Palombi: Il boato del Via del Mare è unico’

Alla sua eta’ di solito i ragazzi in Puglia ci vanno in vacanza, ma Simone Palombi sa perfettamente che il suo di viaggio ha tutto un altro scopo. A Lecce lui e’ sceso per spiccare definitivamente il volo, perche’ le premesse un paio di stagioni fa erano altre e il percorso dell’esterno offensivo nativo di Tivoli ha subito piu’ di un contraccolpo durante il suo iter. Ecco allora che la Puglia per Palombi assume i contorni di una piazza da cui ripartire e andare a riprendersi il calcio che conta. E per quanto visto nelle prime giornate di questa pazza Serie BKT le premesse sembrerebbero essere abbastanza buone.
La doppietta con la quale ha steso il Venezia lo ha posto su un piedistallo anche agli occhi del pubblico giallorosso. “Sono felicissimo perche’ davvero avevo bisogno di una giornata cosi'”, ha raccontato dopo la splendida prestazione con la quale ha regalato la prima vittoria stagionale all’undici di Fabio Liverani.
“Eravamo partiti col piede sbagliato, avevamo davvero bisogno di una vittoria per riprendere i fili del discorso e riproporci sulla scena di un campionato pieno di insidie e di incognite. Quando sei condannato a vincere avverti una pressione che non puo’ mai produrre qualcosa di veramente positivo, perche’ e’ evidente che giocare con la mente libera e’ tutt’altra cosa che farlo con il peso del dover vincere ad ogni costo”. Un peso che s’e’ fatto sentire ancor piu’ una volta che il Venezia e’ passato in vantaggio. “A quel punto pero’ abbiamo reagito da squadra – ha aggiunto Palombi – e la differenza si e’ vista non soltanto nel risultato finale, ma anche e soprattutto nell’atteggiamento che abbiamo mostrato”. Due gol, uno piu’ bello e prezioso dell’altro.
“Il primo e’ arrivato su una situazione di gioco provata spesso in allenamento con Falco, che e’ stato bravissimo nel darmi quel pallone col contagiri. Il secondo credo che esalti di piu’ le mie caratteristiche: ho dettato il lancio a Tabanelli, la difesa ha cercato di mandarmi in fuorigioco ma ho fatto il movimento che dovevo fare e a quel punto ho solo pensato a rimanere freddo e superare Lezzerini con un pallonetto. E’ stata una gioia immensa:
il boato del “Via del Mare” e’ qualcosa di unico, e poi sapere di aver regalato la vittoria alla squadra con una doppietta e un gol decisivo in pieno recupero e’ qualcosa di eccezionale ed emozionante allo stesso tempo”.
Gol che hanno fatto innamorare il popolo giallorosso di un ragazzo che adesso non vuole porsi piu’ limiti: “Puntiamo a far bene e non ci nascondiamo, ma bisogna restare umili e concentrati. Io stesso vengo da un periodo difficile: fisicamente non sono al 100%, ma questa doppietta e’ meglio di una settimana di allenamenti perche’ mi ha trasmesso una carica enorme”.

 

Nella foto di uslecce.it il primo gol di Palombi

Tutino e Giannetti, Cosenza-Livorno è 1 a 1

Il Cosenza non riesce a brindare al primo successo davanti a circa 10mila sostenitori. La formazione di Braglia gioca bene e mette in soggezione il Livorno, soprattutto nel primo tempo quando trova il vantaggio con Tutino. L’attaccante napoletano al 26′ trasforma nel pallone decisivo la sponda di testa di Dermaku. I silani potrebbero raddoppiare con Garritano ma non riescono a infliggere il colpo. La partita resta quindi aperta ma il Livorno e’ incapace di abbozzare un concreto tentativo di rimonta. Il Cosenza spreca ancora e Lucarelli prova a pescare anche dalla panchina inserendo Diamanti e Kozak per riprendere la sfida. I toscani si rivitalizzano nell’ultimo tratto e trovano il pareggio con Giannetti al 38′ rischiando poi la vittoria con Diamanti.

