La grande rimonta del Trapani ha visto un’altra, strepitosa, tappa sabato pomeriggio al Provinciale quando a cadere sotto i colpi di Manconi e compagni è finito il Perugia di Bucchi. I siciliani hanno inoltre il miglior attacco nel ritorno con 25 gol fatti. Ci sono poi Iori e Dionisi, che raggiungono il record personale di marcature in B. Ecco le altre curiosità sul turno appena concluso segnalate da Football Data:
2 Le squadre del giorno sono Trapani e Ternana. I siciliani per la prima volta in stagione sarebbero salvi, grazie ai 27 punti in 18 giornate collezionati con la cura-Calori. Con 25 punti nel ritorno il Trapani sarebbe secondo, con 25 reti segnate è l’attacco record del girone di ritorno della Lega B 2016/17. Gli umbri, con l’avvento di Liverani, hanno messo insieme 12 punti in 6 giornate, media 2 esatti a partita.
33,3 Un terzo dei gol segnati dalla Pro Vercelli arriva da giocatori subentrati a partita in corso, 10 su 30 totali. L’evento si è ripetuto anche nel vittorioso confronto contro la Virtus Entella di sabato scorso, marcatore Morra.
28 La Spal ha – di fatto – segnato la metà dei suoi 57 gol in questa Serie B ConTe.it in due precisi momenti di gara: i primi 15’ di gioco (12 reti) e prima della pausa fra primo e secondo tempo (16 marcature).
15 Federico Dionisi ha eguagliato se stesso: quindicesima rete in campionato, nuovo suo primato in tornei di B, pari alla stagione 2008/09 con il Celano in Lega Pro (finora sua miglior stagione realizzativa).
7 Primato di gol stagionali eguagliato anche per Manuel Iori, giunto a quota 7, come quando vestiva la maglia – sempre in B – del Cittadella, stagione 2008/09.
370’ / 380’ Crisi del gol in casa-Latina: i pontini non segnano in assoluto da 370’, in casa da 380’.
Nella foto La Presse il capitano del Cittadella Iori.
Autore: Luca Biondi
B Factor: Simone Emmanuello
Simone Emmanuello è un centrocampista italiano nato il 25 aprile 1994 a Chieri in provincia di Torino.
Inizia a giocare a calcio alla precoce età di 4 anni nell’ASD Chisola Calcio e, dopo una breve parentesi al Torino, entra a far parte del vivaio della Juventus. In bianconero, dove arriva all’età di 6 anni, svolge l’intera trafila del Settore Giovanile riuscendo anche a conquistare una Viareggio Cup (2012), una Primavera TIM Cup (2012/2013) ed una Supercoppa Primavera TIM (2013).
Il 30 gennaio 2014 viene ceduto a titolo definitivo dalla Juventus all’Atalanta che, il giorno seguente, lo gira in prestito alla Pro Vercelli. Coi piemontesi debutta in Prima Squadra il 23 febbraio 2014 in occasione della 22ª giornata del Girone A della Prima Divisione della Lega Pro contro il Como (FC Pro Vercelli 1892 vs Calcio Como 1907 1-1), fornendo il suo contributo alla promozione della Pro in B.
La stagione successiva (2014/2015), oltre ad esordire con tanto di gol il 17 agosto 2014 nel 2° Turno di TIM Cup contro il Brescia (Brescia Calcio vs FC Pro Vercelli 1892 2-1), debutta il 20 settembre 2014 in B in occasione della 4ª giornata contro il Varese (FC Pro Vercelli 1892 vs AS Varese 1910 4-0) subentrando al 53’ a Luca Castiglia. In maglia biancocrociata, dove milita dal 2014 (sempre in prestito dall’Atalanta), ha messo insieme complessivamente 69 presenze, 7 reti e 7 assist (26 presenze, 5 reti e 3 assist nella stagione attualmente in corso).
Emmanuello è stato anche tra i convocati della B Italia del ct Massimo Piscedda con cui ha esordito il 6 agosto 2014 in occasione dell’amichevole contro la Rappresentativa AIC (B Italia vs Rappresentativa AIC 3-3) subentrando al 31’ ad Andrea Barberis.
Una curiosità? Il libro preferito di Emmanuello è “Allenamente da Campioni” di Marco Marchese che, non a caso, è anche il Mental Coach dello stesso calciatore della Pro Vercelli.
