Figc, la Lega B scrive a Gravina: impegno su riforme

Assemblea di Lega B oggi nella sede di via Rosellini a Milano. Presenti tutte le società. In apertura il presidente Mauro Balata ha condiviso con l’Assemblea la volontà, espressa in mattinata dal Consiglio direttivo, di inviare al candidato presidente della Figc Gabriele Gravina un documento dove chiedere un impegno su alcuni temi ritenuti imprescindibili, e da realizzare in tempi brevissimi, per il bene di tutto il movimento calcistico.

 

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Festeggiati al Quirinale i 120 anni della Figc

“Pertini e Napolitano hanno assistito ai trionfi Mondiali del 1982 e del 2006, mi auguro che il mio successore possa avere la stessa sorte e credo sia possibile, vista l’ottima prova di ieri della squadra di Mancini. Sono fiducioso per il futuro della Nazionale”. Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha salutato la delegazione della FIGC, ricevuta nel pomeriggio al Quirinale nell’ambito delle celebrazioni per i 120 anni della Federcalcio. L’incontro con il capo dello Stato è arrivato all’indomani del bel successo della Nazionale in Polonia, una vittoria che scaccia lo spettro della retrocessione in Nations League e permette alla squadra di Mancini di restare in corsa anche per il primo posto del girone che vale la Final Four.

Possono quindi sorridere gli Azzurri al cospetto del presidente della Repubblica, così come le ragazze della Nazionale femminile, capaci di raggiungere la qualificazione al Mondiale a vent’anni di distanza dall’ultima volta. La speranza per tutti loro è alzare un trofeo da festeggiare con i tifosi italiani, ripetendo un copione già recitato dai Campioni d’Europa del 1968 e dai Campioni del Mondo del 1982 e del 2006: da Dino Zoff a Gigi Buffon, da Gianni Rivera ad Andrea Pirlo, al Quirinale ci sono molti dei protagonisti delle pagine più belle scritte dalla Nazionale. In platea anche il Ct e il capitano della Nazionale di Beach Soccer fresca Campione d’Europa, Emiliano Del Duca e Francesco Corosiniti, e i Ct della Nazionale maschile e femminile di Futsal, Roberto Menichelli e Francesca Salvatore.

Nelle prime file, ad ascoltare le parole di Mattarella, ci sono il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giancarlo Giorgetti, il presidente UEFA Aleksander Ceferin, il numero uno del CONI e membro CIO Giovanni Malagò, il membro aggiuntivo della UEFA nel Consiglio della FIFA Evelina Christillin e i vertici della FIGC al completo: il commissario straordinario Roberto Fabbricini, i vice commissari Angelo Clarizia e Alessandro Costacurta, il direttore generale nonché vice presidente UEFA Michele Uva, gli ex presidenti federali Giancarlo Abete, Franco Carraro, Antonio Matarrese e Carlo Tavecchio, il candidato unico alla presidenza Gabriele Gravina e tutti i presidenti delle componenti federali fra cui quello della Lega B Mauro Balata. Non manca il gotha del mondo arbitrale, con i direttori di gara delle finali mondiali del 2002 e del 2014, Pierluigi Collina e Nicola Rizzoli.

Tanti i doni per il capo dello Stato, consegnati dai Ct Roberto Mancini e Milena Bertolini e da altre tre leggende azzurre come Gianni Rivera, Dino Zoff e Gianluigi Buffon: oltre alle maglie celebrative dei 120 anni delle Nazionali maschile e femminile e ad un gagliardetto autografato da tutti gli Azzurri, Mattarella ha ricevuto il Pallone della Salute, simbolo della battaglia contro il cancro portata avanti dalla FIGC insieme con la Fondazione presieduta dal Prof. Francesco Cognetti e il vino celebrativo dei 120 anni della Federazione prodotto dalla comunità di San Patrignano.

Nel suo intervento il presidente della Repubblica ha esortato a ricercare un punto di equilibrio tra gli interessi economici e l’aspetto sportivo, soffermandosi sul progresso del calcio femminile (“i sacrifici fatti resteranno, ma la sottovalutazione è scomparsa e questo è un grande risultato”) e sull’importanza di investire sui giovani: “I vivai non siano ambiti per guadagni futuri, ma luoghi dove far emergere i giovani talenti e diffondere lo sport tra tutti i ragazzi”.

“Il momento più alto delle celebrazioni per i primi 120 anni di vita della FIGC – le parole rivolte dal commissario straordinario Fabbricini a Mattarella – è rappresentato dall’essere qui oggi, grazie al suo gentile invito, ospiti nella Casa degli italiani. E questo, per tutti noi, è motivo di particolare emozione e di autentica gratitudine. Siamo qui oggi con i nostri gioielli di famiglia, una famiglia che è patrimonio della Nazione, che ha sempre rappresentato il nostro Paese regalando gioie ed emozioni, contribuendo allo sviluppo sociale e diventando uno dei simboli indiscussi della nostra amata Italia. Nel prossimo futuro speriamo di rivivere ancora altre Notti Magiche insieme al nostro presidente della Repubblica”.