Al Palermo e al Verona i big match

Carpi-Brescia 1-1

Finisce in parita’ fra i debuttanti Castori e Corini (espulso nel finale per proteste), ma e’ il Carpi a recriminare per l’autorete di Frascatore e il rigore fallito da Jelenic a 7′ dalla fine. Parte meglio il Carpi, pericoloso con Mokulu che da due passi manda alto di testa. Poi il folle retropassaggio di Di Noia di testa indietro innesca Donnaruma, che da un metro spara sulla traversa. Altro regalo di casa, questa volta mortale perche’ Frascatore di testa infila Colombi per anticipare Torregrossa per lo 0-1 del Brescia. Il Carpi reagisce con forza e trova il pari alla mezz’ora sull’asse Mokulu-Arrighini, letale in girata. Nella ripresa succede tutto nel finale, con Colombi che salva su Donnarumma e poi al 38′ Curcio tocca di mano il cross di Pachonik, rigore che pero’ Jelenic si fa parare da Alfonso. Sul corner seguente Vano fallisce due volte il match point, poi al 44′ Ndoj dal dischetto spara alto.

 

Crotone-Hellas Verona 1-2

Il Verona espugna lo Scida con merito, grazie ad una prova di grande compattezza e qualita’. Il vantaggio per la squadra di Grosso matura al 14′ in occasione di una delle tante palle perse dal Crotone a centrocampo. L’azione si sviluppa in velocita’ sulla destra e si conclude a sinistra, dove Henderson si fa trovare pronto sul secondo palo per il tap in vincente. Il Crotone risponde con Nalini, che conclude sull’esterno della rete.
Ma e’ Tupta a fallire il colpo del ko quando, dopo aver preso d’infilata la difesa avversaria, conclude a lato a tu per tu con Festa. Al 29′ Silvestri vola a mettere mette in angolo il colpo di testa da vicinissimo di Faraoni, ma a chiusura del primo tempo l’impressione e’ che il Verona il vantaggio lo meriti tutto. E il raddoppio arriva al 12′ della ripresa, quando Tupta se ne va velocissimo in contropiede, e dopo aver colpito la base del palo riprende la palla e la offre a Colombatto che piazza alle spalle di Festa. Nel finale Firenze accorcia le distanze con un gran destro a giro sotto il sette. Il Crotone chiude all’arrembaggio, ma non basta.

 

Lecce-Venezia 2-1

Torna alla vittoria dopo otto anni in Serie B il Lecce che allo stadio di Via Del Mare bette in recupero 2 a 1 il Venezia. Parte forte il Lecce con Lepore che dalla destra mette al centro un pallone invitante che Palombi manca per un soffio. Il Venezia risponde con la più grande occasione del primo tempo, un tiro  di Falserano che sfiora l’incrocio dei pali. Al 27′ Scavone va in rete ma l’arbitro Baroni giudica falloso in cui l’ex Parma si è liberato del proprio marcatore. Meglio Il Venezia a inizio del secondo tempo con Geijo che al 9′ sbaglia un gol già fatto. Superiorità che si concretizza col vantaggio: al quarto d’ora Di Mariano, ex di giornata, insacca dopo la respinta di Bieve sulla conclusione da fuori di Falzerano. Il pari arriva al 73′ grazie a Palombi, di sinistra dopo un’intuizione di Falco. In pieno recupero gol-vittoria ancora di Palombi lanciato in contropiede da Tabanelli: pallonetto e Lezzerini in uscita non può nulla. Il Lecce sale a 5 punti, il Venezia rimedia la terza sconfitta consecutiva e resta a 3.

 

