Il Grande cuore della Serie B contro il Coronavirus

La Lega Serie B e le 20 società associate scendono in campo a sostegno della ricerca scientifica del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) sul Coronavirus, con SMS o chiamata da rete fissa al numero 45587 dal 28 marzo al 16 aprile.

Una campagna di raccolta fondi inizialmente nata per “B come Bambini” il progetto della Lega B a sostegno dell’assistenza ai familiari dei pazienti ricoverati nei tre ospedali pediatrici italiani, Bambino Gesù di Roma, Meyer di Firenze e Gaslini di Genova, ma che, vista l’emergenza sanitaria che sta coinvolgendo il nostro Paese, anche grazie alla sensibilità delle tre strutture pediatriche, si è trasformato in un progetto attuale e necessario. “I più piccoli per i più grandi” è il senso della scelta che ha guidato la Fondazione Bambino Gesù di Roma, l’Associazione Gaslini Onlus di Genova e la Fondazione Meyer di Firenze a individuare, quale beneficiario della raccolta, lo studio dei meccanismi che portano il Coronavirus a provocare infezioni e determinare malattie infettive per lo sviluppo di terapie innovative del CNR. Partner dell’iniziativa è Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

Il Presidente della Lega Serie B, Mauro Balata: “Il nostro Paese, come il resto del mondo, sta attraversando un momento difficile a causa dell’emergenza sanitaria del Covid-19. La Lega Serie B e le 20 Società associate, dopo la recente decisione dell’Assemblea di acquistare dispositivi medici da donare a 20 strutture ospedaliere del territorio, si pongono al fianco del CNR per sostenere l’attività di ricerca scientifica per la cura del Coronavirus. Ringrazio la Fondazione Bambino Gesù, l’Associazione Gaslini Onlus e la Fondazione Meyer per questo gesto d’amore ricco di significati ed esempio per tutto il Paese. Aiutiamo la ricerca donando al 45587”.

Il Presidente del Cnr, Massimo Inguscio: “Ringrazio sentitamente la Lega Serie B e B Solidale Onlus, che con il progetto “I più piccoli per i più grandi”, attraverso la Fondazione Bambino Gesù di Roma, l’Associazione Gaslini Onlus di Genova e la Fondazione Meyer di Firenze, aiuterà lo studio di terapie innovative sul Coronavirus del CNR: le nostre ricercatrici e i nostri ricercatori saranno come sempre all’altezza! La ricerca è l’asse su cui bisogna costruire il futuro. La ricerca come resistenza, per mitigare gli effetti del Coronavirus e cercare le possibili soluzioni, ma anche come resilienza, per evitare che certe cose si ripetano. Questo vuol dire costruire un mondo nuovo nel quale la multidisciplinarietà di cui il CNR è un esempio avrà un peso decisivo. Diamo atto al governo di avere ascoltato e seguito sin dall’inizio le indicazioni della scienza su come affrontare il virus: altrove qualcuno all’inizio ha dato poca importanza all’allarme degli scienziati, salvo poi ricredersi. Ora bisogna che, intrapresa questa strada, non la si abbandoni più”.

Il Presidente Ispra e Snpa Stefano Laporta: “Le tante tragedie ambientali ci hanno già insegnato, in un passato non troppo lontano, che è fondamentale l’opera di prevenzione come è fondamentale fornire ai cittadini conoscenze e informazioni scientifiche che consentano di resistere a queste calamità. Il periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci costringe a riflettere ancor più profondamente sul valore e l’importanza della ricerca scientifica pubblica; iniziative come questa della Lega Serie B e del mondo del calcio, che ha grande rilevanza sociale, possono contribuire in maniera sostanziale al suo progresso. La scienza non si ferma e proprio ora ha bisogno del sostegno di tutti noi. Solo con l’unione e l’attenzione verso gli altri potremo vincere la battaglia contro il coronavirus, così anche la ricerca può progredire solo se sostenuta da tutti, per consegnare ai giovani un Pianeta migliore”. 

