Cesena, Ciano: Stagione sofferta, sto bene qui

La salvezza e’ finalmente in cassaforte e sembra una frase che messa accanto al nome Cesena quasi stride. Perché nessuno a inizio torneo avrebbe pensato ai romagnoli come una delle formazioni invischiate nella lotta per non retrocedere.

E invece le vie del Signore (o in questo caso del pallone) sono infinite e c’e’ stato da soffrire, da lottare, da sgobbare come poche altre volte era capitato di fare dalle parti del “Manuzzi”.

Alla fine la salvezza e’ arrivata senza nemmeno troppi patemi, se si eccettua la sconfitta imprevista col Novara che ha rimandato di una settimana il verdetto. A Trapani il Cesena e’ sceso in campo già sapendo di essere salvo, ma Camillo Ciano non s’e’ lasciato impietosire: “Volevamo dimostrare che noi, questa salvezza, ce la siamo guadagnata sul campo, e penso che questa vittoria ne sia stata la riprova”, spiega il fantasista bianconero. Oggetto del desiderio di numerosi club anche di massima serie (a gennaio Crotone e Chievo sono stati a un passo dall’acquistarlo), deciso a vivere un’estate intensa che potrebbe portarlo anche lontano dalla Romagna. “Non lo so, e’ presto per dirlo. Di sicuro spero di essermi giocato bene le mie carte, anche perché il sogno di ogni calciatore e’ di arrivare a giocare in un palcoscenico come la Serie A. A Cesena sto bene, l’ho detto e l’ho ribadito più volte. La società farà le sue valutazioni, ma prima c’e’ da pensare al Verona e a un’ultima giornata che in un modo o nell’altro dovrà vederci protagonisti, perché vogliamo congedarci nel migliore dei modi dal pubblico amico”.

Foto La Presse

Il Cesena sbanca e inguaia il Trapani

Il Cesena espugna il Provinciale di Trapani per 2-1 nel primo posticipo della 41/a giornata della Serie B ConTe.it. Il successo degli uomini di Camplone porta la firma di Ciano al 20′ e di Rodriguez al 84′. Di Maracchi il momentaneo pareggio del Trapani al 32′. Con questo successo i bianconeri salgono al dodicesimo posto in classifica con 52 punti, lontani dalla zona playoff ma comunque salvi. Occasione sprecata, invece, dal Trapani che resta a quota 44 che sarà chiamato alla vittoria nello scontro diretto in casa del Brescia per cercare di evitare i playout.

Nella foto La Presse Ciano autore di un gol sotto gli occhi di Fausto Rossi 

Salernitana-Avellino, l’antipasto servito dai giornalisti

Il pre-derby campano all’insegna della sportività e del rispetto. A dare un antipasto di Salernitana-Avellino ci hanno pensato ieri sera i giornalisti che seguono abitualmente le sorti dei granata e dei lupi: messi da parte per qualche ora pc, taccuini, microfoni e telecamere, si sono sfidati in una partita di calciotto per stemperare la tensione e ridurre la rivalità sportiva tra le due piazze soltanto a un pretesto per scherzarci su. Le società di Salernitana ed Avellino hanno fornito le divise da gioco e il match si è disputato presso il centro sportivo Terzo Tempo di San Mango Piemonte (SA) e si è concluso col punteggio di 10-8 per gli irpini. Al termine, naturalmente, panino e birra tutti insieme per rifocillarsi. Una piacevole e divertente tradizione, al di là dei risultati del terreno di gioco, iniziata prima del derby d’andata e che sarà certamente ripetuta in futuro.

B factor: Giulio Maggiore

Giulio Maggiore è un centrocampista italiano nato il 12 marzo 1998 a Genova (GE).

Dopo aver iniziato a giocare a calcio all’età di 6 anni nello Spezia, in cui milita per tre stagioni, si trasferisce alla DLF rimanendovi per due anni prima di passare all’USD Canaletto Sepor.
All’età di 9 anni viene opzionato dal Milan che, nella stagione 2012/2013, lo inserisce nella rosa dei Giovanissimi Nazionali prima che, a gennaio – dopo un periodo di difficile adattamento aggravato anche da un infortunio –, venga ceduto a titolo definitivo allo Spezia, il club in cui aveva tirato i primi calci al pallone.

In maglia bianca, oltre a svolgere la trafila del Settore Giovanile dalla categoria Giovanissimi Nazionali alla categoria Primavera, debutta in Prima Squadra il 20 settembre 2016 in occasione della 5ª giornata della Serie B ConTe.it contro il Trapani (Trapani Calcio vs Spezia Calcio 0-0) subentrando all’80’ a Luca Vignali. L’esordio in TIM Cup è invece datato 10 gennaio 2017 in occasione degli ottavi di finale contro il Napoli (SSC Napoli vs Spezia Calcio 3-1).