In un fluente italiano, il presidente della UEFA Aleksander Ceferin ha speso parole d’elogio per il nostro Paese, portando il sostegno dell’organismo alla guida del calcio europeo e invitando l’Italia ad investire nelle infrastrutture sportive: “Si dice spesso che in Italia il calcio è una religione, io penso sia molto diverso. Penso che il calcio in Italia sia la più bella di tutte le storie d’amore, una storia infinita che dura da 120 anni. Una storia unica come il vostro Paese. Conosco l’enorme delusione provata dopo la mancata qualificazione al Mondiale di Russia, ma sappiate che non solo gli italiani, ma tutti gli amanti del calcio in Europa, si sono sentiti defraudati quel giorno”.

“A nome di tutto lo sport italiano – l’intervento di Giovanni Malagò – mi sento di dire che è una giornata molto bella e importante, che celebra questa lunga storia di amore e passione nei confronti dello sport più popolare. Venti regioni su ventuno vedono il calcio come la pratica più diffusa, ma non è solo un discorso di numeri e statistiche, ma anche di risultati. La prima vittoria di una squadra in un Mondiale è stata del calcio nel 1934, la prima vittoria olimpica di squadra arrivò nel 1936 sempre grazie al calcio e l’artefice fu Vittorio Pozzo, la cui storia è legata a quella del nostro Paese: parliamo di un alpino che aveva combattuto in trincea nella Prima Guerra Mondiale. Da Vittorio Pozzo a Biraghi (autore del gol decisivo ieri con la Polonia, ndr) tanti sono stati i protagonisti di questa lunga storia”.

Molto applauditi gli interventi dei capitani delle due Nazionali maggiori, Sara Gama e Giorgio Chiellini: “La nostra disciplina ha faticato a decollare e a vedersi riconosciuta – ha ricordato Gama – con le mie compagne possiamo festeggiare oggi noi stesse, i nostri sogni e chi ci aiutato a realizzarli. Grazie alle riforme attuate dalla Federazione negli ultimi tre anni, adesso tanta gente ci conosce e sa che dopo vent’anni torneremo a giocare un Mondiale”. “È un onore per tutti noi essere qui a rappresentare l’Italia calcistica – ha sottolineato Chiellini – un onore farlo da capitano raccogliendo l’eredità di Gigi Buffon. Le parole cardine sono due: unione e ripartenza, termini che possono essere riferiti anche all’Italia non calcistica. Noi come componenti della Nazionale abbiamo una grande responsabilità, essere portatori di quei valori che devono valere in ogni contesto, soprattutto nei confronti dei giovani”.

Nella foto il presidente Mattarella stringe la  mano a Balata. A fianco Micciché e Gravina

Tragedia di Cosenza, la B in lutto

Dopo pochi giorni da quanto accaduto a Genova siamo a piangere un altro grave fatto che ha colpito il nostro Paese, e in particolare una comunità sportiva che fa parte della Serie B, l’inondazione sul Pollino in provincia di Cosenza. Il presidente Mauro Balata, anche a nome di tutta la Lega B, esprime il suo dolore e la sua vicinanza alle famiglie delle dieci vittime, alla città, alla provincia di Cosenza e al club del presidente Eugenio Guarascio.

Nel minuto di silenzio già disposto per la prima gara di campionato in memoria delle vittime di Genova, si è deciso dunque di accomunare anche il dolore e il ricordo per quando accaduto nel territorio calabrese durante la giornata di ieri. Lo stesso avverrà per il sostegno economico, al quale il presidente Balata ha già annunciato di voler contribuire e che nella sostanza sarà stabilito durante l’Assemblea della Lega B prevista venerdì 24 agosto a Milano.

Balata: “La B parta per rispetto delle 19 società”

Radio Anch’io intervista Mauro Balata su questione ripescaggi, scioperi e riforme nel calcio. Incalzato dalle domande di Filippo Corsini di Radio rai, del radiocronista della Nazionale  Francesco Repice, dal giornalista della Gazzetta dello sport Alberto Cerruti e dall’ex arbitro internazionale Paolo Casarin, il presidente Balata ha innanzitutto voluto rivolgere un pensiero alla città di Genova: ‘Vogliamo essere presente anche noi, sostenere la città e le famiglie colpite da questo lutto con iniziative che vanno dal minuto di silenzio al lutto al braccio, ma non solo anche con il coinvolgimento, come chiesto dal presidente onorario della Cremonese Giovanni Arvedi, dei ragazzi delle giovanili delle società affinché comprendano la tragedia enorme che ha colpito il nostro Paese. Inoltre promuoveremo un sostegno economico prendendo contatti con Regione e Comune’.

