Il Frosinone riparte con Nesta

Alla sua decima presenza in Serie BKT, il Frosinone per il prossimo campionato 2019/2020 riparte da Alessandro Nesta che siederà sulla panchina della società dopo aver firmato un biennale. Uno dei più grandi difensori italiani di tutti i tempi ha vestito le maglie di Lazio, Milan e della Nazionale Italiana, con 89 presenze, per poi intraprendere la carriera da tecnico: la sua prima esperienza è stata in America, al Miami FC. Tornato in Italia, nel maggio del 2018 passa al Perugia guidando la squadra ai playoff, persi poi ai preliminari ma venendo comunque confermato per la stagione successiva.

L’allenatore, dall’inizio del ritiro fissato il 10 luglio, ha a disposizione 26 giocatori tra i quali anche nuovi arrivi e ritorni in maglia gialloblù.

La squadra, da quest’anno, potrà contare sul portiere Paolo Bastianello, classe ’98. Le sue passate esperienze sono state con la maglia del Levico Terme, in Serie D, dell’Avellino e del Brescia. Nella scorsa stagione passata in Lombardia ha trovato spazio nella squadra della Primavera, lavorando sempre nell’orbita della prima squadra. Oltre a queste ultime squadre, ha militato anche nel Real Vicenza, e nella Clodiense, con la quale ha vinto la Coppa Veneto.

Per Alessio Tribuzzi, invece, parliamo di un ritorno. Classe ’98 ha iniziato la sua carriera al Frosinone, partecipando anche al ritiro di due stagioni fa al Terminillo, per poi passare al Latina, dove ha raggiunto 33 presenze in Serie D, e in seguito il passaggio all’Avellino, dove ha disputato 40 gare compresi i playoff realizzando 12 gol e 12 assist. Dopo le esperienze delle ultime due stagioni il trequartista torna in forza alla squadra ciociara.

Parte la stagione del Frosinone

Ha preso ufficialmente il via la stagione sportiva 2019/2020 del Frosinone. In attesa di ultimare diverse operazioni di mercato sia in entrata che in uscita, gli uomini a disposizione del nuovo tecnico Alessandro Nesta si sono ritrovati presso l’Hotel Fontana Olente di Ferentino, a pochi metri dalla Citta’ dello sport giallazzurra che ospitera’, a partire da domani mattina, i test di rito prima della partenza per il Terminillo prevista nella giornata di venerdi’. La localita’ laziale sara’ infatti sede della prima parte del ritiro sino al prossimo 22 luglio. In questa fase della preparazione i canarini saranno impegnati in tre amichevoli. Il primo test sara’ al Paride Tilesi di Amatrice contro la squadra locale. Sara’ invece lo stadio Enrico Leoncini del Terminillo ad ospitare le altre due gare contro Cantalice e Rieti. Il giorno 22 come detto, la truppa frusinate fara’ ritorno in Ciociaria per poi ripartire il 25 in direzione Trentino per la seconda fase della preparazione che avra’ luogo a Ronzone. Nel corso della settimana di ritiro in provincia di Trento, il Frosinone affrontera’ in amichevole il Lecce allo stadio Briamasco e il Monza al Centro sportivo di Brentonico. Il rientro in sede e’ previsto per il 31 luglio. I giallazzurri saranno poi impegnati in un’altra amichevole il 5 di agosto in casa dell’Ascoli.

Sono al momento ventisei i convocati. La societa’ sta lavorando per regalare al tecnico le pedine richieste, allestendo cosi’ una formazione in grado di disputare un campionato di vertice. Novita’ ci saranno in quasi tutti i reparti, ma da valutare saranno anche le uscite. Di seguito l’elenco completo dei convocati, compresi alcuni giovani della formazione primavera. Portieri: Bardi, Iacobucci, Marciano’, Trovato. Difensori: Ariaudo, Beghetto, Brighenti, Capuano, Krajnc, Zampano, Verde. Centrocampisti: Besea, Chibsah, Gori, Maiello, Obleac, Paganini, Tribuzzi. Attaccanti: Ciano, Citro, Ciofani, Dionisi, Errico, Matarese, Trotta, Volpe.

Il 5 agosto in programma un’amichevole tra Ascoli e Frosinone

Il Frosinone Calcio comunica che il giorno 5 agosto p.v. alle ore 20.30 è in programma un test amichevole allo stadio ‘Del Duca’ di Ascoli contro la formazione bianconera militante nel campionato di serie B.

