Rinviata Cittadella-Hellas Verona di Primavera 2

Vista l’indicazione del Consiglio dei Ministri e il conseguente invito del CONI a sospendere temporaneamente tutte le attività sportive in programma nelle regioni di Lombardia e Veneto, la Lega Serie B, dopo aver sentito le due società, dispone il rinvio della gara Cittadella-Hellas Verona, valida per la 7ª giornata di ritorno del Campionato Primavera 2 2019/2020, che si sarebbe dovuta disputare nella giornata di lunedì 24 febbraio, ad altra data che verrà fissata nei prossimi giorni.

 

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Giudice sportivo, Colombatto salta la finale di ritorno

Il giudice sportivo ha fermato per un turno il calciatore Colombatto a margine della finale d’andata dei playoff della Serie BKT. Per il ritorno quindi sarà assente per squalifica solo il centrocampista dell’Hellas Verona.

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Fonte foto: Hellas Verona F.C.

Al Cittadella il primo round per la A

Una vittoria per essere artefici del proprio destino sognando la Serie A. Il Cittadella batte l’Hellas Verona per 2-0 nella gara di andata della finale playoff del campionato di Serie BKT. Agli uomini di Venturato basta una doppietta a firma di Diaw per ribaltare i favori del pronostico in vista del ritorno del Bentegodi dove l’Hellas, per entrare in A, dovra’ per forza vincere con almeno due reti di scarto senza l’ausilio del vantaggio della classifica di regular season. Ancora una volta e’ fatale il Tombolato per gli scaligeri che a Cittadella non vincono addirittura dal 29 ottobre 2011. Primi dieci minuti di fuoco per la squadra padrona di casa che travolge letteralmente l’Hellas. Al 4′ Rizzo ci prova di testa su corner recando un primo spavento a Silvestri. Ma solamente due minuti piu’ tardi una dormita della difesa, nuovamente sugli sviluppi di un calcio d’angolo, regala la rete al Cittadella. Corner corto con palla accomodata per Rizzo che col mancino crossa in mezzo per il colpo di testa in solitaria di Diaw che fa 1-0. La risposta del Verona non tarda ad arrivare perché all’11’ Laribi calcia dai 25 metri e colpisce in pieno il secondo palo. Un’occasione che cambia leggermente il copione della gara con gli ospiti che, minuto dopo minuto, prendono sempre piu’ coraggio. Ma sotto porta manca la precisione e spesso Di Carmine e compagni concludono l’azione in fuorigioco. Nel secondo tempo Paleari nega per ben due volte la rete all’Hellas, prima sul colpo di testa di Colombatto e successivamente sul tentativo di Lee. Poi all’80’ il Cittadella trova la rete del raddoppio con un altro gol di Diaw, questa volta bravo a farsi trovare pronto da fuori area sulla respinta di Silvestri nell’uno contro uno con Moncini. Brivido nel finale di gara con la traversa colpita da Pazzini, ma al triplice fischio e’ il Tombolato a esultare: la Serie A e’ piu’ vicina e la promozione si decidera’ domenica a Verona. Cittadella avanti e all’inseguimento di un traguardo storico, l’Hellas e’ costretto a rincorrere.

Nella foto Getty Images il primo gol di Diaw

Si alza il sipario sulla finale playoff: oggi il primo atto

Cittadella-Hellas Verona atto primo. Si alza il sipario sulla finale playoff della Serie BKT con l’andata in programma stasera alle 21 al Tombolato tra le due compagini venete che si sfideranno al meglio dei 180 minuti con l’obiettivo di raggiungere Brescia e Lecce in Serie A.

Un ricco cerimoniale, fatto di bambini, musica e colori, come oramai da “tradizione” per la B, accompagnerà questa finale che verrà trasmessa su Dazn e su Rai 3.

Il regolamento prevede che, in caso di parità al termine dei 180 minuti, sarà l’Hellas Verona, in quanto meglio piazzata in classifica, a staccare il pass promozione.

 

 

Per quanto riguarda il match di stasera, i padroni di casa proveranno a mettere sui binari giusti il match per dover evitare una rincorsa come quella di Benevento. Venturato conferma il suo 4-3-1-2 e potrebbe lanciare dal primo minuto Diaw al fianco dell’intoccabile Moncini. Squalificati Branca e Panico, a centrocampo al fianco di Iori ci saranno Proia e Siega con Schenetti tra le linee.Benedetti non è al meglio ma dovrebbe comunque stringere i denti. Aglietti, che da quando è arrivato a Verona ha steccato solo l’esordio, vuole portarsi in vantaggio già nella gara d’andata e per farlo punta sul 4-3-3 col tridente Matos-Di Carmine-Laribi davanti. A centrocampo subito Colombatto per completare un terzetto composto da Henderson e Gustafson.