Quindi la questione 19 squadre: “Io sono persona di dialogo, che ama il confronto, che deve essere basato sul rispetto reciproco e sul merito di argomenti e opinioni anche divergenti. Non siamo d’accordo con l’iniziativa dell’Aic sullo sciopero, riteniamo che quanto accaduto, recependo una delibera della Federazione, sia a favore del movimento calcistico e dei calciatori, e di tutti i dipendenti delle società, che spesso vengono abbandonati per strada dopo un fallimento“.

Il presidente della Lega B è convinto che sarebbe un grave errore da parte dei calciatori indire uno sciopero in vista della prima giornata di campionato per protestare sul format a 19 ed il blocco dei ripescaggi. “Lasciare il campionato a 22 con i ripescaggi? Non dipendeva da noi: al 13 agosto, con inizio del torneo, il 24 e avendo 19 società con diritti legittimi che ci chiedevano di programmare la stagione, bisognava cominciare e garantire gli investimenti fatti. Abbiamo registrato vicende di natura giustiziale che non ci hanno fatto capire se ci fossero ulteriori soggetti legittimati a disputare campionato, oltre a specifiche delibere della Federazione. Mi risulta che tutte le mie società sono pronte, unite e forti sulla nostra posizione, che ha avuto il conforto della Figc: c’era un problema che abbiamo dovuto inseguire e analizzare sino al 13 agosto, dopo due rinvii della presentazione del nostro calendario, e non avevamo chiaro se ci fossero decisioni degli organi di giustizia. Rispetto le opinioni dell’Associazione Calciatori, mi sono sentito più volte con Tommasi e Calcagno, ho chiesto loro di perseguire istanze di rinnovamento e riforma, non solo di natura economico-finanziaria“.

Sulla posizione di Gabriele Gravina che ha attaccato il blocco dei ripescaggi, dicendosi favorevole ad una B a 22, Balata risponde: “Di solito sono abituato a guardare i problemi di casa mia. Le società mi hanno chiesto di perseguire una certa linea, dando un segnale concreto, che va a favore di tutto il mondo calcistico. Ci sono problemi che non possono più attendere ma vanno risolti: la sostenibilità, il miglioramento tecnico dei campionati. In questo momento si parla più di politica sportiva, di poltrone e non si affrontano i problemi pratici, quelli veri. L’appello che faccio a tutti è sedersi ad un tavolo per una nuova stagione di riforme, senza pregiudizi, cercando di raccogliere le proposte migliori“.

Il 7 settembre sono attese le sentenze del Coni: “Non so se riusciremmo a partire a Natale… C’è un problema di professionalizzazione di uomini che operano nella giustizia sportiva, dobbiamo intervenire. I giudizi sui campionati devono essere rapidissimi, come avviene negli altri Paesi. Ci sono 19 società che devo tutelare, credo che il campionato debba ripartire. Far partire il campionato è un dovere per il presidente di Lega e anche per il commissario Fabbricini”.

Una B a 24? Mi auguro di no, tecnicamente non vedo come sia possibile. Se il 24 partirà? Non sono né’ ottimista né pessimista, riteniamo giusto che il campionato parta – conclude Balata – E’ un’esigenza legittima di milioni di sportivi che seguono le 19 società che ne hanno diritto”.

Massimo rispetto e collaborazione verso gli arbitri

In relazione alle dichiarazioni, riportate da alcuni organi di stampa, del presidente dell’Aia Marcello Nicchi durante l’incontro di ieri a Coverciano in cui si afferma che “di Balata non si hanno notizie” si tiene a precisare che nei giorni precedenti all’incontro, attraverso una comunicazione formale inviata alla segreteria dell’AIA, il presidente della Lega B si era scusato per l’assenza dovuta a pregressi e improrogabili impegni di natura personale.

Sempre nella medesima missiva si era colta l’occasione per ‘augurare a tutta l’Associazione italiana arbitri un buon lavoro e un buon campionato all’insegna del massimo rispetto, del fair play e della collaborazione che da sempre ci contraddistinguono’.

Tale precisazione è doverosa al fine di rispettare il dovere di verità e per rimarcare la considerazione assoluta che la Lega B e il suo presidente Mauro Balata hanno verso la classe arbitrale.

19 squadre, decisione per il bene comune

Il presidente Mauro Balata, anche a nome di tutta la Lega B, ringrazia la Federazione, e in particolare il Commissario Roberto Fabbricini per la lungimirante decisione di prevedere il campionato di Serie B a 19 squadre.