Maggiore, finora, ha messo insieme complessivamente 25 presenze ed 1 rete con la maglia degli Aquilotti.

Una curiosità? Maggiore, il cui film preferito è “La ricerca della felicità” di Gabriele Muccino, è particolarmente ghiotto della parmigiana di melanzane pugliese.
Foto La Presse

Spezia, a teatro l’impresa del ’44

Gianfelice Facchetti accompagnato dalle musiche dell’Ottavo Richter Trio porterà in scena l’eroica impresa dei VV.F. Spezia guidati da Ottavio Barbieri che ebbero ragione del Grande Torino, salendo sul tetto d’Italia
Correva l’anno 1944. La Seconda Guerra Mondiale era ad un punto cruciale e scaricava tutta la propria violenza sull’Europa, non risparmiando ovviamente un’Italia divisa dalla Linea Gotica, tra le cui strade il popolo aveva l’assoluta necessità di provare a respirare almeno un poco di "normalità", dimenticando i rastrellamenti, le battaglie, il dolore e la morte. Fu così che la Federcalcio, con sede a Milano, decise di organizzare un Campionato di divisione nazionale misto, al termine del quale sarebbe stato assegnato il titolo di Campione d’Italia.
E’ in questo contesto storico che si sviluppò la leggendaria impresa dei Vigili del Fuoco di La Spezia, che a bordo di una vecchia autobotte modificata per trasportare la squadra e sempre sotto il rischio dei bombardamenti, furono in grado di compiere qualcosa di unico e irripetibile, sbaragliando la concorrenza fino a trovarsi di fronte il Grande Torino in un indimenticabile 16 luglio 1944, con gli imbattibili granata di Vittorio Pozzo che caddero sotto i colpi di Angelini, reti che portarono gli uomini di Ottavio Barbieri sul tetto d’Italia.
Ora l’eroica impresa di Bani, Borrini, Amenta, Gramaglia, Persia, Scarpato, Tommaseo, Rostagno, Costa, Tori e Angelini, guidati da Ottavio Barbieri, rivive a teatro grazie all’opera "Eravamo quasi in cielo", scritta a quattro mani da Marco Ciriello e Gianfelice Facchetti, con la collaborazione di Piero Lorenzelli e Armando Napoletano, e che vedrà proprio Facchetti, figlio dell’indimenticato Giacinto nonchè apprezzato attore e regista, debuttare il 10 maggio sul palco dello Spazio Tertulliano di Milano insieme all’Ottavo Richter Trio, dove rimarrà in programma fino al 21 dello stesso mese, prima di partire per un lungo tour che porterà la leggenda dei Vigili del Fuoco della Spezia in tutta Italia.
Uno spettacolo da non perdere, una pièce teatrale che racconta in modo inedito una delle pagine più romantiche del calcio italiano, quando "in un giorno di allarmi aerei del luglio 1944, i pompieri di La Spezia divennero campioni: mentre dal cielo piovevano bombe sfiorarono la gloria con le dita."

L’orgoglio non basta, il Pisa cede e va in Lega Pro

Il Cittadella si impone per 4-1 in casa del Pisa nel posticipo della 40/a giornata del campionato della Serie B ConTe.it. Un risultato che consente ai veneti di Venturato di scavalcare il Benevento al quinto posto in classifica con 60 punti nella lotta per i playoff. Con questa sconfitta, invece, la compagine toscana allenata da Gattuso retrocede matematicamente in Lega Pro con due turni di anticipo. Dopo il botta e risposta fra Arrighini e Masucci, nel finale una doppietta di Vido e un gol di Scaglia regalano i tre punti al Cittadella. E’ durata una sola stagione l’avventura del Pisa in B. Partita equilibrata nel primo tempo con un Cittadella che parte subito forte e sblocca il risultato all’11’ con un preciso piatto destro di Arrighini da centro area. Il Pisa prova a reagire, ma senza mai affondare. Nella ripresa la squadra di Gattuso ci mette il cuore e trova il pareggio al 60′ con un destro preciso di Masucci che batte Alfonso, su assist di Varela. Nel finale, però, ospiti di nuovo in vantaggio al 77′ con il neo entrato Vido su assist di Chiaretti, abile a rubare palla a Lisuzzo. L’attaccante veneto si ripete all’84’ con un’altra giocata pregevole in area di rigore. Il Pisa alza bandiera bianca e in pieno recupero subisce anche il quarto gol del Cittadella firmato da Scaglia di testa su azione di calcio d’angolo. Per il Pisa è l’epilogo amaro di una stagione travagliata, che ha visto però l’arrivo di una proprietà sana che fa ben sperare per il futuro. Il club toscano ripartirà dalla Lega Pro, quasi certamente senza Gattuso in panchina. La Lega B saluta la società e i tifosi riconoscendo loro un grandissimo senso di attaccamento alla squadra e augurando un pronto ritorno nella Serie B.

