Brescia, 25 anni fa la vittoria del torneo Anglo-Italiano

Il 20 marzo del 1994 il Brescia alzava al cielo la coppa del Torneo anglo-italiano nel match disputato a Wembley contro l Notts Country. A decidere il match, terminato 1-0, una rete di Ambrosetti al ventesimo della ripresa. Era il Brescia di Lucescu che aveva in squadra, tra gli altri, gente del calibro di Sabau e Hagi.

Tremolada raggiunge in extremis il Palermo

Palermo raggiunto nel recupero nel big match del campionato di Serie BKT con il Brescia: finisce 1-1 e la vetta della classifica resta ai lombardi. Al vantaggio del rientrante Nestorovski, un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Stellone, risponde Tremolada con un sinistro che prende uno strano effetto e sorprende Brignoli. Un pari arrivato in una giornata storica per i rosanero che riconquistano il proprio pubblico, in oltre 22 mila al Barbera per rispondere all’appello della squadra e all’indomani del salvataggio societario con il nuovo ribaltone che ha consegnato la presidenza a Rino Foschi in attesa di un nuovo investitore che sarebbe gia’ pronto a subentrare.

La partita la fa il Palermo. Al 12′ problemi muscolari per il bresciano Martella, costretto a lasciare il posto all’esperto Gastaldello. Al 15′ il primo a cercare la porta e’ Murawski con una conclusione da fuori non lontana dal palo alla sinistra del portiere. Al 25′ Palermo vicino al gol con un destro a giro di Trajkovski fuori di un soffio. Al 37′ ancora Palermo insidioso con un sinistro dal limite di Haas che sfiora il palo. Al 44′ Trajkovski mette in mezzo da destra per Falletti che svirgola il pallone da ottima posizione. Nella ripresa il Brescia da’ l’impressione di entrare in campo con un atteggiamento piu’ propositivo. Al 5′ Torregrossa protesta per un intervento in area di Rajkovic ma Sacchi ritiene che si puo’ proseguire. All’11’ e’ pero’ il Palermo a sfiorare la rete con una gran giocata di Falletti che con un destro potente da posizione defilata colpisce la traversa. Al 15′ brivido per Alfonso che rischia pressato da Puscas ma riesce a mettere la palla in fallo laterale. Al 31′ Stellone prova la carta Nestorovski e viene subito ripagato dal macedone che festeggia il suo ritorno in campo: angolo di Trajkovski e preciso stacco di testa dell’attaccante con palla che colpisce il palo interno alla destra del portiere e si insacca. Il Brescia prova subito a reagire e Morosini manca il pallone sul secondo palo su azione da calcio d’angolo, quindi Brignoli anticipa Gastaldello. Al 42′ Brescia insidioso con Rodriguez con un destro sull’esterno della rete. Quando il Palermo sembra avere gia’ vinto al 48′ arriva il pareggio di Tremolada che trova un jolly che vale il primato.

 

Nella foto il tecnico del Brescia Corini

Manita del Brescia, ora è primo

Capolista (almeno) per una notte. Il Brescia di Eugenio Corini espugna con un sontuoso 1-5 l’Adriatico Cornacchia di Pescara e in attesa della gara del Palermo guida in solitaria il campionato di Serie BKT. Il Pescara pero’ parte subito forte e nei primi otto minuti mette in seria difficolta’ la retroguardia delle rondinelle andando vicinissimo al gol prima con una conclusione a botta sicura di Mancuso e poi con un diagonale di Marras uscito a pochi centimetri dal palo. Da qui in poi il Brescia prende le misure alla squadra di Pillon e inizia a imbastire gioco. Infatti intorno al 20′, un’ingenuita’ di Kanoute’ scaturisce un calcio di rigore che regala a Donnarumma il suo diciannovesimo centro stagionale. In casa Pescara si spegne la luce e il Brescia piu’ cinico sotto porta raddoppia con l’ex Romagnoli che corregge in rete una punizione di Tonali deviata da Donnarumma. Il tris invece arriva poco prima della fine del primo tempo. Pallone illuminante di Ndoj per Bisoli che a tu per tu con Fiorillo mette una seria ipoteca sulla gara. I pescaresi feriti nell’orgoglio hanno un cenno di reazione con Capone che si vede respingere sulla linea da Romagnoli un gol gia’ fatto. Nella ripresa Pillon butta dentro Monachello ma il Brescia guadagna il suo secondo rigore di giornata e porta a quattro le marcature con Torregrossa che spiazza Fiorillo. Nonostante il passivo, la squadra di Pillon reagisce con le sortite di Monachello che prima va vicino al gol e poi accorcia le distanze di testa assistito da Mancuso. Il Brescia abbassa i ritmi e il Pescara in piu’ occasioni sfiora il gol ma le parate di Alfonso e la solidita’ della difesa bresciana, negano un passivo meno doloroso al Pescara. Chiude definitivamente i conti un gran sinistro sotto il sette di Torregrossa.

