Prossima stagione, si inizia il 26 settembre

Assemblea di Lega Serie B collegata in videoconferenza, tutte le società presenti. Stabilite le date di inizio e fine della prossima stagione sportiva su cui il presidente Balata è intervenuto rappresentando tutte le riflessioni in corso in Federazione in materia di adempimenti per la ripartenza dei campionati. Le date individuate vedono il via alle competizioni il 26 settembre e la conclusione venerdì 7 maggio in modo da permettere lo svolgimento della fase post season nel rispetto dell’inizio degli Europei. Gli altri criteri stabiliti dall’Assemblea sono di previsione di sosta nel periodo nazionali con un ovvio e conseguente incremento delle gare infrasettimanali, le cui date saranno comunicate in un secondo momento.

Sempre all’unanimità l’Assemblea ha stabilito di disputare le gare dei playoff e playout della stagione sportiva in corso, 2019/2020, tutte alle ore 21 seguendo le date già individuate nel CU 130 del 12 giugno 2020.

Capitolo Primavera 2. La Lega Serie B porterà al tavolo del Consiglio federale del 4 agosto la richiesta di chiusura della stagione attuale e il mantenimento di quanto già stabilito dal regolamento relativamente alle tre promozioni e alle tre retrocessioni dalla Primavera 1.

Var. La situazione di crisi determinata dal Covid-19 e le conseguenti problematiche logistiche nella ripresa della stagione hanno determinato l’impossibilità di portare avanti, in questi mesi, il training arbitrale attraverso amichevoli e gare off-line. E’ stato dunque stabilito che la formazione della classe arbitrale proseguirà nella prossima stagione, rimanendo fermo l’utilizzo dello strumento tecnologico nelle gare di playoff e playout 2019/20.

L’Assemblea ha evidenziato le problematiche conseguenti ai mancati pagamenti di alcune società del contributo promozione, che sta causando gravi pregiudizi economici alle società della Lega B, e chiesto alla Federazione di farsi parte attiva affinché venga onorato il rispetto delle regole.

In conclusione il presidente Balata ha dato il benvenuto alle nuove squadre che parteciperanno al prossimo campionato di Serie BKT 2020/2021.

Il Benevento alza le Ali della Vittoria

Non poteva che essere la meravigliosa cornice del Teatro Romano a celebrare la cavalcata del Benevento e a fare da scenario alla consegna da parte del presidente della Lega B Mauro Balata della coppa Ali della Vittoria, il trofeo per la vincitrice del campionato della Serie BKT. Sul palco il sindaco Clemente Mastella, il padrone di casa, che ha ringraziato tutti, definendo il Benevento una via lattea che ha tracciato un traguardo, quello della Serie A. Sul palco anche Giada Lepore che ha preso la scena social durante il lockdown cantando dal balcone di casa sua e strappando milioni di contatti. Non ha voluto mancare nemmeno Lucia Salmaso managing director Europe della Serie BKT, che in un  videomessaggio ha lodato la coesione e lo spirito di squadra del Benevento, quegli stessi valori che la categoria vuole portare avanti stagione dopo stagione, assicurando poi il proprio appoggio alla ‘meravigliosa famiglia della Lega B’.

Il presidente della Federazione Gabriele Gravina ha ricordato come il calcio italiano abbia dimostrato la voglia di ripartenza grazie anche alla tenacia della sua governance ‘ci sono qui Balata e Sibilia con cui ci siamo confrontati continuamente in questi mesi per superare il problema’. Gravina ha anche ricordato l’arrivo per la prima volta della Nazionale al Vigorito: ‘Era dovuta, per la grande lungimiranza della dirigenza di questa città e di Oreste Vigorito, presidente vicino al calcio e con grandi capacità umane’.

Proprio il vicepresidente Figc Cosimo Sibilia ha ricordato come il lavoro fatto con Gravina, Balata ma con tutto il Consiglio federale ha permesso che il risultato fosse determinato dal rettangolo di gioco: ‘Uno spettacolo come il calcio senza pubblico è uno spettacolo mutilato, ma il primo obiettivo è quello di ripartire tutti, calcio di base e di vertice, in totale sicurezza’.

Molto toccante il momento dedicato all’imprenditore di questa impresa, Oreste Vigorito che ha visto scorrere le immagini della storia della sua presidenza dietro le note di Nuovo Cinema Paradiso del maestro Ennio Morricone, suonata dall’orchestra filarmonica di Benevento che ha accompagnato tutta la serata: ‘Le mie istantanee di questa stagione sono le lacrime, le gioie e gli abbracci della mia squadra. Le istituzioni calcistiche ci hanno aiutato e hanno permesso che questo sogno non svanisse all’alba, gente che lavora e non si vede e senza la quale non avremmo potuto raccontare questa favola. E un ricordo agli assenti a quei tifosi che hanno affiancato questa squadra e l’hanno spinta e che meriterebbero di essere qua. Ai vecchi nocchieri come Gravina, ai galantuomini come Balata e a persone come Sibilia che ha fatto del calcio una ragione di vita, dico un Grazie con la G maiuscola. Quando il mare va in tempesta servono i marinai, che si inzuppano gli abiti di acqua salata ma non perdono la rotta’.