Nella foto la Presse l’esultanza, moderata, dell’ex pisano Arrighini autore del primo gol del Citta

Il Pisa obbligato a vincere per continuare a sperare

Tirare fuori l’orgoglio e regalarsi una flebile speranza di salvezza. E’ questo l’obiettivo del Pisa che affronta stasera alle 20,30 il Cittadella all’Arena Garibaldi nel posticipo che chiude la diciannovesima giornata di ritorno della Serie B ConTe.it. I veneti però non possono sbagliare perchè cercano punti per non allontanarsi dal perimetro playoff e quindi non faranno sconti ai ragazzi di Gattuso che cercano una vittoria che manca oramai dal 25 febbraio scorso. 
I nerazzurri dovranno fare ancora a meno di Ujkani e anche Cani si è fermato per un problema al menisco. In compenso torna Longhi sulla corsia mancina mentre in attacco ci sarà Varela a supporto di Manaj e Masucci. Venturato invece ritrova Benedetti e conferma la coppia Arrighini-Strizzolo in avanti.

Nella gara d’andata furono i veneti ad imporsi grazie ad un gol di Salvi nel recupero del primo tempo mentre in Toscana l’ultimo precedente risale al 22 novembre 2008 con il Cittadella ad imporsi nettamente per 3-0.
Arbitro del match il signor Nasca di Bari.
Probabili formazioni:
Pisa (4-3-1-2): Cardelli, Golubovic, Lisuzzo, Del Fabro, Longhi, Verna, Di Tacchio, Mannini, Varela, Manaj, Masucci. All. Gattuso.
Cittadella (4-3-1-2): Alfonso, Salvi, Pelagatti, Varnier, Benedetti, Iori, Valzania, Bartolomei, Chiaretti, Strizzolo, Arrighini. All. Venturato.
Arbitro: Nasca.
Diffidati: Crescenzi, Del Fabro, Di Tacchio, Golubovic, Manaj (Pisa); Iunco, Kouame, Litteri, Martin, Pascali, Varnier (Cittadella).
Squalificati:

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Nella foto La Presse un’immagine della gara d’andata

La Pro Vercelli rimanda la festa della Spal

La Spal rimanda l’attesa festa promozione. La squadra di Leonardo Semplici non va oltre lo 0-0 contro la Pro Vercelli allo stadio ‘Mazza’ nel posticipo domenicale della 40/a giornata della Serie B Conte.it. Ai sorprendenti estensi serviva un successo per conquistare la matematica promozione in Serie A. Tutto rimandato alla prossima giornata, dove la Spal, che sale a 75 punti, farà visita alla Ternana. Punto preziosissimo per gli uomini di Longo che raggiungono quota 48 e tengono la zona calda a distanza. Nel primo tempo padroni di casa pericolosi con un incornata di Mora: provvidenziale il vantaggio di Vives. Rispondono i piemontesi con il tentativo di Morra, sventato da un grande intervento di Meret. Il numero uno della Spal è poi attento su Altobelli, servito da Morra. Prima dell’intervallo altre chance per la squadra di Semplici: Floccari con il sinistro sul cross di Lazzari non inquadra di un nulla lo specchio, poi sugli sviluppi di una ripartenza ancora il numero 10 vede ribattuta la sua conclusione da Vives.  Nella ripresa minaccioso il centravanti di casa Floccari con un sinistro dai 25 metri bloccato da Provedel. Occasione per gli ospiti con Morra che in girata trova l’esterno della rete. Pro Vercelli nuovamente pericolosa con una punizione di Eguelfi. Ci prova poi nuovamente la Spal con Cremonesi che stacca sul corner di Lazzari ma manda oltre la traversa. Sfortunata la formazione biancazzurra che centra il palo con una gran conclusione a giro di Antenucci, con Provedel battuto, a tre minuti dalla fine. A 60 secondi dal triplice fischio, pubblico del ‘Mazza’ in piedi per la rete di Zigoni che insacca di testa sulla punizione di Costa: ma il gol è annullato per fuorigioco. Ultimo brivido con il colpo di testa da due passi di Zigoni, ma la palla è fuori. Le reti restano inviolate, la festa della capolista è rimandata.