Palermo-Perugia 4-1

Tutto facile per il Palermo che rifila un perentorio 4-1 al Perugia con doppietta di capitan Nestorovski e gol di Bellusci e del solito Trajkovski; inutile il gol biancorosso firmato nel finale da Dragomir. Secondo successo consecutivo per i rosanero che si rilanciano in classifica dopo i due pareggi iniziali. Deludente il Perugia visto al “Barbera”. Dopo un inizio equilibrato, con gran pressing da ambo le parti, il Palermo sblocca il match al primo tiro in porta al 14′: angolo dalla destra di Trajkovski e ottimo inserimento di Bellusci che di testa non da’ scampo a Gabriel. Al 18′ i rosanero concedono il bis: Trajkovski sulla trequarti serve Aleesami, l’esterno si inserisce centralmente, arriva Nestorovski che quasi toglie il pallone al compagno e con un gran sinistro insacca per il suo primo centro in campionato. Al 28′ ancora pericoloso il Palermo: El Yamiq perde palla a centrocampo, Haas avanza in velocita’ e allarga per Trajkovski, l’attaccante prova un sinistro non irresistibile e Gabriel para. Al 41′ gran giocata e destro potente dalla distanza di Trajkovski, palla non lontana dal palo. Nella ripresa al 4′ Netorovski, servito da Jajalo, si divora il terzo gol: il macedone a tu per tu con Gabriel gli tira addosso con il sinistro. Al 14′ il 3-0: azione spettacolare tutta di prima con triangolo tra Haas e Netorovski e gol di Trajkovski che da distanza ravvicinata non sbaglia. Il Perugia si fa pericoloso in area avversaria al 17′: Brignoli si oppone con i pugni a Melchiorri, poi il tiro di Mustacchio viene murato da Pirrello. Al 23′ Falletti entra in area e viene atterrato da Falasco; Fourneau indica il dischetto e Nestorovski trasforma infilando il pallone nell’angolino alla destra del portiere. Al 34′ gol della bandiera del Perugia: cross di Mustacchio da destra e palla a Dragomir che appostato sottoporta sorprende tutti e insacca indisturbato.

 

Pescara-Foggia 1-0

Il Foggia spreca e il Pescara lo punisce. La chiave del match nella ripresa. Al 23′, sullo 0-0, Mazzeo sbaglia un calcio di rigore e cinque minuti dopo Gravillon di testa realizza il gol partita. Primo tempo con poche emozioni. Il Foggia ci prova due volte con l’ex Carraro ma Fiorillo se la cava senza affanni. Dalla parte opposta Capone, al debutto in campionato da titolare, batte dal limite pero’ non riesce ad inquadrare la porta. I rossoneri, in campo con il 3-5-2, sono piu’ aggressivi e organizzati del Pescara che non riesce a sviluppare con fluidita’ la propria manovra. In attacco Monachello si muove molto ma e’ assistito poco e male dai compagni. Il Foggia ha qualche altra buona chance prima dell’intervallo pero’ non la sfrutta. Nel secondo tempo, dopo 6′, Pillon sostituisce Kanoute’ con Machin. Al 23′ grave errore di Perrotta che sbaglia un disimpegno consegnando il pallone a Mazzeo. L’attaccante rossonero lancia Galano (entrato al posto di Chiaretti) che salta Machin e viene steso. Per l’arbitro Pillitteri e’ calcio di rigore, ma Mazzeo lo sbaglia scheggiando la traversa. L’undici di Grassadonia accusa il colpo e il Pescara lo punisce tre minuti piu’ tardi. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Memushaj pennella al centro e Gravillon di testa realizza il suo primo gol con la maglia biancazzurra. La reazione del Foggia e’ rabbiosa. Cross di Cicerelli, Mazzeo stacca e Fiorillo e’ strepitoso nella deviazione in corner. Poi altri tentativi vani degli ospiti. Il Pescara sale al terzo posto a quota 8 punti, mentre il Foggia colleziona la terza sconfitta di fila ed e’ sempre piu’ ultimo a -5.

 

Spezia-Cittadella 1-0

Lo Spezia riscatta la sconfitta di Cremona battendo la capolista del campionato Cittadella. L’episodio chiave dell’incontro si sviluppa al 38′ della prima frazione, con Iori che reclama una trattenuta in area di rigore e chiede il penalty, non concesso dall’arbitro Maggioni che, sugli sviluppi dell’azione espelle l’attaccante Panico per proteste. La gara, sin lì equilibrata, anche se con più occasioni da parte spezzina, cambia di molto, con i bianchi di casa a prendere il controllo delle operazioni. Per di più ad inizio ripresa, lo Spezia va anche in vantaggio con un tiro di Crimi che, deviato da Adorni, finisce alle spalle del portiere. A questo punto la gara e’ in discesa per gli uomini di Marino che pero’ non riescono a raddoppiare, pur con molte occasioni per farlo, mentre gli ospiti sfiorano il gol con un tocco di Augello che per poco non mette fuori causa il proprio portiere che si salva in angolo. Finisce cosi’, con la seconda vittoria casalinga per i liguri e la prima sconfitta per i veneti che lasciano la testa della classifica.