Dopo l’inno di Mameli, che ha celebrato il Campionato degli italiani, è arrivato sul palco Mauro Balata che ha ricordato il grande senso di responsabilità dei vertici del calcio e di tutta la Lega ‘nel porci in rapporto con le istituzioni con un dialogo costruttivo, costante e quotidiano e creare le condizioni affinché le società raggiungessero il traguardo in campo, grazie al merito sportivo. Un livello tecnico, quello del Benevento, che ha impreziosito tutta la Serie BKT, visitando la squadra alcuni mesi fa mi hanno trasmesso grande unione. Il Benevento rappresenta tutti quei valori che noi cerchiamo costantemente di promuovere, la capacità di raggiungere gli obiettivi in simbiosi con il territorio, tutti insieme’.

Gran finale con i presidenti Balata e Vigorito che alzano la coppa consegnandola a capitan Christian Maggio sulle note di We Are the Champions, suonata dall’orchestra filarmonica di Benevento che ha accompagnato tutta la serata.

 

Foto Mario Taddeo

B Magazine, la top 11 di sempre scelta dai tifosi

Un B-envenuto alle tre neo promosse dalla Serie C e un B-uona fortuna al Benevento che per la seconda volta nella sua storia sale in Serie A TIM. Questo e tanto altre nel B Magazine di luglio on line cliccando QUI come sempre consultabile e scaricabile gratuitamente.

Monza, Reggina e Vicenza raccontano attraverso la voce dei loro capitani e dei loro manager, la meravigliosa stagione che li ha portati alla Serie BKT. A fare lo stesso, ma per il Benevento che ha riacciuffato, la Serie A, è il presidente Oreste Vigorito. Poi interviste al bomber del momento, Simy Nwankwo del Crotone, e Davide Diaw del Cittadella. Servizio sulla Top 11 di sempre della Serie B scelta dai tifosi attraverso il sondaggio su Instagram. Quindi quella volta che in Serie B la Juventus condannò l’Arezzo di Conte e Sarri alla Serie C e, per la rubrica B-Woman, Jessica Tozzi. Infine Giochiamo in casa l’iniziativa della Lega B che riporta il tifoso in primo piano anche in epoca di lockdown e, inoltre, #BeStartTogether, la ripartenza come segnale di inclusione.

 

#BeStartTogether: la ripartenza come segnale di inclusione

Ripartire attraverso lo sport è segno di speranza, di gioia e di ritorno alla normalità. Non solo per i professionisti, per i tifosi, ma per tutti. Per questo, proprio quando le squadre scendono nuovamente in campo la Lega B non dimentica chi, per riprendere, si trova ad affrontare un ostacolo in più.

Questo il senso dell’iniziativa di sensibilizzazione e sostegno denominata #BeStartTogether rivolta in particolar modo ad atleti diversamente abili, migliaia di persone che vogliono riprendere anche a giocare in totale sicurezza dopo mesi di emergenza sanitaria.

In questa occasione più che mai, la ripartenza non rappresenta solo l’inizio di una serie di grandi eventi sportivi che coinvolgono milioni di appassionati su tutto il territorio nazionale, ma un’azione ricca di significati, di sogni e di speranze.

‘E la Lega B – dice il presidente Mauro Balata – non dimentica la grande responsabilità che ha nei confronti dei propri territori e delle loro comunità, con l’attenzione alle persone più deboli, che proprio in questa delicata fase storica del nostro Paese, hanno ancor più bisogno della nostra attenzione e del nostro aiuto’.

Molto soddisfatto anche il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che ha sposato la campagna di sensibilizzazione: ‘Un’iniziativa davvero ammirevole, che mette al centro i valori più belli dello sport e che sottolinea il senso di solidarietà e l’importanza dell’inclusione’.

La campagna di sensibilizzazione avrà la sua visibilità negli strumenti di comunicazione di Lega Serie B e del Ministero per le Politiche giovanili e lo sport oltre che sui licenziatari televisivi prima delle prossime giornate della Serie BKT.