Foto la Presse
Primavera, l’Entella tiene aperto il discorso Tim Cup
Pareggio meritato per la Virtus Entella questa sera nel primo round della finale di Tim Cup Primavera con avversaria la Roma. Il pari per i ragazzi di Castorina arriva al 95′ con Semprini, dopo che i liguri hanno attaccato per tutto il secondo tempo cercando di recuperare il penalty segnato da Marchizza al termine del primo tempo. Vicini al gol Di Paola, Ganea e ancora Semprini pochi minuti prima della segnatura. Ora il ritorno, previsto venerdì 21 aprile alle 20,45.
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Consiglio Lega B: per la governance individuati tre ‘saggi’
Consiglio di Lega B oggi a Milano nella sede di via Rosellini. Presenti, oltre al Vicepresidente Andrea Corradino ed al Direttore generale Paolo Bedin, i consiglieri Carlo Accornero, Andrea Cardinaletti, Marco Mezzaroma e Maurizio Setti.
Cinque ore proficue di lavoro nelle quali il Consiglio ha evaso i numerosi temi all’Ordine del giorno, tra i quali la definizione delle date e degli orari dei playoff e dei playout, che ora saranno portate alla necessaria ratifica della prossima Assemblea, la finalizzazione delle Linee guida dei diritti audiovisivi per il triennio 2018-2021 e il percorso politico e istituzionale da intraprendere sulla legge 225/2016 relativa alla mutualità di sistema.
Relativamente al tema dell’iter collegato alla governance e all’elezione del nuovo presidente, il Consiglio ha condiviso all’unanimità il metodo ed il percorso da adottare individuando tre figure rappresentative, nelle persone dei presidenti Andrea Gabrielli (Cittadella), Antonio Gozzi (Virtus Entella) e Oreste Vigorito (Benevento), al fine di raccogliere le riflessioni e opinioni di tutte le associate sul tema e arrivare auspicabilmente all’identikit di possibili candidati alla presidenza.
Entro la fine della settimana, il vicepresidente Corradino, all’esito di una riunione con i tre ‘saggi’, renderà nota la data dell’Assemblea elettiva.
E’ record di spettatori: oltre 101.000 tifosi allo stadio
La tredicesima giornata di ritorno della Serie B ConTe.it fa registrare il record stagionale di spettatori presenti allo stadio. Il turno infrasettimanale supera infatti il muro delle 100.000 presenze arrivando a ben 101.290 tifosi arrivati allo stadio per incitare i propri beniamini. A trainare il gruppone il Perugia che porta al Curi 16.102 unità grazie anche ad un’annata sportivamente più che positiva per gli uomini di Bucchi. A seguire gli “abituè” dell’over 10.000: Bari (15.283), Verona (13.307), Cesena (11.682) e Salerno (11.236). Vicini ai 10.000 anche i tifosi della Spal, accorsi al Mazza per vedere Antenucci e compagni riprendersi il primo posto nella sfida contro il Novara.
Superato quindi il precedente record, arrivato alla 14a giornata d’andata quando i tifosi allo stadio furono poco meno di 97.000.
Nella foto La Presse i tifosi della Spal
Castaldo rallenta il Frosinone: niente fuga
Il Frosinone non va oltre l’1-1 in casa contro l’Avellino nell’anticipo della 34/a giornata del campionato della Serie B ConTe.it. Un risultato che consente ai ciociari di portarsi a +3 su Spal e Verona impegnate domani. I campani si portano a quota 41 punti a centro classifica. Frosinone meritatamente in vantaggio dopo un quarto d’ora con un gol di testa di Dionisi su lancio lungo di Mazzotta. L’Avellino prova a reagire nel finale di frazione con una grande occasione della coppia Eusepi-Castaldo. Proprio la punta è entrata al posto di Moretti al 30′, cambio tattico deciso da Novellino. Nella ripresa l’Avellino cresce e alza il baricentro nel tentativo di arrivare al pareggio, Frosinone che cerca di mettere in ghiaccio la gara con una serie di rapidi contropiede. Sono proprio i ciociari a rendersi più pericolosi ancora con lo scatenato Dionisi e in un paio di circostanze con Fiammozzi. All’80’ arriva però il pareggio dell’Avellino ad opera di Castaldo, che sugli sviluppi di una punizione battuta da Verde, fulmina Bardi con un preciso diagonale che sbatte sul palo interno e poi termina in rete. Nel finale il Frosinone prova l’assalto alla porta campana e sfiora il gol della vittoria con Terranova che colpisce una traversa clamorosa sugli sviluppi di un calcio piazzato. Per proteste viene espulso l’allenatore dell’Avellino Novellino.
Nella foto La Presse Dionisi stacca di testa per l’1 a 0
Giudice sportivo 33a giornata: 14 giocatori squalificati
Il Giudice sportivo ha ufficializzato le proprie decisioni dopo la 33a giornata della Serie B ConTe.it. 14 squalificati, tutti per un turno tranne che per Barbosa del Vicenza fermato per tre. Ammenda alla Salernitana, stop anche a Colantuono.