Dal giorno in cui è scoppiata in Italia l’emergenza sanitaria da Covid-19, i ricercatori del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) hanno messo in campo le loro competenze e la loro esperienza, dando il via alla prima attività di ricerca sul Coronavirus a livello nazionale. Il progetto di ricerca sul Covid-19 del CNR, guidato dal Dipartimento di scienze biomediche (Dsb), si pone l’obiettivo di individuare i cosiddetti bersagli cellulari specifici per poi, successivamente, ideare farmaci per la terapia delle infezioni virali, con tecniche che vanno dalla biologia molecolare e cellulare, agli studi morfologici, agli screening di un grande numero di molecole che possano interagire con il meccanismo biologico e all’analisi bioinformatica e modellistica molecolare. Il CNR da sempre si occupa di ricerca di base fino allo studio delle malattie umane e agli interventi terapeutici innovativi, con lo scopo ultimo di scoprire nuove opportunità per migliorare la salute e il benessere delle persone. Partendo da questo principio, il CNR ha deciso di mettere a disposizione le proprie risorse e competenze per affiancare il paese in questo momento difficile.

 

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Il bel gesto di Stefani: mette a disposizione casa sua per i medici

In un periodo di estrema difficoltà per il Paese, ognuno di noi cerca di fare al meglio la sua parte. Tutti, nessuno escluso. Anche i calciatori che, pur da casa, provano a mettersi a servizio della comunità. Ecco allora il gesto, bellissimo, di Mirko Stefani, capitano del Pordenone, che ha messo a disposizione del personale sanitario del Covid Hospital di Jesolo (Venezia) il proprio appartamento nella località balneare dell’alto Adriatico. Un gesto solidale che permetterà già nelle prossime ore a medici e infermieri inviati di rinforzo per far fronte all’emergenza Coronavirus, di avere a disposizione un supporto logistico. “Vogliamo ringraziare il calciatore e la sua famiglia – ha detto il direttore generale dell’Ulss 4 Veneto Orientale Carlo Bramezza – perché permettono al personale di avere a disposizione un immobile nelle vicinanze dell’ospedale, garantendo così il doveroso riposo quando finiscono i turni in corsia“. L’appartamento di Stefani si trova sul lungomare di Jesolo ed è uno dei pochi, tra quelli messi a disposizione, a essere dotato di impianto di riscaldamento. Il difensore della società neroverde non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni in merito. La sua offerta era stata lanciata tramite social network la scorsa settimana: “Metto a disposizione il mio appartamento per qualunque operatore sanitario in cerca di un appoggio. Se qualcuno ha bisogno contattatemi in privato, grazie“. L’Azienda sanitaria veneta ha raccolto la proposta e dopo un sopralluogo ha perfezionato il comodato gratuito, che partirà a breve.

Applaude l’iniziativa il presidente Balata che fa i complimenti a Stefani per il gesto di grande cuore che dimostra l’attenzione nei confronti della comunità.

Fonte foto: Pordenone Calcio.

Balata: “un piano Marshall per aiutare il calcio”

Un piano Marshall per il calcio. Ecco l’idea del presidente della Lega B, Mauro Balata, per contrastare la drammatica emergenza del coronavirus e le sue conseguenze sulla stabilità del sistema calcio in Italia. “L’obiettivo primario – spiega Balata – è quello di salvaguardare la salute di calciatori, staff e dipendenti di tutti i club e per questo vogliamo seguire le direttive diramate dal Governo e dalle autorità medico-scientifiche per poter ripartire nel miglior modo possibile, quello più sicuro per la salute di tutti gli attori coinvolti. Ma ci sono due aspetti per guardare il futuro del sistema calcio del nostro Paese. Il primo riguarda il modo di affrontare questa situazione di straordinaria gravità. Qui siamo di fronte a un problema imprevedibile e assolutamente violento, dati alla mano, e per questo motivo è necessario un “piano Marshall” del calcio che possa mettere in campo strumenti straordinari e che consenta di avere delle priorità: la prima, naturalmente, riguarda la salute di tutti i giocatori, degli staff, dei dipendenti dei club, e la seconda la sopravvivenza del sistema Serie B, ma più in generale del sistema calcio italiano. Servono pertanto dei fondi straordinari, capaci di prevenire ulteriori problemi e anche di riequilibrare una situazione che non è affatto semplice e che può portare a una crisi se non si attivano degli strumenti di garanzia, naturalmente destinati ai soggetti meritevoli.