Ufficializzate le amichevoli del Frosinone

Il Frosinone Calcio rende noto le date e le avversarie delle amichevoli pre campionato. Primo test match per i giallazzurri al ‘Paride Tilesi’ di Amatrice con la squadra locale. Tre giorni più tardi sarà il campo d’Altura del Terminillo ad ospitare la gara contro il Cantalice. A chiudere la prima fase di ritiro il 21 luglio l’amichevole con il Rieti, squadra militante nel campionato di Serie C. 

Dal 25 luglio la squadra di mister Nesta raggiungerà il Trentino, dove disputerà due amichevoli con Lecce e Monza. Di seguito il programma completo: 

AMATRICE – FROSINONE 

Domenica 14 luglio, Stadio ‘Paride Tilesi’ di Amatrice (RI)

FROSINONE – CANTALICE 

Mercoledì 17 luglio, Stadio ‘Enrico Leoncini’ Terminillo (RI)

FROSINONE – RIETI 

Domenica 21 luglio, Stadio ‘Enrico Leoncini’ Terminillo (RI)

LECCE – FROSINONE 

Sabato 27 luglio, Stadio ‘Briamasco’ di Trento (TN)

MONZA – FROSINONE 

Martedì 30 luglio, ‘Centro sportivo di Brentonico’ (TN)

“Noi due ancora”: parte la campagna abbonamenti del Frosinone

“Noi due ancora”: questo lo slogan scelto dal Frosinone per la campagna abbonamenti 2019/2020, presentata dal responsabile dell’Area Marketing & Comunicazione-Rapporti Istituzionali Salvatore Gualtieri. “Abbiamo scelto questo slogan prendendo spunto da uno striscione esposto dalla Curva Nord nell’ultima partita dello scorso campionato. Nessuna societa’ puo’ ricevere un attestato di stima migliore”, ha sottolineato Gualtieri annunciando novita’ interessanti per la campagna abbonamenti. “Vogliamo premiare i vecchi tesserati, che avranno diritto di prelazione e potranno rinnovare per esempio il loro posto in curva a soli 70 euro con uno sconto del 50% rispetto allo scorso anno. La Tribuna centrale in prelazione costera’ 300 euro, per un prezzo di 15 euro a partita: e’ un segnale forte che vuole lanciare la societa’”. La prelazione scattera’ l’11 giugno e terminera’ l’8 agosto, poi dal 12 agosto via alla vendita libera.

Sconti anche per donne, under 20 e over 60. “Con questi sforzi fatti dalla societa’ noi puntiamo a confermare gli oltre 11.000 abbonati dell’ultima stagione in A, ma so benissimo che non e’ facile e scontato – ha dichiarato Gualtieri – Per rendere sostenibile il progetto abbiamo bisogno di tutti: tifosi, stampa, ambiente”.

 

Presentato Alessandro Nesta a Frosinone

E’ il giorno di Alessandro Nesta. Sala conferenze dello stadio Comunale ‘Benito Stirpe’ sold-out. Come si conviene ad una ‘prima’. Ma il particolare che Nesta nella sua carriera da calciatore abbia vinto tutto – dalla Coppa Baby fino alla Coppa Intercontinentale passando per Coppa del Mondo, scudetti e Champions a go-go – riveste pur sempre un appeal particolare.

A fare gli onori di casa, prima che Nesta entri sulla scena, è il Responsabile Area Tecnica, Ernesto Salvini. Alla sua sinistra il suo collaboratore Alessandro Frara.

«Voglio fare una piccola introduzione – ha esordito Salvini -. Credo che sia corretto soprattutto per rispetto dell’azienda-Frosinone e del Presidente che ha stabilito determinati ruoli e l’organigramma un po’ particolare. Però proviamo anche a porci una domanda: quante volte il Frosinone ha dato il via a delle iniziative e particolarità che poi fanno fatica ad andare oltre il casello autostradale, mentre quando qualcuno più importante di noi le va a replicare allora hanno una casa di risonanza diversa».