 

 

Probabili formazioni:

Cittadella (4-3-1-2): Paleari, Ghiringhelli, Adorni, Frare, Benedetti, Siega, Iori, Proia, Schenetti, Moncini, Diaw. All. Venturato.

Hellas Verona (4-3-3): Silvestri, Faraoni, Dawidowicz, Empereur, Vitale, Gustafson, Colombatto, Henderson, Matos, Di Carmine, Laribi. All. Aglietti.

Arbitro: Giua.

Assistenti: Colarossi-Baccini.

4° ufficiale: Fourneau.

Var: Aureliano.

Avar: Di Paolo.

Diffidati: Adorni, Diaw, Paleari, Siega (Cittadella), Colombatto, Danzi, Dawidowicz, Di Carmine, Henderson, Empereur, Faraoni, Laribi (Hellas Verona).

Squalificati: Branca, Panico (Cittadella).

Foto di Massimo Felicetti.

Il Verona raggiunge il Cittadella in finale

Sara’ Cittadella- Hellas Verona la finalissima per la serie A. Il Verona sovverte il doppio vantaggio del Pescara e espugna l’Adriatico grazie ad un calcio di rigore di Di Carmine.
Prima frazione totalmente ad appannaggio del Verona. La squadra di Aglietti, obbligata a vincere, mette alle corde il Pescara, restando per quasi tutti i primi 45′ nella meta’ campo dei pescaresi. Dopo appena 5′ Di Carmine gonfia la rete, ma la sua posizione e’ in netto fuorigioco. Il Pescara non riesce ad uscire dalla pressione e il Verona continua a premere e va vicinissimo al gol con un colpo di testa di Laribi, di poco fuori. Intorno alla mezz’ora, ancora un brivido dalle parti di Fiorillo e ancora una volta di Carmine si vede annullare una rete in posizione di off-side. Il maggior tasso tecnico dei veronesi nella prima frazione ha messo spesso in difficolta’ gli uomini di Pillon, apparsi piuttosto scarichi soprattutto in mezzo al campo, con i tre della line mediana che non sono riusciti a fare filtro.

Nella ripresa il Pescara appare piu’ pimpante nella prima parte e subito dopo appena 2′, Marras si divora il gol del vantaggio. Poco piu’ tardi ci prova con un tiro da fuori Memushaj, ma la sua conclusione e’ debole. Il Verona soffre, ma riesce comunque a gestire le sfuriate del Pescara che ripiomba nell’oblio del primo tempo. Di Carmine, il piu’ brillante dei suoi, sfiora ancora il gol di testa. Aglietti butta dentro Pazzini e Pillon, risponde con l’ingresso di Campagnaro per Sottil. La mossa del tecnico di Preganziol si rivela poco azzeccata e infatti, qualche minuto piu’ tardi il Verona si procura un calcio di rigore con il solito Di Carmine. Dagli undici metri, l’attaccante scaligero non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. Dopo averla sbloccata con merito, ci prova il Pescara senza pero’ incidere. Con la forza dei nervi all’ultimo secondo dei 4′ di recupero, Bellini si divora il gol che avrebbe regalato la finalissima alla squadra di Pillon. Scognamiglio perde la testa e si fa espellere per un fallo a palla lontana.

 

Foto pescaracalcio.com

Emidio Oddi: “quella volta che il Verona fu promosso a Pescara…”

Corsi e ricorsi storici. Emidio Oddi, terzino della Roma allenata da Liedholm prima ed Eriksson poi, con cui ha giocato anche la Coppa dei Campioni, prima di approdare in giallorosso ha conquistato il campionato di Serie B indossando i colori gialloblu dell’Hellas Verona. Domenica sera sarà ospite all’Adriatico-Cornacchia, nell’ambito dell’accordo fra Lega B e Aic sugli Ex calciatori in campo, per il match di ritorno della semifinale playoff in cui si affronteranno il Pescara e la formazione scaligera.

Signor Oddi, lei conosce bene la B e l’Hellas Verona. Nella stagione 81/82 con i colori gialloblu ha vinto il campionato. Ci racconta un suo ricordo di quella stagione?