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Nella foto La Presse Colantuono
La Spal cade ad Avellino. Frosinone salvo in extremis
Seconda sconfitta di fila per la Spal, battuta per 1-0 ad Avellino nell’anticipo della 33/a giornata della Serie B ConTe.it. Decisivo il gol di Eusepi nella ripresa. La compagine di Semplici rischia ora di vedere il Frosinone, impegnato stasera a Cesena, allungare a +4 in vetta alla classifica. Tre punti preziosi in chiave salvezza per l’Avellino, che si porta a quota 40 punti in posizione più tranquilla. Spal decisa a riscattare la sconfitta interna contro il Frosinone, forte anche del rientro fra i pali di Meret dopo l’esperienza con la Nazionale di Ventura. Nel primo tempo la squadra ospite comanda il gioco e si rende pericolosa due volte con Finotto. L‘Avellino si difende con ordine e ad inizio secondo tempo colpisce: Eusepi sfrutta alla perfezione un assist di Migliorini e una volta in area supera Meret con un delizioso tocco sotto. La Spal prova a reagire, ma sono ancora i campani a sfiorare il raddoppio con D’Angelo e Bidaoui. Nel finale gli ospiti provano il tutto per tutto con l’ingresso dell’esperto Floccari che si rende pericoloso in un paio di circostanze. Il risultato però non cambia. Espulso il tecnico irpino Novellino.
Il Frosinone resta al comando della classifica grazie a un pareggio al fotofinish. All’ Orogel Stadium ‘Dino Manuzzi’ di Cesena, i laziali subiscono nel primo tempo il gol di Cocco ma riagguantano la partita nel finale con la rete al 91′ di Mokulu Tembe. Il primo tempo è solo bianconero. La partita cambia verso a favore dei padroni di casa al 21′: bella azione di Falasco sulla fascia sinistra, che serve Garritano lesto a mettere la palla nel cuore dell’area per Cocco. L’attaccante tutto solo batte Bardi a tu per tu. Gli ospiti sembrano spuntati e non riescono a trovare la via del gol, mentre i padroni di casa guidati da Andrea Camplone chiudono ogni spazio e si buttano quando possono in contropiede. Ma per il pubblico di casa la doccia fredda arriva nel recupero grazie al pareggio di Mokulu Tembe, entrato da 10 minuti. Assist di Maiello da sinistra, la punta vola di testa, approfitta di un’uscita sbagliata di Agliardi e firma l’1-1 finale. Frosinone in testa a 60 punti, a +2 sulla Spal. Il Cesena sale a 35 punti e non riesce ad allontanarsi dalla zona calda della classifica.
Nella foto La Presse il gol di Cocco
Gigi Cagni ritorna a casa: B Marzio va a Brescia
Era il 14 giungo del 1950 quando al portone del civico numero 67 di via Valerio Paitone di Brescia fu appeso un fiocco azzurro. Dalle finestre del primo piano i vagiti che venivano fuori erano quelli del piccolo Luigi, che di lì a qualche tempo sarebbe diventato Gigi. Oggi quel bambino è cresciuto, ma il quartiere del Carmine non l’ha dimenticato, nonostante sia l’allenatore della squadra della città, della sua città. “A quei tempi si nasceva in casa”, racconta Gigi Cagni a Mauro Agretti, tifoso del Brescia e cresciuto anche lui nello stesso quartiere. “E poi su quest’altro marciapiede c’era l’officina di mio padre, dalla quale scappavo sistematicamente per andare a giocare a pallone con gli amici”, prosegue Cagni. “Me lo ricordo. Perché qui venivamo tutti noi a giocare. Proprio in questo vicolo”, risponde Mauro. “O al massimo sul sagrato della chiesa del Carmine”, aggiunge Cagni.
Nessuno dei due vive più qui, ma è come se non se ne fossero mai andati da quello che lo stesso allenatore definisce come “il Bronx di Brescia”. Perché se sei nato nel quartiere del Carmine, te lo porti dietro tutta la vita. Mauro e Gigi hanno preso strade diverse, ma parallele: il minimo comune denominatore è l’amore per la squadra della loro città. Mauro da tifoso e Gigi da calciatore prima e allenatore poi. “Quindi Cagni sulla panchina dell’Atalanta non lo vedremo mai?”, chiede con un pizzico di malizia il tifoso. “Mah, lo sai: sono uno vecchia maniera, ho dei valori e degli ideali. Non tradirei la mia città”.
