Il Trapani Calcio comunica di avere sollevato dall’incarico di allenatore della Prima Squadra Francesco Baldini.
Al Mister vanno i ringraziamenti della Società per l’impegno e la professionalità profusi e viene rivolto l’augurio delle migliori fortune personali e professionali.
La squadra al momento è affidata a mister Giuseppe Scurto, attuale allenatore della formazione Primavera.
45 anni, nato a Massa, Baldini nell’ultima stagione sportiva ha allenato la Juventus Primavera. Da calciatore vanta una lunga carriera tra Juventus, Napoli, Reggina, Lucchese, Genoa, Lugano, San Marino e Juvenes/Dogana.
Ha iniziato la carriera da allenatore nelle giovanili del Bologna (Allievi e Primavera), passando poi al Sestri Levante e successivamente alla Lucchese. Nella stagione 2017/2018 ha guidato gli Under 17 della Roma, vincendo campionato e Supercoppa di categoria.
Nella foto da sinistra mister Francesco Baldini, l’amministratore delegato Lorenzo Giorgio Petroni e il direttore sportivo Raffaele Rubino
Tutta colpa di una ruota bucata. Ma certe volte non tutti i mali vengono per nuocere. Sì, perché il futuro di Enrico Baldini sarebbe stato nel ciclismo. D’altra parte suo padre il ciclista lo faceva per davvero, ma per far divertire i suoi due figli aveva anche un grosso campo di calcetto nel giardino di casa. “Non si poteva certo giocare 11 contro 11, ma c’erano le porte e così ho iniziato a tirare i primi calci al pallone. E poi è stato calcio tutta la vita”. Enrico lo racconta con un sorriso sornione, quello di chi sa bene che alle volte il destino è scritto fin dal principio.
Da casa è andato via quando era poco più che un bambino, per andare nelle giovanili dell’Inter. “Il primo anno a Milano è stato durissimo perché sentivo molto la mancanza di casa e della mia famiglia”, ma per fortuna c’era il calcio, la passione della sua vita, quella che ancora oggi lo accompagna e che lo ha portato a diventare un calciatore professionista. Da due anni è di proprietà dell’Ascoli e la sua carriera è tutta nel segno del 24 settembre. “In quella data nel 2016 ho fatto il mio esordio in B, e il 24 settembre del 2017 ho realizzato il mio primo gol tra i professionisti”, ma il giorno non è l’unico comune denominatore. “Sia quest’anno che l’anno scorso, la nostra avversaria era il Cesena”.
A 21 anni oramai Enrico ha imparato a vivere da solo “anche se mio padre viene a trovarmi quasi tutte le settimane”, e il suo “piatto” preferito è il tiramisù della mamma. “Come lo fa lei non lo fa nessuno: credo che l’ingrediente segreto sia l’amore che ci mette. Me lo spedisce quando può, io lo conservo in freezer e all’occorrenza lo tiro fuori”. Per il resto dei pasti, poi, ci pensa Filippo Florio, suo compagno di squadra. “E’ specializzato nel risotto ed è il mio cuoco di fiducia. Praticamente mi prepara da mangiare ogni giorno”. E non c’è da stupirsi perché Ascoli per Enrico è diventata una seconda famiglia: scherza con il magazziniere, prepara il caffè ai compagni nel centro sportivo del Picchio Village e ha perfino un saluto tutto personale con il match analist, una sorta di rito fisso che compiono all’inizio di ogni giornata di lavoro.
Ma oltre al calcio c’è di più. “Mi piacciono il basket e il tennis. Roger Federer è uno dei miei grandi idoli, mentre per la pallacanestro seguo molto l’Nba, ma non ho un giocatore o una squadra di riferimento: mi piace guardare le partite in tv, sono un vero spettacolo”. E poi ci sono i viaggi. “La meta dei sogni è rappresentata dalle Maldive, perché mi piace la vacanza in totale relax. Non ci sono ancora stato, ma ho già in mente di andarci quanto prima. Nell’ultimo anno ho fatto un po’ di mare tra Sardegna e Fuerteventura. E poi a casa, perché lì non può mai mancare un po’ di riposo”. A Massa, nella sua Toscana, dove ogni estate viene sempre richiamato dagli amici storici per infinite partite di calcetto sulla spiaggia. La bicicletta è oramai solo un lontano ricordo, come quella ruota bucata che non lo ha rallentato, anzi.