‘Quell’annata è stata bellissima, la ricordo molto bene. Era il primo anno di Bagnoli sulla panchina scaligera e abbiamo vinto il campionato giocando benissimo. Più che un ricordo vi racconto un aneddoto che fa capire come il calcio sia ricco di coincidenze particolari e belle e che, spesso, la storia s’incrocia. Quella stagione ottenemmo la promozione alla penultima giornata, pareggiando proprio sul campo del Pescara…’

Il calcio rimette davanti le due squadre proprio per la corsa verso la A domenica sera. Che partita sarà secondo lei?

‘Premetto che sono contentissimo di essere allo stadio perché sono sicuro che sarà una gara apertissima ed entusiasmante. Chiaramente il risultato dell’andata e la posizione in classifica è a favore dei padroni di casa ma nulla è scontato. Ho visto la gara d’andata e devo dire che ogni volta che una delle due squadre attaccava, la difesa avversaria soffriva. Sono mancati i gol, quello si, ma al ritorno non credo che sarà così. Poi la qualità è tanta da una parte e dall’altra. Senza citare giocatori, posso dire che le soluzioni per sbloccare il match per entrambi gli allenatori ci sono e sono tante’.

Parliamo più in generale del campionato cadetto, che idea si è fatto e quanto è diversa questa B da quella che ha vinto lei?

‘Le differenze ci sono, chiaro. Ma devo dire che da sempre la B ha un valore importante nel panorama calcistico italiano perché permette a un giocatore di crescere, specie ad un giovane. Si dice spesso che quello cadetto sia un campionato utile come palestra per i giovani. Sembra banale ma è così perché in questo campionato si “osa”, lanciando i giovani. E al Mondiale Under 20 ce ne siamo accorti. Poi io che vivo da vicino il territorio ascolano ho proprio un esempio di quanto ho appena detto: l’Ascoli è una squadra che negli ultimi anni ha sfornato talenti pronti a spiccare il volo: Orsolini, Favilli, Clemenza solo per citarne alcuni. E continua a farlo stagione dopo stagione. Questo vuol dire che si deve avere il coraggio di sfruttare i giovani e, magari, affiancarli a giocatori di esperienza che possano aiutarli a crescere e dare ancora più qualità alla propria squadra’.

Parliamo un po’ di lei. Non ha abbandonato il mondo del calcio, ma che progetti ha per il futuro?

‘Attualmente mi “rilasso” allenando squadre dilettanti qui nella zona in cui vivo, anche se è molto difficile perché le risorse economiche sono davvero basse, anzi praticamente nulle. Però sono innamorato del campo, la mia è una passione, e quindi, nonostante le arrabbiature, nonostante le delusioni, continuo a restarci dentro e a farlo volentieri’.

Una dichiarazione d’amore insomma, per uno sport che gente come Oddi non può che ringraziare.

Il Verona non sfonda, col Pescara è 0 a 0

Tante occasioni ma nessun gol al Bentegodi. Nell’andata della semifinale play-off di Serie BKT Hellas Verona e Pescara non riescono a trovare la via della rete e non vanno oltre lo 0-0, mantenendo in bilico la qualificazione per la finale in vista del ritorno in programma all’Adriatico domenica 26 maggio. Fase di studio pressoche’ inesistente con i due portieri Silvestri e Fiorillo da subito grandi protagonisti nel salvare il risultato in un paio di occasioni a testa nei primi 15′ di gara. Il Pescara prova a fare la partita ma il match resta aperto a ogni risultato: al 22′ gli ospiti colpiscono il palo con Mancuso, al 28′ dall’altro lato Scognamiglio e’ decisivo in copertura sul tap-in di Di Carmine a pochi metri dalla porta. La squadra di Aglietti prende quindi coraggio e chiude in crescendo il primo tempo, sbattendo pero’ su un Fiorillo in grande giornata. Il copione non cambia nella ripresa: gli scaligeri si affidano alla conclusione da fuori e per poco Empereur non pesca il jolly dai 30 metri al 51′, un minuto piu’ tardi e’ Sottil a sfiorare il palo con un tiro a giro dopo una micidiale ripartenza dei biancazzurri. Il Verona prende campo, al 68′ scocca l’ora del veterano Pazzini, accolto dall’ovazione del popolo gialloblu’, per Di Carmine mentre Pillon risponde con il talento di Antonucci ma il risultato non si sblocca. I ritmi calano nel finale, complice anche la stanchezza accumulata dai padroni di casa dopo il supplementare col Perugia ma all’87’ il neo-entrato Tupta fa tremare il Pescara: il solito Fiorillo respinge con un gran riflesso, poi e’ Bettella a togliere dai piedi di Pazzini il pallone dell’1-0, pronto a ribattere in rete. Gli ospiti preferiscono gestire senza scoprirsi eccessivamente, a pochi secondi dal triplice fischio e’ Balzano ad immolarsi sul tentativo dal limite di Pazzini e a proteggere col proprio corpo la sua porta. Dopo quattro di recupero cala dunque il sipario sullo 0-0: il Pescara avra’ a disposizione due risultati su tre per la finale.

