Cosenza, Braglia esonerato

La Società Cosenza Calcio comunica di avere sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra il Sig. Piero Braglia. Al tecnico protagonista della promozione in Serie B, che ha collezionato 107 panchine in rossoblù, vanno i più sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto negli ultimi anni.

Boscaglia fa 200 in B, amarcord per Braglia, Tesser e Ventura

Le curiosità sul prossimo turno di campionato segnalate da Football Data:

200 200 panchine in Lega B, considerata la sola regular season, per Roberto Boscaglia, il cui bilancio è di 66 vittorie, 62 pareggi e 71 sconfitte con esordio datato 24 agosto 2013, Padova-Trapani 0-2. Trapani, Brescia, Novara e Virtus Entella le squadre da lui allenate tra i cadetti.

168 Amarcord per Piero Braglia, che ha allenato dal 2010/11 al 2013/14 la Juve Stabia, riportando in B le “vespe” con la promozione 2010/11, vincendo la Coppa Italia di Lega Pro 2010/11 e retrocedendo in C nel 2013/14. Per lui in gialloblu 168 panchine ufficiali, con bilancio di 54 vittorie, 49 pareggi e 65 sconfitte.

83 Ex di lusso Attilio Tesser, già allenatore della Cremonese nel periodo luglio 2016-aprile 2018, riportando in B i grigiorossi nel 2016/17 e sommando 83 partite ufficiali con score di 35 successi, 25 pareggi e 23 sconfitte.

13 Giampiero Ventura è un ex, avendo allenato lo Spezia dal luglio al dicembre 1986, in C-1, per 13 panchine totali con score di 2 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte, oltre a 6 match di Coppa Italia di Lega Pro, che vennero dati persi a tavolino per rinuncia allo Spezia e ai rispettivi avversari di turno.

6 Il derby toscano Empoli-Livorno si rigioca per la prima volta dopo oltre 6 anni e mezzo dalla finalissima play-off di Lega B 2012/13 (29 maggio 2013): la gara di Empoli, match di andata, si chiuse 1-1 con le reti di Tavano al 30’ per gli azzurri e Duncan al 72’ per gli amaranto. Nel ritorno fu 1-0 amaranto, con la rete decisiva di Paulinho al 32’ che diede quella che – ancor oggi – resta l’ultima promozione labronica in Serie A.

Foto Getty Images.

Cosenza, confermato Piero Braglia

Piero Braglia e il Cosenza ancora assieme per il prossimo anno. Lo ha annunciato la societa’ calabrese con una nota sul proprio sito. “La Societa’ Cosenza Calcio comunica che Piero Braglia sara’ l’allenatore del Cosenza Calcio anche nella stagione 2019/2020. Il tecnico rossoblu’, nato a Grosseto il 10 gennaio 1955, ha condotto la squadra alla promozione in Serie BKT
e poi alla permanenza nel campionato cadetto nella stagione successiva. Braglia si lega al Cosenza con un accordo fino al 30 giugno 2020″.

Cosenza, Braglia: “servirà intelligenza”

Il tecnico rossoblù Piero Braglia è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Cosenza – Padova. Queste le sue dichiarazioni: «E’ giusto che ci sia l’euforia tra i tifosi. E’ una partita molto difficile comunque, contro una squadra che ha vinto su un campo insidioso come quello di Ascoli. Ha un signor allenatore come Foscarini e dobbiamo prenderli con le molle. Credo che nel calcio devi portare rispetto a chi si è meritato sul campo certi successi, sulla formazione iniziale ho ovviamente dei dubbi. L’importante è che l’atteggiamento della squadra sia quello di Crotone, per iniziare a fare un cammino diverso. Con Baclet ho un rapporto molto schietto, credo che un’ora di gioco alla grande possa reggerla. Allan però non si deve accontentare di uno spezzone di partita giocato a mille, deve dimostrare di essere un giocatore completo. Non ho mai visto nello spogliatoio i ragazzi non convinti di non potercela fare e questo fa ben sperare. Vincere ci permetterebbe di recuperare terreno sulle altre squadre. La mini crisi che sta passando il Padova l’abbiamo passata noi, i veneti finora hanno giocato molto meglio fuori casa. Dovremo giocare con grande intelligenza e la giusta dose di cattiveria. E’ una partita difficile, mi auguro che i tifosi ci siano e ci aiutino alla grande come hanno sempre fatto. Non bisogna essere presuntuosi, aver vinto una partita non significa nulla. Se falliamo facciamo un passo indietro e ci rimettiamo a piangere. A me è sempre piaciuto giocare un calcio più offensivo, se copri il campo bene puoi permettertelo, basta che ci sia corsa e sacrificio. L’obiettivo del Cosenza è la salvezza, per cui partite del genere sono molto importanti. Sulle qualità dei singoli sto cercando di costruire un gioco. Spero sia la strada giusta ma io ci credo».

Fonte: www.ilcosenza.it