Che poi Mauro del Brescia è letteralmente “malato”: colleziona le maglie da decine di anni e mostra a Cagni anche quella dei suoi tempi. “Erano belle pesanti eh. Una lana tremenda, non so come facevamo a giocarci”, ride l’allenatore del Brescia che poi si volta e prova a ricostruire una parte del quartiere che non gli sembra più la stessa. “Hai ragione. Infatti dove ora c’è un museo, un tempo c’era il cortile dove noi giocavamo a calcio. E tua mamma ci riprendeva sempre. Dovevamo giocare quasi di nascosto, ma era impossibile, con il casino che facevamo”. I due si inoltrano nel museo chiedendo permesso e provano a ricostruire quel che resta della loro infanzia. “Ecco, lì mettevamo la rete e facevamo la porta”, Mauro prosegue nella descrizione mentre Cagni annuisce e ricorda quei pomeriggi infiniti tra tiri, gol e sbucciature di ginocchia.
Di tempo ne è passato, anche tanto. Ma una cosa è certa, anzi due. Il Brescia è rimasta la loro più grande passione e il quartiere del Carmine non lo dimenticheranno mai.
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Scaglia e Schenetti a lezione di Veneto: B Marzio è a Cittadella
La forza del Cittadella è sicuramente il gruppo: in campo e fuori. Andrea Schenetti e Filippo Scaglia ne sono l’esempio evidente, e Giulio Mason (tifoso della squadra della sua città) l’ha capito praticamente subito. Neanche il tempo di dire che in piazza Pierobon si era festeggiato la promozione, che i due hanno subito iniziato a raccontare di quella serata indimenticabile. “Siamo arrivato a bordo dei trattori e con le balle di fieno”, spiegano Scaglia e Schenetti praticamente in coro. Giulio li ascolta e non può fare a meno di emozionarsi ricordando anche lui quella serata. “Ad un tratto siamo saliti anche noi tifosi sul palco e sinceramente non so come abbia fatto a non venire più per quanti ne eravamo”. Scherzano, ridono e si prendono in giro. Giulio si diverte a provocarli un po’ sul dialetto veneto che i due, nell’arco dei tanti anni passati a Cittadella, hanno quasi imparato alla perfezione. Quella del tifoso nei confronti di Andrea e Filippo è una sorta di piccola interrogazione, che i due superano quasi a pieni voti. “Merito anche del nostro magazziniere – spiega Schenetti – con il quale ci alleniamo praticamente tutti i giorni”.
Tra una battuta e l’altra inizia la passeggiata sulle mura che delimitano il perimetro della città. “E’ la prima volta che salgo qui”, spiega Filippo Scaglia, “ma so che queste sono le uniche mura di una città rimaste intatte e interamente percorribili”. Andrea lo guarda ammirato per la conoscenza della storia della città e poi passa a chiedere a Giulio dei suoi trascorsi da tifoso del Cittadella. “La mia prima volta è stata all’Euganeo, prima ancora che fossero completati i lavori al Tombolato. Ci andrai con mio fratello più grande. Poi nel 2008 mi sono abbonato”. Poi è il turno di Filippo, che invece chiede della partita più emozionate. “Sicuramente quella dei playoff che ci ha regalato la promozione”.
A questo punto è Giulio ad avere un po’ di curiosità per i due giocatori. Innanzitutto la famosa leggenda che circola in città circa lo scambio dei regali di Natale all’interno dello spogliatoio. “E’ tutto vero – attacca Schenetti – merito di Pascali che ha importato questa tradizione dalla Scozia”, e poi è Filippo a completare: “un mese prima di Natale ognuno di noi pesca il nome di un compagno al quale dovrà fare il regalo in segreto. E ovviamente sono sempre cose molto ironiche con le quali ci prendiamo molto in giro”. “Ecco a me l’hanno scorso l’ha fatto lui – aggiunge ridendo Andrea – ma cosa mi ha regalato non si può dire…”. Giulio li ascolta divertito e ricorda anche di alcune foto che ha visto postate sui social dopo una festa di carnevale. “Non ne parliamo”, dice Filippo. “Andrea ed io ci siamo vestiti da prete e cardinale e devo dire che lui era praticamente perfetto: l’aria da prete gli donava alla grande”. Mentre nessuno dei due si è voluto travestire da scimmia per ballare l’Occidentali’s Karma con Pascali. “I suoi video diventano subito virali, è un fenomeno. Ma questa volta non ci ha convinti: stare tutto il giorno con il vestito da scimmia sarebbe stato troppo, sai che caldo?”. Ma su una cosa sono tutti d’accordo. “Sono cose belle che servono soprattutto a rendere il gruppo ancora più unito”…e si vede: in campo e fuori.
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