 

Nella foto di hellasverona.it Laribi contrastato da Pinto

Fari sul Bentegodi: il Pescara fa visita all’Hellas Verona

Dopo la vittoria in rimonta del Benevento a Cittadella, al via la seconda semifinale d’andata dei playoff della Serie BKT, sempre in Veneto, con l’Hellas Verona che ospita il Pescara. Dopo la vittoria ai supplementari sul Perugia, la squadra di Aglietti si ritrova in campo per sfidare i biancazzurri, arrivati al 4° posto in classifica e dunque in vantaggio in caso di parità nei 180 minuti.

Proprio per questo motivo il tecnico scaligero sta preparando un match improntato sulla grinta e sull’attenzione. Dello stesso avviso Bepi Pillon che ha ricordato in settimana come la sua squadra non si mette a fare calcoli, quindi c’è da aspettarsi un match equilibrato e divertente.

Per i padroni di casa 4-3-3 con Zaccagni ancora out per degli acciacchi fisici, sulle corsie laterali Faraoni e Vitale mentre in mezzo, a centrocampo, ci saranno Henderson, Gustafson e Colombatto. In attacco confermatissimo Di Carmine con Pazzini pronto ad entrare a partita in corso.

Per gli abruzzesi schieramento speculare con tridente composto da Sottil, Mancuso e Marras. Dovrebbe essere invece confermato il giovane Bettella al centro della difesa anche se, al fianco di Scognamiglio, potrebbe esserci un calciatore più esperto tra Gravillon, Campagnaro e Perrotta.

Naturalmente, come per tutti i playoff, in campo scenderà anche il Var a dare supporto ai direttori di gara.

Probabili formazioni:

Hellas Verona (4-3-3): Silvestri, Faraoni, Dawidowicz, Empereur, Vitale, Gustafson, Colombatto, Henderson, Lee, Di Carmine, Laribi. All. Grosso.

Pescara (4-3-3): Fiorillo, Pinto, Bettella, Scognamiglio, Balzano, Memushaj, Brugman, Crecco, Marras, Mancuso, Sottil. All. Pillon.

Arbitro: Marinelli.

Assistenti: Margani-Mastrodonato.

4° ufficiale: Baroni.

Var: Piccinini.

Avar: Fourneau.

Diffidati:

Squalificati:

Nella foto una fase di gioco del match di campionato.

Renica dalla Francia a Verona: “Al Bentegodi nulla è scontato”

E’ nato in Francia ma non si può dire che non sia italianissimo: Alessandro Renica, classe 1962, già a 3 anni è rientrato in Italia, a Verona per l’esattezza, e con la formazione scaligera ha vestito i colori dal 1991 al 1993, un grande traguardo per uno che da ragazzino era “malato” di Hellas. Domani sera, nell’ambito dell’accordo fra Lega B e Aic sugli Ex calciatori in campo, Renica sarà al Bentegodi per gustarsi la semifinale tra gialloblu e Pescara, un match di cartello tra due squadre dalla grande tradizione calcistica.

Qual è il primo ricordo che le viene in mente se si parla di Verona?

‘Beh, ce ne sarebbero tanti. Innanzitutto io da ragazzino ero tifosissimo, malato praticamente, dei colori gialloblu. Potrei raccontare tante cose, tante esperienze, ma mi basta dire un nome per far capire a tutti quello che voglio dire: Gianfranco Zigoni. Ecco io mi godevo le sue prestazioni, e questo la dice lunga in che contesto ho mosso i primi passi come tifoso dell’Hellas Verona’.

E adesso segue ancora l’Hellas?

‘Sicuramente meno di prima anche a causa del lavoro. Mi trovo a seguire perlopiù il Napoli, altra città che ha un certo valore nella mia vita, ma mi capita comunque di informarmi sulle prestazioni della squadra di Aglietti. Anche perché da allenatore comunque uno deve tenersi informato, e a me piace fare le cose bene’.

Mercoledì sera al Bentegodi arriva il Pescara per la semifinale playoff, che partita sarà?