 

Nella foto di Massimo Mucciante il rigore calciato da Donnarumma

Brescia-Spezia, otto gol e spettacolo

Pareggio pirotecnico al Rigamonti tra due belle squadre che hanno giocato sul campo 90′ di bel calcio. Al festival del gol vince Alfredo Donnarumma, autore di una strepitosa tripletta grazie alla quale prende il largo nella classifica cannonieri con 18 reti. Non da meno la doppietta di Bidaoui. Nel mezzo i gol di Mora, Tonali e Okereke su calcio di rigore. Gli uomini di Corini non riescono cosi’ a superare il Palermo in tesata alla classifica, per lo Spezia un pareggio che vale un punto in classifica e qualche rammarico di troppo per essere arrivato dopo essere stato per quattro volte in vantaggio. Serata da dimenticare per il giovane portiere del Brescia Lorenzo Andrenacci, non esente da colpe in tre delle quattro reti dei liguri.

 

Nella foto Donnarumma e Tonali autori dei quattro gol del Brescia

Il grazie di Lega e Cremonese a Simoni

Il pubblico di Cremona gli ha attribuito la sua giusta ovazione. E lui, Gigi Simoni, l’allenatore più vincente della Serie B con sette premiazioni si è commosso. E’ stato l’epilogo di un pre partita in nome del mister capace di portare a Cremona una promozione e l’anglo italiana. Un pre partita dove la Lega B e l’Us Cremonese hanno premiato il tecnico di Crevalcore. Accompagnato da uno degli autori della sua biografia, l’ex mister di Brescia, Inter e tante altre squadre è infatti sceso in campo nel pre di Cremonese-Palermo per ricevere una targa ricordo dalle mani del presidente dell’Us Cremonese Paolo Rossi e una seconda dal direttore generale della Lega B Stefano Pedrelli, intervenuto al posto del presidente Mauro Balata impossibilitato a presenziare per un’indisposizione che lo ha colpito nella giornata di ieri. Balata che però non ha voluto far mancare il suo messaggio a Simoni: ‘Ci accomunano una categoria, in cui lei si è fatto onore e che lei ha contributo a far crescere, ma anche valori dello sport che la Lega ogni giorno vuole promuovere, quelle del rispetto e del fair play’. In campo, durante la premiazione, anche l’ad di BKT Europe Lucia Salmaso e Luca Tronchetti, giornalista e uno degli autori della biografia ‘Simoni si nasce‘.

 

Nella foto il direttore generale della Lega B Stefano Pedrelli insieme al presidente della Cremonese Paolo Rossi, a quello degli Allenatori Renzo Ulivieri e all’ad di Bkt Europe Lucia Salmaso premiano Gigi Simoni

Tanti auguri Gigi Simoni

Uno stile con pochi eguali, toni sempre pacati. Una vita per il calcio quella di Gigi Simoni, 80 anni oggi, vissuta da ogni angolo possibile: calciatore, tecnico, dirigente. “Simoni si nasce”, si chiama così la sua biografia uscita in questi giorni e scritta da Carmignani, Ghedini e Tronchetti. Mai titolo fu più azzeccato. Un compleanno che la Serie B celebrerà sabato con la premiazione in campo nella ‘sua’ Cremona, nel pre della gara con il Palermo alla presenza del presidente della Lega B Mauro Balata e della dirigenza grigiorossa. Con la Cremonese Simoni ha conquistato una delle sette promozioni in A, record assoluto, e un’anglo-italiana nel tempio di Wembley conquistando il titolo di ‘allenatore del secolo‘.