Nella foto La Presse un duello aereo fra Mora e La Mantia

Un po’ di Sud America in Campania: B Marzio è a Benevento

Di mestiere Walter Lopez fa il difensore e dribblare gli avversari non è propriamente il suo pane quotidiano. Non è certo per questo, però, che sul corso principale di Benevento gli risulti praticamente impossibile sfuggire alla marcatura (strettissima) da parte dei tifosi che lo fermano praticamente ogni 5 metri per una foto, una pacca sulle spalle o più semplicemente un saluto. Nulla può neanche la sua personalissima scorta d’eccezione, quella che lo accompagna in questa insolita camminata per il centro della città. Ennio Calabrese e Fabrizio Feoli  sono gli angeli custodi per un giorno di Walter Lopez, ma non solo i soli. A girare come due matti attorno ai tre, infatti, ci sono Massimo e Lucio, rispettivamente tre e sei anni: ovvero i due figli del giocatore del Benevento che li porta spesso con sé anche al campo di allenamento o in conferenza stampa. “Io a qui mi sento come a casa, in Uruguay”, racconta subito Walter ai due tifosi indubbiamente incuriositi dalla scelta del loro numero 4 di fare questa passeggiata anche in compagnia della sua famiglia. Infatti al seguito c’è anche Estefanìa, moglie del calciatore, che come lui ha lo sport nel sangue. “Sono argentina ma ci siamo conosciuti in Uruguay: ero lì per un torneo di tennis”, spiega. “Ora vuole fare la modesta – aggiunte Walter – ma è stata anche numero 20 al mondo, poi si è dedicata alla carriera di moglie prima e mamma poi”. Lei lo guarda e sorride.

Intanto ci sono Ennio e Fabrizio che incalzano. Vogliono un’impressione di Lopez sulla tifoseria del Benevento. “Beh, direi bellissima. I miei amici dall’Uruguay alle volte mi dicono che dalla tv sembra addirittura più calda di quella sudamericana”. I due tifosi si guardano fieri e vorrebbero aggiungere sotto voce “…e lo è di sicuro”. In particolare Walter è rimasto colpito dalla coreografia che la curva ha fatto in occasione dell’ultima gara casalinga, il derby giocato contro l’Avellino. “In quello striscione c’è tutta la storia di Benevento: sia come città che come squadra”, spiega Fabrizio. Sì, perché sia lui che Ennio ci tengono molto alle loro radici. E non affatto un caso che una volta arrivati nella piazza dove c’è la chiesa di Santa Sofia iniziano a raccontare a Lopez tutta la storia del monumento oggi patrimonio dell’Unesco. Stessa cosa che accade nei pressi dell’arco di Traiano, vero e proprio simbolo di Benevento e di tutto il Sannio.

A proposito di simboli, Lopez è incuriosito da chi sia quello calcistico per loro tifosi. “Carmelo Imbriani”, rispondono Ennio e Fabrizio praticamente in coro. “Perché avere un beneventano dello spogliatoio, uno che rappresentava la nostra terra, era qualcosa di unico, di irripetibile. Anche se dobbiamo dire che pure tu potresti diventare un nostro modello per il futuro perché incarni alla perfezione il nostro spirito battagliero”. Walter sorride e li abbraccia: “siete troppo buoni, io provo solo a fare del mio meglio. Non ho i piedi di Ciciretti e allora rimedio con la grinta”, aggiunge con una battuta mentre alle sua spalle lo chiama una ragazzina: “E’ possibile un selfie?”, niente grinta con lei e ed è subito pronto per la foto: fuori dal campo il cuore di Walter Lopez è grande così, e a Benevento l’hanno già capito tutti.
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Quarta categoria, c’è anche il Novara

Presentato questa mattina al palazzo Pirelli di Milano, alla presenza fra gli altri del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, del presidente federale Carlo Tavecchio e dei rappresentanti delle leghe professionistiche, lo stato di avanzamento del progetto sociale Quarta categoria-Gli sviluppi con nuovi temi fra cui i corsi per allenatori di settori speciali e l’ingresso del Novara Calcio come prima squadra di Serie B partecipante. A questo proposito oltre al direttore della Lega B Paolo Bedin erano presenti il presidente del Novara calcio Massimo De Salvo e il direttore generale, sempre dei piemontesi, Paolo Morganti. Proprio Bedin ha salutato l’importanza di questa iniziativa e si è complimentato con il Novara per l’adesione ‘coerentemente con i valori che il club non ha mai mancato di ribadire’ e ricordato come l’impegno della Lega B sul fronte della diversa abilità sia stato costante in questi anni, attraverso il trust B Solidale, con il sostegno a varie onlus fra cui Special Olympics, Parents project, Agsas, Associazione Giulia e Lega del Filo d’oro. ‘Questo – ha però voluto sottolineare Bedin – non significa che noi come le nostre squadre non faremo la nostra parte per la buona riuscita di Quarta Categoria’.

Nella foto La Presse il presidente del Novara Massimo De Salvo