 

Nella foto di fccrotone.it un momento di Crotone-Verona

Padova, terza maglia per celebrare l’amicizia con il Palermo

Presentata la terza maglia ufficiale Kappa Calcio Padova per la stagione 2018-2019 presso lo store di Emporio Sport in via Marco Polo 19 ad Albignasego. Il vice Presidente Edoardo Bonetto: “Sappiamo che esiste da trent’anni ormai un legame forte tra i nostri tifosi e quelli del Palermo, e con Kappa abbiamo deciso di rendergli omaggio. Spesso si parla del calcio come motivo di rivalità e contrapposizione, ma il calcio crea anche fratellanza e condivisione. Perfino tra due città molto distanti e diverse come le nostre. Crediamo sia un valore positivo da sottolineare e questa maglia lo testimonierà ogni volta che scenderemo in campo vestendola. L’abbinamento del nero con il rosa ci ha permesso inoltre di creare una maglia che renda omaggio a tutte le nostre tifose che sono una parte fondamentale del tifo padovano, forse ancora numericamente inferiore rispetto ai maschi, ma non certo per passione. Abbiamo segnalato l’iniziativa anche al Palermo e ne sono stati entusiasti, la maglia sarà acquistabile anche dai loro tifoso tramite il negozio online di Emporio Sport”.

Unità intenti con componenti su riforme fondamentali

I Presidenti di tutte e sette le componenti federali (leghe, associazioni dei calciatori e allenatori ed arbitri), si sono riuniti oggi a Roma per esaminare e condividere i temi collegati alla prossima Assemblea federale. Su su alcuni punti programmatici – si legge in in una nota della Lega – relativi a riforme fondamentali e non più rinviabili, si è già raggiunta una sostanziale unità di intenti. I lavori, che si sono svolti in un clima positivo e costruttivo, proseguiranno nei prossimi giorni con l’obbiettivo di raggiungere la più larga condivisione possibile su tutti i temi assembleari.

Brescia, esonerato David Suazo

David Suazo non e’ piu’ l’allenatore del Brescia. Dopo le indiscrezioni delle ultime ore ecco l’ufficialita’ in una nota del club: “Al tecnico un sentito ringraziamento per l’impegno profuso in questi mesi e l’augurio per il proseguo della carriera”.
Il tecnico honduregno, primo esonerato nella serie B 2018-19, e’ rimasto in carica per appena 5 partite: due di Coppa Italia (eliminato al secondo turno) e tre di campionato in cui ha raccolto solo due punti. Al posto di Suazo dovrebbe arrivare Eugenio Corini.

Crotone, Tar accoglie ricorso su stadio

Il Tar Calabria ha accolto i ricorsi presentati dal Crotone Calcio e dal Comune di Crotone e ha sospeso l’efficacia delle diffide, firmate dal Soprintendente ai beni archeologici della Calabria Mario Pagano, che impedivano l’utilizzo delle strutture amovibili dello stadio comunale “Ezio Scida“, disponendone lo smantellamento. L’impianto che ospita le gare interne del Crotone, dunque, torna disponibile con tutti i 16mila posti, e per giocare l’incontro contro l’Hellas Verona non occorrerà neppure l’assunzione di responsabilità diretta del sindaco, che aveva dovuto “firmare” per giocare la prima in casa contro il Foggia.

Oggetto della querelle erano le strutture amovibili installate in curva sud e tribuna coperta per permettere alla squadra di disputare la Serie A nelle due stagioni scorse; strutture che, secondo la Soprintendenza, rischiavano di recare danno ai reperti archeologici che giacciono nel sottosuolo. Il Tar Calabria, che ha esaminato e accolto il ricorso presentato dalla societa’ calcistica (avvocati Sandro Cretella ed Elio Manica) e quello presentato dal Comune di Crotone, prendera’ una decisione definitiva martedi’ prossimo. In parte, pero’, e’ gia’ entrato nel merito della questione ritenendo il ricorso “fondato sotto il profilo della violazione dei principi di proporzionalita’ in quanto: le strutture amovibili non hanno compromesso il sottosuolo e relativi resti archeologici e la circostanza non appare contestata; il Mibac non ha dimostrato e nemmeno enunciata l’esigenza di effettuare interventi di valorizzazione dei beni archeologici”. Il Tribunale ha anche “ritenuto sussistente il grave danno che deriva alla comunita’ crotonese dalla esecuzione degli atti impugnati correlato alla impossibilita’ per Fc Crotone di proseguire nella partecipazione al campionato di serie B”.