Diciassette le squadre guidate nel corso di una carriera che, in mezzo a tante promozioni, ha vissuto il suo clou all’Inter. L’Inter di Ronaldo. Una squadra compatta e arcigna, magari poco spettacolare ma di un’efficacia pazzesca: capace di difendersi e ripartire sfruttando al meglio la straordinaria classe del Fenomeno. Una Coppa Uefa stravinta a Parigi contro la Lazio, uno scudetto scivolato via tra mille polemiche contro la Juventus nella ‘famosa’ stagione del Ronaldo-Iuliano. L’avventura in nerazzurro termina a novembre, dopo 11 giornate, dopo aver battuto la Salernitana e il Real Madrid 3-1 a San Siro. Era (anche) l’Inter di Roberto Baggio mentre Ronaldo iniziava ad affrontare i primi problemi a quel ginocchio che tanto lo ha tormentato.

Nato a Crevalcore (Bologna) il 22 gennaio del 1939, Simoni inizia la carriera da giocatore nelle giovanili della Fiorentina. Esterno con il vizio del gol, disputa complessivamente 368 partite da professionista (62 le reti, di cui 187 in Serie A) indossando le maglia di Mantova, Napoli, Torino, Juventus e Genoa. E proprio sulla panchina rossoblu’, nel corso della stagione 1974/75, Simoni comincia ad allenare, subentrando a Guido Vincenzi. In tutto otto promozioni (record condiviso con Osvaldo Jaconi), 7 in Serie B con Genoa (1975-1976) e (1980-1981), Brescia (1979-1980) Pisa (1984-1985) e (1986-1987), Cremonese (1992-1993, per i grigiorossi, con cui ha anche vinto l’angolo-italiano, e’ stato l’allenatore del secolo), e Ancona (2002-2003) e una in Serie C1 con la Carrarese (1991-1992). Il Genoa lo ha inserito nella sua Hall of Fame.

Bastano queste premesse per spiegare i motivi che porteranno il presidente della Lega B Mauro Balata insieme alla dirigenza della Cremonese, rappresentata dal presidente Paolo Rossi, a scendere in campo nel pre gara di sabato dello Zini per premiare Gigi Simoni. Il mister capace di conquistare otto promozioni, di cui sette in B, riceverà l’abbraccio di quel pubblico a cui ha regalato tante emozioni come una scalata in Serie A e la vittoria dell’angloitaliana nel 1993 a Wembley. Un palmares che gli ha garantito l’investitura, nel 2003, in occasione del centenario della Cremonese, di “allenatore del secolo” dei grigiorossi e dieci anni più tardi di diventare presidente della società per volontà del cavaliere Giovanni Arvedi.

Alla cerimonia, durante la quale sarà consegnata una targa della Lega B in ricordo della giornata e un riconoscimento da parte dell’Us Cremonese, sarà presente l’amministratore delegato di BKT Europe, sponsor del campionato, Lucia Salmaso e, inoltre, Luca Tronchetti e Luca Carmignani, due dei tre autori della biografia dedicata a Gigi Simoni ‘Simoni si nasce’.

Nella foto la copertina della biografia di Gigi Simoni

Con Corini la svolta, adesso il Brescia punta la A

Riecco il Brescia nei quartieri alti della classifica della Serie BKT: le “rondinelle” puntano forte la 12° promozione in Serie A, che eguaglierebbe il record storico finora detenuto dall’Atalanta. Mai, nell’era dei 3 punti per vittoria, la formazione lombarda si è trovata al giro di boa nelle prime due posizioni di classifica, inclusi gli anni poi terminati con le promozioni in Serie A. Il cammino è simile a quello del Palermo capolista e campione d’inverno: inizio in salita, poi la svolta con l’avvento di Corini che ha una media punti/partita di 2 netti (30 in 15 partite). La formazione lombarda ha trovato una certa continuità caratterizzata anche dal numero di pareggi, da record nel torneo (8, come Cittadella) ma anche da un attacco super (35 gol segnati, in gol in tutte le 18 gare disputate finora). L’undici di Corini è inoltre imbattuto in casa (come il Palermo). Uomo copertina, neanche a dirlo, Alfredo Donnarumma giocatore: capocannoniere con 14 gol e più decisivo, in valore assoluto, del torneo, con 12 punti portati grazie ai suoi gol determinanti. La ciliegina sulla torta del 2018 del Brescia è senza dubbio la convocazione in Nazionale maggiore per Tonali, giovane dal sicuro avvenire.