Il ragionamento di Salvini è articolato, parte da lontano per spiegare anche certi ruoli nel Frosinone che ancora non sono stati metabolizzato dall’esterno: «Capisco che siamo tutti abituati ad avere la figura del direttore sportivo all’interno di un Club di calcio. Io il d.s. l’ho fatto in Interregionale nel 1988-’89 ed ho svolto quel ruolo per parecchie stagioni. Le Società dell’epoca erano molto diverse rispetto ad oggi: c’era un presidente, un Direttore Sportivo e un Segretario. Ed era normale che la figura del ds accentrasse tutto ciò che ruotava attorno al mondo di un Club di calcio. Il Presidente in sostanza era il soggetto che firmava gli assegni, probabilmente nemmeno conosceva tutti i calciatori. Oggi il calcio si è evoluto. Anche se le regole vigenti non danno il segno del cambiamento che c’è stato. Attualmente con l’attestato di d.s. si va ad identificare ogni figura presente in una Società. Ma in un Club sono tante le figure che hanno bisogno di essere prima di tutto dei Direttori Sportivi per diventare contrattizzati. Dal Responsabile di Marketing al Responsabile del Merchandising fino al team manager passando per il Segretario, il Responsabile del Settore Giovanile e tante altre ancora. Nel Frosinone ci siamo modernizzati e nella fattispecie anche per un motivo particolare. Quando da Responsabile del Settore Giovanile passai a Direttore Generale, la prima cosa che il presidente Stirpe mi disse con grande delicatezza fu la seguente: quest’anno un po’ di responsabilità te le tolgo per tutelarti. E scelsi un ruolo a metà tra la figura del Direttore e Responsabile delle Risorse umane».

Ecco quindi l’organigramma di vertice dell’Area Tecnica. Senza più dubbi o fraintendimenti: «Questo tipo di operazione è stata fatta anche con Alessandro Frara, che per mio conto ha tutte le carte in regola per diventare un ottimo direttore sportivo. Ha le caratteristiche per ‘sopravvivere’ a me, lui è molto legato al Frosinone. Però è chiaro che come prima stagione sarebbe stato complicato affidargli un ruolo di prima linea. In tanti Club le strategie si decidono in 3-4 persone, ognuno con le proprie specializzazioni, ognuno che mette a disposizione dell’Azienda la propria esperienza. Esattamente è il modo in cui ragiona il Frosinone da otto anni a questa parte. Poi le cose si possono fare bene o meno bene. Nel calcio non si può parlare mai di infallibilità. L’organigramma del Frosinone, ricapitolando, prevede tre figure: la mia come Responsabile dell’Area Tecnica, quella di Alessandro Frara in qualità di collaboratore con delega alla prima squadra e di Emanuele Fanì come collaboratore con delega al Settore Giovanile. Io in sostanza sovrintendo questi due settori, anche per una certa esperienza ed anzianità nel Frosinone che ho acquisito. La prossima sarà la mia 13.a stagione in giallazzurro, spero anche fortunata».

Salvini ha  quindi ribadito un concetto in riferimento a boatos degli ultimi giorni: «Prendendo spunto dal comunicato del Frosinone di domenica scorsa, saranno i legali del Frosinone e il presidente Stirpe a dare tutte le spiegazioni del caso qualora lo ritengano opportuno».

E’ quindi la volta delle domande dei cronisti a Salvini.

Cosa vi ha spinto a scegliere Alessandro Nesta.

«La prima cosa che ci ha portato a lui è stata quella di non andare a fare cose scontate. Il Frosinone aveva optato per un tecnico emergente, è nel mio dna cercare queste soluzioni. Ma se c’è una cosa che mi riesce bene è avere l’intuizione giusta nell’affidare i compiti e sono sicuro che sarà così anche con Alessandro Nesta. Nel Frosinone degli ultimi sei anni molti, nei diversi ruoli nel Frosinone, sono stati assunti da me. C’era questa volontà di aprire un ciclo con un tecnico giovane che aveva dato dimostrazione di unire qualità a capacità di ottenere risultati. C’è stato un problema burocratico (Caserta, ndr) ed abbiamo iniziato questo ‘casting’ come lo chiamate voi: il primo aveva caratteristiche un po’ diverse per il tipo di esperienze, quindi ci sono stati due nomi di allenatori che rispondevano alle caratteristiche più vicine alle nostre. Gente capace, gente che ha tanta voglia e gente che sarebbe venuta a Frosinone per considerarlo un trampolino di lancio. Le qualità umane e tecniche degli allenatori che abbiamo contattato sono di primissimo livello, lo voglio sottolineare. La scelta è caduta su Alessandro perché ci dà le maggiori garanzie ed è quella che ha unito tutti i punti. Il biennale senza condizioni è un punto di partenza importante: ci pare il tecnico e lo staff giusto per aprire un ciclo importante per dare nuova linfa ad una rosa che, tranne alcune situazioni, rimarrà l’ossatura del prossimo Frosinone».