Foto di Paolo Nacarlo.

Il Crotone corsaro a Livorno

Cinque occasioni, chiare, limpide e consecutive, non sono bastate al Livorno per trovare il vantaggio.
Il calcio ha le sue antiche regole: rete sbagliata, rete subita. Il Crotone ha centrato l’obiettivo con il minimo sforzo, cosi’ come fu in Coppa Italia. Anche allora un Livorno con tanti assenti, cosi’ come questa sera, in cui, fra gli altri, mancavano tre esterni di centrocampo, Parisi, Fazzi e Porcino. Solo applausi per la squadra di Lucarelli che dopo la bella prestazione senza punti di Pescara, resta per la seconda volta a bocca asciutta.

Cronaca. Al secondo minuto, verticalizzazione lungo la fascia destra di Diamanti per Murilo, cross rasoterra con Kozac ad attaccare il primo palo. Il tiro, a botta sicura dal limite dell’area di porta, viene ribattuto da un difensore. E all’11’ ancora il Livorno pericoloso con Murilo che da destra, converge e lascia partire un bolide che fa la barba al palo alla destra di Cordaz. Primi 15′ con il Livorno sciolto, poi e’ il Crotone che prende campo, con Benali a salire in cabina di regia.
Ma dopo una decina di minuti di miglior palleggio ospite, il Livorno riprende tono e al 36′ Diamanti scaglia un fendente di sinistro nel sette sul quale Cordaz fa il miracolo. E il portiere si ripete al 44′ su colpo di testa ravvicinato di Dainelli in seguito a una punizione di Diamanti nei pressi della sinistra del lato corto dell’area di rigore del Crotone. Primo tempo a senso unico, nel quale il Livorno ha collezionato quattro occasioni. Si riprende da dove si e’ finito al 4′ della ripresa: punizione di Diamanti, nessuno la prende, ma e’ lesto Maicon, stop e tiro: palo esterno. Il Crotone replica dai 25 metri con Faraoni al 6′. Tutti marcati, decide per la conclusione che non passa lontana alla destra di Mazzoni. E al 10′ Firenze batte centrale ma debole da posizione interessante appena dentro l’area. Al 20′ Crotone pericoloso con Stoian che viene pescato in corsa, ma anticipato all’ultimo istante da Di Gennaro. E un minuto dopo, ancora Stoian alla conclusione centrale dal limite dopo un errore di Dainelli: alto. Con l’ingresso di Simy, dopo quello di Stoian, il Crotone cerca gli assalti finali. E proprio Simy realizza al 39′. Stoian crossa da sinistra, Firenze mezzo in mezzo indisturbato e Simy da zero metri insacca. Non e’ proprio giornata per gli amaranto che al 47′ ci provano con Raicevic, ma e’ ancora Cordaz con un grande intervento a dire no.

Allo Stirpe la finale della Lazio Cup

Lo stadio Benito Stirpe di Frosinone ospitera’ anche nel 2019 la finale del torneo internazionale Lazio Cup. La manifestazione giunta alla 12esima edizione e riservata alla categoria Allievi, e’ stata anticipata di due settimane e avra’ cosi’ luogo da martedi’ 30 aprile a domenica 5 maggio nel Basso Lazio. Al via 16 squadre, tra le migliori italiane e alcune big estere. La B Italia guidata da Massimo Piscedda, dopo le ultime due finali vinte contro l’ Albania e lo Shakhtar Donetsk, non fa mistero di voler agganciare l’Inter che ha iscritto per tre volte il proprio nome nell’albo d’oro del torneo. Lunedi’ 29 aprile, invece, si svolgera’ la cerimonia di consegna dei 13 premi intitolati a Maurizio Maestrelli.

 

Nella foto la B Italia festeggia la vittoria per la conquista della Lazio Cup 2018