Il Brescia fa e disfa, col Benevento è 1-1

Un gol per gli ospiti, un’autorete per i padroni di casa. Finisce 1-1 Benevento-Brescia, dunque né vinti né vincitori nel match clou dell’ultima giornata di andata della Serie BKT. Nella prima frazione di gioco il Benevento si fa preferire per intensità’ e corsa, ma è il Brescia a inizio match ad avere l’occasione più’ ghiotta. Bisoli ci prova dalla distanza Montipò mette i guantoni deviando in corner. Al 38′ numero di Insigne con un tiro a giro che termina di poco sul fondo. Nella ripresa il canovaccio della gara è sempre lo stesso ma è il Brescia a colpire. Minuto 29: Donnarumma dalla sinistra serve Torregrossa che a botta sicura gonfia la rete. Il Benevento non demorde e cinque minuti più’ tardi pareggia grazie al più’ classico degli autogol firmato da Cistana.

Lombardi che raggiungono il Pescara al secondo posto, per i sanniti l’anno si chiude a quota 29 punti.

Nella foto l’esultanza di Torregrossa.

Il Brescia al primo posto, ok Livorno

Nei primi due anticipi della 18a giornata di serie BKT, il Brescia batte 3-2 la Cremonese, mentre il Livorno vince 4-1 in casa del Carpi.

 

Brescia-Cremonese 3-2

Il Brescia ottiene l’ennesimo successo tra le mura amiche dello stadio Rigamonti. Vittoria nel derby con la Cremonese con il dolce gusto nel finale. Il gol di Ndoj all’89’, infatti, fa esplodere lo stadio regalando alle rondinelle una notte da prima della classe con il Palermo. Primo tempo di marca bresciana con il doppio vantaggio firmato da Spalek e Bisoli. Nella ripresa entra Piccolo e riacciuffa la sfida: un eurogol ed un rigore con protesta portava la sfida sul 2-2. Nel finale la rete del successo di Ndoj per la gioia di Eugenio Corini e per il primo posto momentaneo in attesa della gara del Palermo con l’Ascoli.

 

Carpi-Livorno 1-4

Il Livorno gioca la gara perfetta e sbanca Carpi, lasciando l’ultimo posto e avvicinandosi a -2 dagli emiliani, con il quarto risultato utile di fila (8 punti). L’avvio della squadra di Breda e’ devastante, con due legni colti (Colombi smanaccia il tiro cross di Gasbarro sulla traversa, scossa poi qualche minuto dopo anche dal colpo di testa di Raicevic) e il meritato vantaggio di Pedrelli, bravo a infilarsi in area sul cross di Bruno. La rete scuote il Carpi che chiude in crescendo il tempo, sfiora il pari con Mbaye, che arriva tardi sul corner di Jelenic, e poi trova l’1-1: Machach imbecca Arrighini, Mazzoni in uscita e’ saltato e sul tiro cross diretto in porta arriva il tocco di Di Noia. Prima del riposo ancora Machach dopo aver saltato due uomini centra il palo. Nella ripresa c’e’ solo il Livorno che torna avanti con Murilo dopo l’assolo di Agazzi che parte dalla sua metacampo centralmente. Castori prova a cambiare, prima 3-4-1-2 con Vano e poi 4-2-4 con Mokulu, ma e’ la squadra toscana che nel finale due volte col neoentrato Giannetti (doppio assist dell’altro cambio Maicon) a chiudere i conti col 4-1 finale.

 

Nella foto di livornocalcio.it Murilo autore del 2 a 1 per il Livorno