‘Facciamo la formazione’ fa tappa a Reggio Emilia

Appuntamento questa mattina con i calciatori della Reggiana nell’ambito del progetto “Facciamo la Formazione”, programma formativo organizzato dall’Associazione Italiana Calciatori insieme alla Lega B, che nasce con l’obiettivo di preparare gli atleti in attività a carriere professionali dopo il termine dell’esperienza calcistica professionistica, sviluppando competenze e conoscenze del mondo del lavoro con un particolare riferimento a quello sportivo.

Il progetto, giunto quest’anno alla sua nona edizione, affronta diverse tematiche improntate alla formazione di un profilo personale e professionale a trecentosessanta gradi: dal Diritto Sportivo al Marketing, dalla Comunicazione alla Psicologia.

In videoconferenza, capitan Paolo Rozzio e compagni hanno seguito la “lezione” del Vicepresidente vicario AIC Umberto Calcagno dal titolo “Professione calciatore” – principi di diritto sportivo e norme contrattualistiche.

Quest’anno, vista la situazione emergenziale e le conseguenti limitazioni alla mobilità, gli incontri, nell’ottica di una sempre massima attenzione verso la tutela della salute degli associati, si svolgono on line. Il ciclo di incontri proseguirà nei prossimi giorni con altre società della Serie BKT e Lega Pro.

Il presidente Balata: “anche il Ministero con noi per la lotta al match fixing”

Durante la visita odierna all’Agenzia di stampa Italpress, il presidente della Lega B, Mauro Balata, ha avuto modo di fare il punto sulle attività portate avanti dalla Serie cadetta e sui progetti futuri. In particolare, tra le varie cose, il numero uno della Lega B ha voluto confermare l’impegno per combattere il fenomeno del match fixing, svolto attraverso l’Integrity Tour insieme a Ics e Aic, che ha intenzione di rendere ancora più efficace: “Continuiamo a portare avanti questa nostra iniziativa facendo riunioni nelle sedi della società, trasmettendo questo messaggio di contrasto anche ai giovani calciatori nei confronti di uno dei problemi più grandi che ha non solo il calcio, ma lo sport in generale”.
Nell’occasione, Balata ha anticipato una novità: “Nelle prossime riunioni, a partire dal mese di gennaio, avremo con noi, perché’ stiamo definendo un accordo in tal senso, anche un ulteriore asset, l’unità informativa di contrasto alle scommesse sportive creata con un decreto del Ministro dell’Interno e che opera attraverso lo stesso ministero. Un proprio dirigente, il dottor Delfini, sarà presente alle nostre riunioni per dare un messaggio ancora più forte per cercare di far capire come il match fixing, e soprattutto le scommesse illegali, siano un male che va estirpato dalla competizione calcistica”.

Renica dalla Francia a Verona: “Al Bentegodi nulla è scontato”

E’ nato in Francia ma non si può dire che non sia italianissimo: Alessandro Renica, classe 1962, già a 3 anni è rientrato in Italia, a Verona per l’esattezza, e con la formazione scaligera ha vestito i colori dal 1991 al 1993, un grande traguardo per uno che da ragazzino era “malato” di Hellas. Domani sera, nell’ambito dell’accordo fra Lega B e Aic sugli Ex calciatori in campo, Renica sarà al Bentegodi per gustarsi la semifinale tra gialloblu e Pescara, un match di cartello tra due squadre dalla grande tradizione calcistica.

Qual è il primo ricordo che le viene in mente se si parla di Verona?

‘Beh, ce ne sarebbero tanti. Innanzitutto io da ragazzino ero tifosissimo, malato praticamente, dei colori gialloblu. Potrei raccontare tante cose, tante esperienze, ma mi basta dire un nome per far capire a tutti quello che voglio dire: Gianfranco Zigoni. Ecco io mi godevo le sue prestazioni, e questo la dice lunga in che contesto ho mosso i primi passi come tifoso dell’Hellas Verona’.

E adesso segue ancora l’Hellas?

‘Sicuramente meno di prima anche a causa del lavoro. Mi trovo a seguire perlopiù il Napoli, altra città che ha un certo valore nella mia vita, ma mi capita comunque di informarmi sulle prestazioni della squadra di Aglietti. Anche perché da allenatore comunque uno deve tenersi informato, e a me piace fare le cose bene’.

Mercoledì sera al Bentegodi arriva il Pescara per la semifinale playoff, che partita sarà?

‘Come dicevo prima per fare delle analisi specifiche bisogna conoscere fino in fondo tutte le variabili e gli ambienti. Visto che non posso giudicare questi aspetti in maniera precisa posso dire la mia idea generale di questo match, anche alla luce della mia esperienza e della mia conoscenza del calcio. Bisogna fare una premessa e dire che, a livello fisico, le due squadre arrivano in due momenti contrapposti: il Pescara entra in scena adesso, avendo ottenuto un miglior piazzamento in classifica, l’Hellas Verona invece ha disputato addirittura i supplementari nel turno preliminare contro il Perugia. Quindi, almeno a livello atletico, potrebbero esserci delle difficoltà per i padroni di casa e proprio su questo potrebbe puntare Pillon per mettere sui giusti binari il match, senza dimenticare che, visto il miglior piazzamento in classifica, il Pescara può contare anche sulla possibilità di arrivare in parità al termine dei 180′. Però Aglietti ha dimostrato di avere una squadra con una grande capacità offensiva, con tanta qualità e che sicuramente è molto competitiva. Poi naturalmente parlerà il campo, fare pronostici in questo momento è impensabile’.

E più in generale di questa B cosa pensa?

‘La serie cadetta è il palcoscenico migliore per non bruciare i giovani e per lanciarli nel calcio che conta. I grandi club, quelli che giocano le coppe europee, hanno difficoltà a gestire tutta la rosa e tutti i giovani senza bruciarli. Ecco allora che la B diventa una palestra vera e propria e le ultime convocazioni nelle rappresentative azzurre ne sono la prova. La B è un campionato molto difficile, equilibrato, in cui le motivazioni sono pazzesche e l’equilibrio è una caratteristica diventata “tradizionale”. Sicuramente un campionato come questo serve all’intero movimento perché permette ai talenti del domani di fare un’esperienza molto formativa che possa lanciarli subito nei grandi palcoscenici’.

Nella foto, Alessandro Renica (3° in alto a partire da destra) ai tempi dell’Hellas Verona.