Una proposta potrebbe essere quella di assegnare alle società associate un ristoro economico connesso al danno economico subìto per effetto dei provvedimenti in parola (DPCM Governo), elemento che diventa quanto mai determinante per la vita stessa dei club. Le risorse per tale contributo a fondo perduto potrebbero essere attinte attraverso la riconversione dell’accantonamento per Rischi e Oneri previsto nel budget federale 2020/2021, recentemente approvato dal Consiglio Federale e attraverso l’utilizzo del relativo Fondo attualmente esistente nello stato patrimoniale del bilancio della Federazioni. Potrebbe inoltre essere attivato da parte della Federazione, eventualmente di concerto con l’UEFA, uno strumento tecnico-giuridico, una sorta di ‘fondo di salvaguardia’, a favore di tutte le società associate, che permetta di sostenere e garantire alle stesse l’accesso al credito bancario, a breve e a medio termine, per fronteggiare le temporanee, ma robuste, carenze di liquidità che indubbiamente si verranno a creare.

Queste sono idee che potrebbero essere utilizzate per far fronte alla crisi ma è chiaro che ogni soggetto, ogni attore, deve fare dei sacrifici e non intendo solo le società. Serve un’analisi giuridica approfondita che porti a una riflessione sulla necessità di un riequilibrio economico complessivo nei rapporti tra società e calciatori. Si tratta di una crisi profonda e strutturale che può produrre conseguenze devastanti per tutti. Tutelando le società si tutelano non solo i protagonisti assoluti, i calciatori, ma anche quei professionisti, e le loro famiglie, che hanno meno evidenza ma che consentono ai club di andare avanti, e mi riferisco ai dipendenti. Non mi aspetto che lo Stato intervenga direttamente a sostegno del mondo del calcio, ci mancherebbe, visto che ci sono naturalmente delle altre priorità in questo momento. Però ci sono delle accortezze che potrebbero contribuire al supporto di un sistema importante per il nostro Paese: mi riferisco ad interventi con strumenti di defiscalizzazione importanti per sostenere il calcio in Italia.

Poi un altro punto da tenere ben presente riguarda i protocolli per la ripresa delle attività, cosa che speriamo accada il prima possibile perché vorrebbe dire aver superato questa crisi. I problemi sono 2: i calciatori devono essere in grado di arrivare a quel momento, speriamo non troppo lontano, in condizioni atletiche quantomeno sufficienti per garantire l’attività fisica. Adesso vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, le autorità medico-scientifiche stanno monitorando la situazione e noi stiamo seguendo l’evolversi da vicino, e proveremo a trovare una linea comune per rispettare le esigenze di tutti: dei calciatori, con il loro diritto alla salute e la necessità di avere una preparazione fisica ottimale, e delle società che possano avere strumenti anche di natura medico-scientifica che possano garantire l’abilitazione alla ripresa e alla prosecuzione degli allenamenti.Il secondo punto riguarda le modalità di ripresa che dobbiamo concordare insieme alla Federazione una volta ricevute le rassicurazioni da parte delle varie commissioni medico-scientifiche“.

