’ quindi la volta delle domande dei cronisti a Salvini.

Cosa vi ha spinto a scegliere Alessandro Nesta.

«La prima cosa che ci ha portato a lui è stata quella di non andare a fare cose scontate. Il Frosinone aveva optato per un tecnico emergente, è nel mio dna cercare queste soluzioni. Ma se c’è una cosa che mi riesce bene è avere l’intuizione giusta nell’affidare i compiti e sono sicuro che sarà così anche con Alessandro Nesta. Nel Frosinone degli ultimi sei anni molti, nei diversi ruoli nel Frosinone, sono stati assunti da me. C’era questa volontà di aprire un ciclo con un tecnico giovane che aveva dato dimostrazione di unire qualità a capacità di ottenere risultati. C’è stato un problema burocratico (Caserta, ndr) ed abbiamo iniziato questo ‘casting’ come lo chiamate voi: il primo aveva caratteristiche un po’ diverse per il tipo di esperienze, quindi ci sono stati due nomi di allenatori che rispondevano alle caratteristiche più vicine alle nostre. Gente capace, gente che ha tanta voglia e gente che sarebbe venuta a Frosinone per considerarlo un trampolino di lancio. Le qualità umane e tecniche degli allenatori che abbiamo contattato sono di primissimo livello, lo voglio sottolineare. La scelta è caduta su Alessandro perché ci dà le maggiori garanzie ed è quella che ha unito tutti i punti. Il biennale senza condizioni è un punto di partenza importante: ci pare il tecnico e lo staff giusto per aprire un ciclo importante per dare nuova linfa ad una rosa che, tranne alcune situazioni, rimarrà l’ossatura del prossimo Frosinone».

Il 30 giugno termina l’accordo con Capozucca. Con chi ci dovremo relazionare dal 1 luglio?

«Se dal 30 giugno le stagioni terminano, decadono anche i contratti. Stefano credo sia indirizzato verso una piazza importante e io glielo auguro. Ma per evitare che siate condizionati dal mio modo di vivere questo mondo della Comunicazione, cercheremo di trovare il modo di restare sempre informati. Saranno giorni pesanti ma rispettiamo il vostro lavoro».

Fonte testo e foto: www.frosinonecalcio.com

Nesta nuovo allenatore del Frosinone

E’ Alessandro Nesta, 43 anni, ex difensore di Lazio e Milan, il nuovo allenatore del Frosinone. Romano di Cinecittà, laziale e di famiglia laziale. Con il calcio nel dna. La dirigenza giallazzurra lo ha seguito a lungo e con grande attenzione.  Ed ha scelto lui per un programma di rilancio. Il nome di Nesta, calcisticamente parlando, è legato a doppio filo con i biancocelesti della Capitale. Ed anche con l’ultima Coppa del Mondo conquistata dagli azzurri. In maglia azzurra il palmares per lui parla anche di un argento agli Europei del 2000 e l’oro con l’Under 21 in Spagna. Ha preso parte a 3 campionati d’Europa e 3 del Mondo. Regola del tre consolidata perché per tre volte è stato inserito nella classifica dei primi 50 calciatori al mondo. E nel 2000 – stagione del secondo scudetto della Lazio – arrivò quinto.

Curiosità di quelle che a Roma contano, venne scoperto da un romanista: Francesco Rocca. La famiglia laziale mai e poi mai avrebbe accettato di vederlo con la maglia dei cugini. Quindi la Lazio. Allevato da quel cacciatore di campioni che era Volfango Patarca.  Ha esordito in serie A nel marzo del 1994 sotto l’ala di Dino Zoff ma è dalla stagione successiva che prende posto fisso in prima squadra. Campione d’Italia Primavera, poi si fregia, sempre da calciatore, di tutti i trofei dell’epoca-Cragnotti nella Lazio. Dopo 9 stagioni approda al Milan, a Roma scoppia il pandemonio. Lui in maglia rossonera continua a vincere: due Champions in epoche differenti col Diavolo, una Supercoppa del Mondo, uno scudetto. Negli anni da calciatore emerge il carattere di Alessandro Nesta: un ragazzo lontano dai proclami facili, testa bassa e pedalare ed anche il coraggio di saperci mettere sempre la faccia nei momenti complicati. Chiude la carriera in Italia a 36 anni con un record: è il calciatore romano più vincente di sempre e tra i 125 migliori giocatori viventi al mondo. Poi le esperienze in Canada e in India prima del ritiro dell’attività agonistica. A testa alta anche il ritiro definitivo dall’attività agonistica: il 19 ottobre 2013 gioca la sua ultima partita di calcio, Montreal Impact-Philadelphia Union vinto 2-1. Si fa male a tempo quasi scaduto ma esce dal campo sulle sue gambe, rifiutando la barella. A Montreal impazziscono per lui, forse quanto i tifosi della Lazio che pure lo fischiarono quando tornò a Roma col Milan.

Da allenatore ha poi iniziato da consulente nell’Impact e poi il passaggio negli Usa, nel campionato americano Nasl. Dove vince col Miami – squadra di proprietà di Paolo Maldini – al primo anno ed uscendo ai rigori ai playoff nella stagione successiva. Lascia la squadra statunitense il 18 novembre 2107. Ed a chi gli chiede quale squadra tra Lazio e Milan avrebbe voluto allenare, rispose: «Non ci casco, spero di allenarle entrambe». Quindi la chiamata al Perugia nella stagione 2017-’18 al posto di Breda il 14 maggio 2018, la conquista dei playoff e l’eliminazione al primo turno. A seguire la stagione appena conclusa, quando i grifoni – giunti noni ma rientrati negli spareggi per il caso-Palermo – vennero eliminati dal Verona. Ed ora per lui il Frosinone.

Perugia ufficializza l’addio a Nesta

Le strade del Perugia e di Alessandro Nesta si dividono. Dopo la sconfitta ai supplementari nei quarti dei play-off promozione, il club umbro ha reso noto che l’ex difensore di Lazio e Milan, campione del mondo nel 2006 con la Nazionale di Marcello Lippi, “non sara’ il responsabile tecnico della prima squadra per la prossima stagione sportiva. Il club desidera ringraziare Alessandro Nesta e il suo staff per l’impegno e la professionalita’ profusi in questo anno augurando loro le migliori fortune per il prosieguo della carriera”.