Zaccheria arma in più, il Foggia deve migliorare l’approccio ai match

Nonostante la penalizzazione, il Foggia ha reagito bene: 21 punti sul campo in 18 giornate non sono pochi, anche se la squadra ha chiuso leggermente in difficoltà, con 1 sola vittoria nelle ultime 11 giornate. A fronte di un attacco prolifico (da record in casa, 20 gol come il Brescia), dovrà essere rivista la fase difensiva (31 gol subiti, primato negativo condiviso con Padova e Carpi). Il problema sembra essere soprattutto quello dell’approccio, l’undici rossonero infatti appare forse troppo distratto nei primi 15’ di gioco (7 reti subite, nessuno peggio dei pugliesi), serve qualche gol in più dagli attaccanti, se pensiamo che 11 punti su 21 derivano dai gol decisivi di Camporese (6, un difensore) e Gerbo (5, un centrocampista).

Difensori travestiti da bomber ma alla Cremonese serve la svolta in trasferta

La Cremonese ha chiuso il girone d’andata a ridosso della zona playoff, che dista 4 punti, sebbene il bilancio faccia segnare 10 punti in meno rispetto ad un anno fa. Leggermente migliorata la media punti col cambio in panchina: per Rastelli quota 1,25 punti/partita, per Mandorlini 1,20. Squadra fair-play per eccellenza della Serie BKT 2018/19 (nessuna espulsione subita, appena 30 ammonizioni rimediate). Da migliorare il rendimento esterno (come la Salernitana, è una delle due compagini cadette senza successi esterni), ottimo l’apporto dei difensori in zona-gol (Mogos 3 gol, 7 dall’intero reparto arretrato), con Terranova e Mogos che hanno portato, grazie alle loro reti determinanti, 10 dei 22 punti grigiorossi (6 il primo, 4 il secondo).

Nella foto di Paolo Loda il difensore Terranova.

Inizio difficile, poi la risalita: il Cosenza vede la salvezza

Diciannove punti in 18 giornate portano il Cosenza in linea con l’obiettivo primario, la salvezza. A voler cercare il pelo nell’uovo, i calabresi necessitano di maggiore cinismo negli ultimi metri: quello di Braglia è l’attacco meno prolifico del torneo (14 reti segnate) ed il Cosenza è una delle 3 squadre con la minore versatilità in zona offensiva (7 soli giocatori diversi in gol, come Cittadella e Padova). Ma il segreto della risalita in classifica dopo un inizio leggermente difficile, sta nel miglioramento in fase difensiva, con le ultime 3 partite del 2018 chiuse senza mai subire gol. L’uomo in più si chiama Gennaro Tutino, 5 gol e 4 punti portati con le sue reti decisive.

Foto di Michele De Marco.

Venturato ha sistemato la difesa, ora al Cittadella servono i gol

Regina dei pareggi (8, come il Brescia), seconda miglior difesa a fine andata con 17 reti subite, il Cittadella di Venturato – che gira con 6 punti meno dell’anno scorso – proverà a migliorare anche sotto porta nel 2019: con  7 giocatori a segno, fin qui, è una delle 3 squadre cadette che hanno meno versatilità nelle soluzioni offensive, come Padova e Cosenza, ed un totale di 20 reti realizzate. Il bomber è Mattia Finotto, 5 gol, che è anche il calciatore granata più decisivo, avendo portato 6 punti alla causa veneta con le sue reti determinanti.

Foto di Massimo Felicetti.

Inizio difficile ma Castori sa come riportare in alto il Carpi

Dopo un inizio complicato, il Carpi nelle ultime giornate di campionato sembra aver trovato una certa continuità, caratteristica fondamentale per tornare a scalare la classifica e tirarsi fuori dalla zona playoff. Quello attuale, in termini meramente numerici, è il peggior girone d’andata nella storia del Carpi in B per punti conquistati. A contribuire a questa situazione ci sono sicuramente le difficoltà nel pacchetto difensivo: sono 31 i gol subiti (di cui ben 23 nei secondi tempi) che fanno della difesa del Carpi quella più perforata, alla pari di Padova e Foggia. I biancorossi pagano la “falsa partenza” con 3 sconfitte nelle prime 3 partite. Poi l’arrivo di Castori che sta pian piano facendo risalire la corrente, con 1,15 di media punti-partita e 7 nelle ultime 4 giornate. Tra i protagonisti Enej Jelenic, 3 gol e 6 punti grazie alle sue reti decisive.

Con Corini la svolta, adesso il Brescia punta la A

Riecco il Brescia nei quartieri alti della classifica della Serie BKT: le “rondinelle” puntano forte la 12° promozione in Serie A, che eguaglierebbe il record storico finora detenuto dall’Atalanta. Mai, nell’era dei 3 punti per vittoria, la formazione lombarda si è trovata al giro di boa nelle prime due posizioni di classifica, inclusi gli anni poi terminati con le promozioni in Serie A. Il cammino è simile a quello del Palermo capolista e campione d’inverno: inizio in salita, poi la svolta con l’avvento di Corini che ha una media punti/partita di 2 netti (30 in 15 partite). La formazione lombarda ha trovato una certa continuità caratterizzata anche dal numero di pareggi, da record nel torneo (8, come Cittadella) ma anche da un attacco super (35 gol segnati, in gol in tutte le 18 gare disputate finora). L’undici di Corini è inoltre imbattuto in casa (come il Palermo). Uomo copertina, neanche a dirlo, Alfredo Donnarumma giocatore: capocannoniere con 14 gol e più decisivo, in valore assoluto, del torneo, con 12 punti portati grazie ai suoi gol determinanti. La ciliegina sulla torta del 2018 del Brescia è senza dubbio la convocazione in Nazionale maggiore per Tonali, giovane dal sicuro avvenire.

Un Benevento a caccia di continuità per puntare alla A

A fine girone d’andata il Benevento è in zona playoff, pur dovendo disputare il turno preliminare, ma le ultime prestazioni hanno sorriso alla squadra di Bucchi, apparsa in netta ripresa. I giallorossi hanno perduto 5 partite su 18 disputate, di cui 3 al Vigorito, che nell’anno della promozione storica in A era pressoché un fortino inespugnabile dove i giallorossi misero insieme, a fine regular season, 45 punti in 21 partite. Rispetto al 2016/17 mancano 7 punti a fine andata. Tra i protagonisti della stagione c’è Federico Ricci, re dei subentranti del campionato (11 ingressi a partita avviata), mentre più in generale, quella campana è la squadra che effettua meno cambi (48 su 54 disponibili) e serve correggere l’approccio alla ripresa, dove ha subito – tra il 46’ ed il 60’ – 10 dei 21 gol totali, di fatto il 50%, sebbene nelle ultime 6 giornate Bucchi sembra aver apportato accorgimenti alla difesa, con 2 sole reti subite. La squadra sannita è dipesa sopratutto, nella prima metà del torneo, dai guizzi di Coda e Bandinelli, portatori di 14 punti su 29 (di fatto la metà) grazie ai loro gol decisivi.