In questo modo vengono garantiti oltre all’interesse generale sul regolare svolgimento del Campionato cadetto, altrimenti irrimediabilmente a rischio, anche le esigenze tecniche della competizione e quelle di sostenibilità economica.

Il Commissario ha superato gli interessi di parte per il bene della categoria e dell’intero sistema, per il quale la riflessione sulla riduzione degli organici è stata riconosciuta da tutte le componenti a parole e mai applicata nei fatti. La sua decisione percorre quella direzione auspicata e ripetuta da tempo nel dare un segnale forte e concreto al moltiplicarsi di fallimenti che colpiscono e feriscono intere comunità sportive, oltre al progressivo calo tecnico delle competizioni che inevitabilmente ha coinvolto anche le categorie superiori e la Nazionale.

Ripescaggi, Balata: commisurare le pene degli illeciti

La giusta commisurazione della pena per due reati, quello di illecito sportivo e amministrativo, che restano entrambi da sanzionare ma che non devono e possono essere trattati in maniera diversa da quanto prevede il Codice di Giustizia sportiva il quale ‘dovrebbe rappresentare la normativa di riferimento’. E’ questo il senso del contributo che il presidente Mauro Balata ha ritenuto opportuno produrre nei giorni scorsi al Commissario della Figc Roberto Fabbricini in seguito alla pubblicazione dei criteri e delle procedure di integrazione degli organici dei Campionati professionistici di Serie B.

 

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A Sportilia premio per Mauro Balata

Premiato per meriti alla carriera e per il ruolo che ricopre. Nello specifico perché “ha saputo coniugare con rigore, onestà e saggezza il suo ruolo e i valori dello sport“. Questa la motivazione, letta dal presidente del Premio Nazionale Sportilia Franco Aleotti, sul palco insieme ai conduttori Marino Bartoletti e Simona Branchetti, per il presidente della Lega B Mauro Balata. Un premio che il dirigente sportivo ha voluto dedicare ad Alberto Bertoletti, presente fra il pubblico, con cui ha condiviso molte inchieste relative alla Giustizia sportiva.

Il Premio Nazionale Sportilia è un riconoscimento, patrocinato da C.O.N.I., F.I.G.C. e I.C.S., che annualmente viene consegnato a personalità del mondo dello sport, della cultura e della comunicazione che si sono particolarmente distinti durante l’anno o nel corso della loro carriera.

Fra gli altri premiati della serata, oltre a Balata, nel Parco della Resistenza di Santa Sofia il ct della Nazionale Roberto Mancini, i mister Nevio Scala e Fabrizio Castori, l’ex ala della Juventus Gino Stacchini, il cestista Antonello Riva e la pallavolista Maria Laura Patti.

Foto La Presse

Al Cittadella il premio fair play

Una serata nel segno del Fair Play quella andata in onda a Castel Fiorentino con il premio Menarini dedicato all’Etica nello sport. Campioni olimpici, miti dello sport si sono susseguiti nella piazza del Comune grazie all’organizzazione di Angelo Morelli e del sindaco Mario Agnelli. Da Giovanni Trapattoni a Carolina Kostner, da Elisa Santoni a Vanessa Ferrari. E tanto calcio ancora con Massimo Rastelli e Antonio Di Gennaro. E per la prima volta nell’albo d’oro è stata iscritta anche la Serie BKT, con una delle sue società più virtuose l’As Cittadella premiata nella categoria ‘I valori sociali dello sport‘. ‘Abbiamo tanti problemi, la preoccupazione è molta – ha detto il presidente Mauro Balata dal palco dove ha premiato la squadra veneta e rispondendo a una sollecitazione del conduttore Lorenzo Dallarima oggi sono felice di essere qui a celebrare una delle realtà più eticamente valide del nostro campionato‘. ‘E’ un onore essere in mezzo a così tanti campioni dello sport – ha detto il presidente della società granata Andrea Gabrielligestire una squadra oggi è difficile, il merito va ai miei collaboratori che lo fanno in modo splendido, in più serate come queste ti danno la soddisfazione e la voglia di continuare‘.

La famiglia Gabrielli è alla guida dell’As Cittadella dalla sua fondazione, dal 1973. Ha scalato le categorie calcistiche fino ad arrivare alla Serie B dove nelle ultime due giornate ha conquistato la qualificazione playoff. Fa della sostenibilità economica, dell’impiego dei giovani e dell’accettazione del verdetto del campo come unica componente del risultato i suoi valori cardine. Nel suo staff ci sono molto ex giocatori, quelli che hanno dimostrato di poter meritare con il loro comportamento l’ingresso in società’.

 

Nella foto Balata e Gabrielli al premio Fair Play Menarini