‘Come dicevo prima per fare delle analisi specifiche bisogna conoscere fino in fondo tutte le variabili e gli ambienti. Visto che non posso giudicare questi aspetti in maniera precisa posso dire la mia idea generale di questo match, anche alla luce della mia esperienza e della mia conoscenza del calcio. Bisogna fare una premessa e dire che, a livello fisico, le due squadre arrivano in due momenti contrapposti: il Pescara entra in scena adesso, avendo ottenuto un miglior piazzamento in classifica, l’Hellas Verona invece ha disputato addirittura i supplementari nel turno preliminare contro il Perugia. Quindi, almeno a livello atletico, potrebbero esserci delle difficoltà per i padroni di casa e proprio su questo potrebbe puntare Pillon per mettere sui giusti binari il match, senza dimenticare che, visto il miglior piazzamento in classifica, il Pescara può contare anche sulla possibilità di arrivare in parità al termine dei 180′. Però Aglietti ha dimostrato di avere una squadra con una grande capacità offensiva, con tanta qualità e che sicuramente è molto competitiva. Poi naturalmente parlerà il campo, fare pronostici in questo momento è impensabile’.

E più in generale di questa B cosa pensa?

‘La serie cadetta è il palcoscenico migliore per non bruciare i giovani e per lanciarli nel calcio che conta. I grandi club, quelli che giocano le coppe europee, hanno difficoltà a gestire tutta la rosa e tutti i giovani senza bruciarli. Ecco allora che la B diventa una palestra vera e propria e le ultime convocazioni nelle rappresentative azzurre ne sono la prova. La B è un campionato molto difficile, equilibrato, in cui le motivazioni sono pazzesche e l’equilibrio è una caratteristica diventata “tradizionale”. Sicuramente un campionato come questo serve all’intero movimento perché permette ai talenti del domani di fare un’esperienza molto formativa che possa lanciarli subito nei grandi palcoscenici’.

Nella foto, Alessandro Renica (3° in alto a partire da destra) ai tempi dell’Hellas Verona.

Poker Hellas Verona al Perugia: è semifinale

Dopo 120 minuti al cardiopalma l’Hellas Verona supera il primo turno dei play-off della Serie BKT. La squadra di Aglietti batte 4-1 il Perugia e si qualifica per le semifinali: mercoledì prossimo gli scaligeri ospiteranno il Pescara nel match di andata.
Sotto la pioggia del Bentegodi la sfida tra Hellas Verona e Perugia è subito molto equilibrata. Nella prima mezz’ora le due squadre si studiano, poi nel giro di tre minuti gli uomini di Nesta creano tre ottime opportunità: le prime due con l’impreciso Kouan, la più grande invece con Sadiq, che beffa Empereur ma poi si fa ipnotizzare da Silvestri. Al 41′, alla prima vera occasione, la squadra di casa passa in vantaggio: Di Carmine è rapido nello stoppare il cross basso dalla destra e nel calciare di sinistro, tiro imparabile per Gabriel. Il Perugia reagisce immediatamente, Verre ci prova dai venti metri creando qualche problema a Silvestre e si ripete a inizio ripresa ma stavolta trova la respinta di Dawidowicz.

Dal suo canto il Verona è più pericoloso rispetto al primo tempo: un involontario tacco di Laribi sul tentativo di Zaccagni costringe agli straordinari Gabriel, che deve ripetersi poco dopo su Di Carmine, presentatosi solo in area di rigore. Dall’altra parte ci prova Vido. La partita resta aperta e neppure la seconda ammonizione sventolata dal signor Pezzuto a Kouan frena il Perugia, rimasto in dieci. Nel finale la gara si accende: al minuto 86 Gabriel nega il raddoppio al neo entrato Lee. Poi, pochi secondo dopo, Henderson stende Vido in area e regala agli umbri il rigore del pareggio, trasformato dallo stesso attaccante cresciuto nel Milan. Nel recupero il Verona avrebbe l’occasione per chiudere i giochi ma Gabriel devia sulla traversa il tap-in vincente del nuovo entrato Pazzini. E allora si va ai supplementari, aperti da una girata imprecisa dello stesso attaccante toscano.

Il gol dell’Hellas Verona arriva al minuto 101: corner battuto in fretta e potente sinistro di Empereur dal limite dell’area che finisce all’incrocio. Il Perugia non ha più la forza per reagire e alza bandiera bianca di fronte alla doppietta di Pazzini nei minuti finali del secondo tempo supplementare: in semifinale va la squadra di Aglietti.

Fonte foto: Hellas Verona F.C.