Il 30 giugno termina l’accordo con Capozucca. Con chi ci dovremo relazionare dal 1 luglio?

«Se dal 30 giugno le stagioni terminano, decadono anche i contratti. Stefano credo sia indirizzato verso una piazza importante e io glielo auguro. Ma per evitare che siate condizionati dal mio modo di vivere questo mondo della Comunicazione, cercheremo di trovare il modo di restare sempre informati. Saranno giorni pesanti ma rispettiamo il vostro lavoro».

Fonte testo e foto: www.frosinonecalcio.com

Nesta nuovo allenatore del Frosinone

E’ Alessandro Nesta, 43 anni, ex difensore di Lazio e Milan, il nuovo allenatore del Frosinone. Romano di Cinecittà, laziale e di famiglia laziale. Con il calcio nel dna. La dirigenza giallazzurra lo ha seguito a lungo e con grande attenzione.  Ed ha scelto lui per un programma di rilancio. Il nome di Nesta, calcisticamente parlando, è legato a doppio filo con i biancocelesti della Capitale. Ed anche con l’ultima Coppa del Mondo conquistata dagli azzurri. In maglia azzurra il palmares per lui parla anche di un argento agli Europei del 2000 e l’oro con l’Under 21 in Spagna. Ha preso parte a 3 campionati d’Europa e 3 del Mondo. Regola del tre consolidata perché per tre volte è stato inserito nella classifica dei primi 50 calciatori al mondo. E nel 2000 – stagione del secondo scudetto della Lazio – arrivò quinto.

Curiosità di quelle che a Roma contano, venne scoperto da un romanista: Francesco Rocca. La famiglia laziale mai e poi mai avrebbe accettato di vederlo con la maglia dei cugini. Quindi la Lazio. Allevato da quel cacciatore di campioni che era Volfango Patarca.  Ha esordito in serie A nel marzo del 1994 sotto l’ala di Dino Zoff ma è dalla stagione successiva che prende posto fisso in prima squadra. Campione d’Italia Primavera, poi si fregia, sempre da calciatore, di tutti i trofei dell’epoca-Cragnotti nella Lazio. Dopo 9 stagioni approda al Milan, a Roma scoppia il pandemonio. Lui in maglia rossonera continua a vincere: due Champions in epoche differenti col Diavolo, una Supercoppa del Mondo, uno scudetto. Negli anni da calciatore emerge il carattere di Alessandro Nesta: un ragazzo lontano dai proclami facili, testa bassa e pedalare ed anche il coraggio di saperci mettere sempre la faccia nei momenti complicati. Chiude la carriera in Italia a 36 anni con un record: è il calciatore romano più vincente di sempre e tra i 125 migliori giocatori viventi al mondo. Poi le esperienze in Canada e in India prima del ritiro dell’attività agonistica. A testa alta anche il ritiro definitivo dall’attività agonistica: il 19 ottobre 2013 gioca la sua ultima partita di calcio, Montreal Impact-Philadelphia Union vinto 2-1. Si fa male a tempo quasi scaduto ma esce dal campo sulle sue gambe, rifiutando la barella. A Montreal impazziscono per lui, forse quanto i tifosi della Lazio che pure lo fischiarono quando tornò a Roma col Milan.

Da allenatore ha poi iniziato da consulente nell’Impact e poi il passaggio negli Usa, nel campionato americano Nasl. Dove vince col Miami – squadra di proprietà di Paolo Maldini – al primo anno ed uscendo ai rigori ai playoff nella stagione successiva. Lascia la squadra statunitense il 18 novembre 2107. Ed a chi gli chiede quale squadra tra Lazio e Milan avrebbe voluto allenare, rispose: «Non ci casco, spero di allenarle entrambe». Quindi la chiamata al Perugia nella stagione 2017-’18 al posto di Breda il 14 maggio 2018, la conquista dei playoff e l’eliminazione al primo turno. A seguire la stagione appena conclusa, quando i grifoni – giunti noni ma rientrati negli spareggi per il caso-Palermo – vennero eliminati dal Verona. Ed ora per lui il Frosinone.