Infine una battuta sulla possibile ripresa dei campionati: “adesso è prematuro parlarne. Seguiamo molto da vicino quello che le autorità preposte ci dicono e speriamo di poter ricominciare il prima possibile. Che siano i primi di maggio, se le condizioni lo consentano, lo speriamo tutti. Magari anche prima se questo terribile avversario sarà sconfitto. La cosa importante è seguire le disposizioni delle autorità e poi si discuterà sulle modalità da adottare, magari anche usando lo strumento delle porte chiuse per tutelare ancor di più la salute dei tifosi. In Consiglio direttivo e poi in Assemblea abbiamo all’unanimità stabilito che dobbiamo prioritariamente garantire la salute, seguendo le indicazioni delle autorità medico scientifiche, e quindi tutelare la regolarità del nostro campionato. Questo significa che appena sarà possibile cercheremo di riprendere il nostro cammino dando certezze e regolarità. Il rinvio degli Europei ci permette di avere anche maggiore respiro in vista del ritorno in campo. Ma adesso la cosa importante, e lo ribadisco, è restare a casa per vincere tutti insieme questa importantissima partita“.

Perugia, Vicario telefona ai tifosi

Una telefonata speciale è arrivata ad alcuni tifosi del Perugia in questi giorni di isolamento direttamente dal numero uno del Grifone: Guglielmo Vicario. L’estremo difensore umbro, in casa come quasi tutti i cittadini italiani, ha cercato con una simpatica iniziativa di stare vicino ai suoi supporter e dimostrare che, ancora una volta, il calcio è della gente e la Serie BKT lo vuole fare presente anche con dei piccoli gesti che, soprattutto in questo momento, significano tanto. Ecco allora che anche i calciatori “scendono in campo” con varie iniziative, tra cui quella condivisa dal Perugia che insieme alla Lega B promuove la campagna #distantimauniti.

Vicario ha dunque telefonato a Paolo e Paola, due storici tifosi perugini, e dopo averli rassicurati sulla sua “vera” identità, ha parlato un po’ della stagione del Grifone e della vita di tutti i giorni in questo periodo un po’ particolare.

A Vicario e al Perugia vanno naturalmente anche i complimenti del presidente Balata per l’iniziativa che permette ai tifosi di restare vicino ai propri beniamini e di avere un messaggio positivo in questo momento di emergenza sanitaria.

#distantimauniti

– Pronto chi parla?- Sono Guglielmo Vicario⠀📞 Il nostro portierone chiama una fantastica coppia di tifosi⠀#distantimauniti

Gepostet von A.C. Perugia am Dienstag, 17. März 2020

Coronavirus, sostegno del cavalier Arvedi all’ospedale di Cremona

“Ho parlato oggi al telefono con il cav. Giovanni Arvedi per manifestargli una volta di più la gratitudine per il lavoro che svolge a vantaggio della sua comunità e quindi per tutti noi lombardi”.  Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana spiegando che “con la sua Finarvedi si è fatto carico dell’intero onere relativo alla permanenza per tre mesi a Cremona dell’equipe di 60 persone, tra medici, infermieri e tecnici provenienti dagli Stati Uniti, che opereranno all’interno dell’Ospedale da campo dotato di 60 posti letto e 8 posti di terapia intensiva”.
L’ospedale sarà a giorni allestito dalla ONG ‘Samaritan’s Purse’ (Il Buon Samaritano) nel parcheggio antistante l’ospedale Maggiore di Cremona. Il personale, che in parte giungerà stasera, sarà ospitato pertanto presso l’albergo Continental di Cremona, senza oneri aggiuntivi per la ONG, “cui va il ringraziamento e la riconoscenza di tutti noi”.