Giochiamo in casa… a Perugia

Per Giochiamo in casa, l’iniziativa solidale sviluppata nell’ambito della sponsorship della Serie BKT, siamo andati alla scoperta del Perugia e del suo modo di interpretare il calcio. Lo abbiamo fatto con Francesco, che da oltre quarant’anni segue la sua squadra.
Tra le compagini militanti nel campionato 2019/2020, i Grifoni sono quelli che vantano una storia da vera rockstar di provincia.
Sì perché al Curi, negli anni, è successo un po’ di tutto. Dai campionati in Serie cadetta alle promozioni in A, dalla Uefa alle rifondazioni. Sfiorare lo scudetto e poi fallire. I primati: prima squadra a vantare l’imbattibilità di un intero campionato di A, prima squadra con lo sponsor di maglia, prima a interpretare lo sport come uno show. È il Perugia dei Miracoli, che vive il calcio in maniera spregiudicata, affascinante, unica. Nell’intervista che segue, Francesco afferma di amare le stagioni tranquille, sobrie. Tifando una squadra come la sua, è un desiderio che possiamo capire bene.

Lei ha ricevuto un regalo da parte della Serie BKT che premia la sua fedeltà da tifoso. Quanto è importante questo sentimento?
Per me è tutto il Perugia. Io non ho nessun’altra squadra, fuori dal Perugia. Quando è arrivato il pacco, ci sono rimasto. È stata una vera sorpresa, vi ringrazio infinitamente.
Ma va allo stadio tutte le domeniche?
Sì, fino adesso sì, consideri che ho novant’anni. Ci vado sempre, anche se gioca di sera. Del resto, ho l’abbonamento.
E com’è stato vivere senza calcio?
Difficile. Perché c’era un grande timore di questa malattia. Poi a questa età, la paura era anche maggiore. Dalle mie parti si dice “la capra è cotta”. Sa, a un tratto ci hanno tolto tutto quanto, non si poteva più uscire, andare a ballare, andare allo stadio. È stata molto dura.
Cosa pensa della sua squadra, in questo momento?
È una società che definisco calma. È una squadra costruita per non fare soffrire i tifosi, senza paure di retrocessione. Il presidente è una persona bravissima, cerca di far collaborare le persone, lavora bene. Mi piace quando la situazione è calma, senza troppi proclami.
Lei si ricorda quando è diventato un tifoso del Perugia?
Io sono nativo di Collazzone, addirittura della frazione di Casalalta. E lì c’era la passione di andare allo stadio. E allora una volta con quello, una volta con quell’altro, non appena potevo, andavo a vedere il Perugia. A quei tempi non avevo l’auto, per cui dovevo sempre contare sul passaggio di qualcuno. L’abbonamento è arrivato in seguito.
Di tutti gli anni da tifoso, qual è stata la partita più emozionante che ha visto?
A questo non so rispondere, perché quando c’è la partita, per me è sempre una sorta di finale. Le partite del Perugia mi piacciono tutte.
Cosa spera per la sua squadra nel prossimo campionato?
Di fare i playoff. Solitamente noi, quando cominciamo un campionato, siamo sempre veloci a far punti. Se succede anche alla ripresa, possiamo puntare in alto.
Se dovesse mandare un messaggio a tutti gli altri tifosi, in questo momento, cosa gli direbbe?
Che dobbiamo stare col presidente e con i giocatori. Dobbiamo avere pazienza, in attesa che il campionato cominci. Ed è così che faremo un bel campionato di B. E poi chissà, magari può scappare anche una Serie A. Il presidente la volontà ce la mette. E non si sa mai. Parlando di promozione, tutti noi dobbiamo sostenere la squadra. Riuscirci, non è solo una questione di soldi. C’è anche il supporto del tifo, bisogna considerare gli infortuni, le partite, gli investimenti. Per concludere, io tifo Perugia.

Bravo dottor Luca Mora

Bravo dottor Luca Mora. Non solo perché con lo Spezia sta giocando bene e sta contribuendo al bel campionato della squadra di Italiano, ma anche per la sua laurea in Studi filosofici conseguita all’Università di Parma, la sua città. Con una tesi dal titolo ‘Modalità e mondi possibili’ Mora ha recentemente dichiarato che ‘di solito uno studia e per divertirsi gioca, per me il calcio è un lavoro e ho voluto aggiungere questa soddisfazione.  Questa laurea mi ha aperto la mente su tante cose e mi potrebbe aiutare anche se resterò nel calcio’. Un altro giocatore della B con l’alloro dunque, esempio che inorgoglisce anche il presidente della Lega B Mauro Balata che in più di un’occasione aveva parlato di ‘come tutto ciò dimostri come si possa a giocare a calcio e studiare, un esempio per molti ragazzini che sognano di voler diventare professionisti ma che non devono mai dimenticare l’aspetto della cultura che ci accompagna per tutta la vita. Perché conoscere rendere liberi e uomini, e quindi giocatori, anche migliori’.