Frosinone-Palermo, due giornate allo Stirpe

Per il lancio durante la partita di oggetti, alcuni dei quali hanno colpito un arbitro addizionale, e di alcuni palloni nel tentativo di interrompere le azioni di gioco, ma anche per l’invasione al termine della gara nella quale sono stati rivolti insulti all’addizionale e sono stati raggiunti gli spogliatoi, provocando momenti di tensione, il Giudice sportivo ha disposto una multa di 25mila euro al Frosinone e l’obbligo di disputare due gare con lo Stirpe a porte chiuse. Respinto il ricorso del Palermo in cui si chiedeva lo 0-3 a tavolino o comunque la non omologazione del risultato. Due giornate, inoltre, di squalifica a Dawidowicz, una ciascuna ad Aleesami, Dionisi e Jajalo. Multato con 10mila euro Maiello per lancio sul terreno di gioco di un pallone allo scopo di interrompere lo svolgimento del gioco.

 

Al seguente link il Comunicato ufficiale

 

Foto La Presse

Un autogol di Terranova condanna il Frosinone

In rimonta il Palermo si aggiudica il primo round della finale playoff 2017/18. Al “Renzo Barbera” i rosanero si aggiudicano in rimonta per 2 a 1 il match di andata contro il Frosinone nell’atto conclusivo del campionato di Serie B Conte.it. A sbloccarla ci pensa dopo appena 5′ Ciano con uno strepitoso sinistro da fuori area. Nel finale del primo tempo pareggia La Gumina, all’81’ arriva l’autorete decisiva di Terranova. Ora gli uomini di Longo dovranno vincere, con qualsiasi risultato, sabato al Benito Stirpe mentre Stellone avrà a disposizione due risultati su tre.

In avvio le cose sembrano mettersi bene per i ciocari, cui bastano cinque minuti per sbloccare il risultato con Ciano che, dopo un errore di Rajkovic, con uno strepitoso sinistro dai 30 metri batte all’incrocio Pomini per lo 0-1. I rosanero sfiorano il pareggio con un le incursioni aeree di Nestorovski e  Dawidowicz. Gli sforzi dei padroni di casa vengono premiati prima dell’intervallo con il destro vincente del solito La Gumina dal limite, su appoggio di Coronado (è il 46′). In una ripresa meno vivace rispetto al primo tempo, la squadra di Stellone completa il sorpasso ma deve ringraziare l’autorete di Terranova che nel tentativo di anticipare Dawidowicz insacca nella sua porta sul corner di Coronado (81′). Nel finale Palermo pericoloso con l’incornata di Nestorovski su assist di Coronado, Vigorito salva, poi ci prova Aleesami ma è in fuorigioco. Il Frosinone va a caccia del pari, la squadra rosanero però difende il preziosissimo successo fino al termine.

 

Nella foto La Presse la grinta di Stellone e di Aleesami

Stellone-Longo oggi rivali, 20 anni fa compagni di squadra

Roberto Stellone e Moreno Longo di fronte da allenatori per la seconda volta, dopo Bari-Pro Vercelli 2-0, nella Serie B ConTe.it 2016/17. La storia curiosa, che in pochi ricordano, è che i due – che stasera si giocheranno la promozione in serie A sulle panchine di Palermo e Frosinone -, da calciatori, sono stati compagni di squadra per una stagione: nel 1997/98, in serie B, alla Lucchese: 12 presenze ed 1 gol per il primo, 35 gettoni senza reti per il secondo (uno dei 4 pluripresenti stagionali assieme a Colacone, Vannucchi e Paci). Allenatore dei rossoneri toscani era Gigi De Canio. Roberto Stellone è anche il grande ex della serata, avendo sia giocato che allenato i giallazzurri ciociari: 34 presenze e 6 reti dal 2009/10 al 2010/11, 64 vittorie, 43 pareggi, 52 sconfitte in 159 panchine dal 2012/13 al 2015/16, con il doppio salto consecutivo dalla Lega Pro alla Serie A.

Foto La Presse.

Fonte Football Data.