La top 11 della settimana è fatta da tutti noi: #distantimauniti

La partita più importante della stagione, quella che tutti insieme giocheremo da casa, è anche quella che siamo pronti a vincere. Ecco la nostra top 11 della settimana allora, sperando che ognuno di noi faccia la sua parte per vincere questa sfida.
Continuando ad attenerci alle disposizioni del decreto ministeriale, saremo tutti i migliori in campo.
#DistantiMaUniti #Iorestoacasa

#iorestoacasa, anche i giocatori “scendono in campo”

In un momento particolarmente complesso per tutto il Paese, anche i calciatori della Serie BKT vogliono fare la loro parte. Non sui tradizionali campi, i rettangoli verdi su cui siamo soliti vederli, ma a casa per promuovere le iniziative legate allo slogan #iostoacasa, l’impegno chiesto a tutti i cittadini per contrastare l’emergenza Covid-19. E allora, a partire da un’idea del sito gianlucadimarzio.com, ecco alcune sfide particolari dei calciatori del campionato cadetto: da Settembrini che prepara le tagliatelle a Sciaudone in casa a giocare con i figli, passando dalla “Casa de Manuel” di Iori. Insomma, un mix che non passa di certo inosservato e che accompagna i tifosi che in questo momento da casa possono comunque apprezzare le gesta dei propri beniamini sperando che il prima possibile si possa tornare in campo, quello vero.

Ulteriori indicazioni e suggerimenti in relazione al COVID-19

La Lega nazionale Professionisti B,

  •  visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020, con particolare riguardo all’art. 1 co. 1, lett. d) di tale provvedimento;
  • visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 “Misure urgenti di contenimento del contagio su tutto il territorio nazionale”, con particolare riguardo all’art. 1 co. 3, di tale provvedimento ai sensi del quale “sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti […];
  • visto il C.U. LNPB n. 124 dell’11 marzo 2020 con il quale, anche a seguito del C.U. FIGC n. 179/A del 10 marzo 2020, è stata disposta la sospensione di tutte le competizioni organizzate dalla LNPB fino al 3 aprile 2020;
  • in considerazione dell’emergenza da COVID-19, del rapido evolversi della gravosa situazione, delle previsioni relative alla rapida diffusione del contagio nonché delle prescrizioni contenute, da ultimo, nel D.P.C.M. dell’11 marzo 2020;
  • allo scopo di non vanificare gli evidenti e gravosi sforzi delle Autorità sanitarie, costantemente impegnate su tutto il territorio nazionale;
    trasmette ulteriori suggerimenti con l‘obiettivo di tutelare la salute dei tesserati e di migliorare ed agevolare la gestione degli eventi in continua evoluzione:
    trasmette ulteriori suggerimenti con l‘obiettivo di tutelare la salute dei tesserati e di migliorare
    ed agevolare la gestione degli eventi in continua evoluzione:
    1. stante la sospensione di tutte le competizioni organizzate dalla LNPB fino al 3 aprile 2020, si consiglia fortemente l’interruzione degli allenamenti per almeno 7 giorni;
    2. a tutti i tesserati si raccomanda vivamente, come previsto dal D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, di restare presso il proprio domicilio, non rientrando presso le proprie residenze e di evitare contatti sociali e spostamenti non strettamente necessari;
    3. si raccomanda, altresì, di restare in continuo e stretto contatto con i rispettivi staff medicosanitari, onde poter consentire agli stessi la costante possibilità di “effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19”, così come previsto dai DPCM dell’8 e 9 marzo 2020;
    4. fino ad eventuali nuove ed ulteriori comunicazioni, si raccomanda ancora una volta di seguire le indicazioni della FMSI.

 

Leggi la nota.

Sospensione Serie BKT e Campionato Primavera 2

La Lega B, in ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 “Misure urgenti di contenimento del contagio su tutto il territorio nazionale”, comunica la sospensione della Serie BKT e del Campionato Primavera 2 fino al 3 aprile.

Leggi il comunicato ufficiale.

Serie BKT e Campionato Primavera 2 a “porte chiuse” fino al 3 aprile

La Lega B, in ottemperanza a quanto varato dal Governo in merito all’emergenza sanitaria derivante dal Covid-19, comunica che le gare della Serie BKT e del Campionato Primavera 2 si disputeranno a “porte chiuse” fino al 3 aprile.

Leggi il comunicato ufficiale.